
Per capire perchè questa corte venne chiamata "lunga"
è sufficiente vederla e raffrontarla con altre corti. Solitamente
una corte aveva forma quadrata o rettangolare di dimensioni contenute.
La "curt lunga", di forma rettangolare, occupa tutta la via
Monte Grappa, facendo angolo con via della Vittoria.
Non avendo documenti che certifichino la data di costruzione della "curt
lunga" e della villa Viganoni- Benaglia, ormai demolita, si rende
necessario arrivarvi per via deduttiva.
Ho recuperato tra vari documenti un diploma di investitura dell'Imperatore
Carlo VI sul feudo di San Damiano al conte Gianbattista Bernareggi, datato
9 novembre 1711. Penso che il suddetto conte non avesse residenza a San
Damiano, in quanto al catasto teresiano del 1721 non compaiono ancora
nè la villa Viganoni e neppure la corte. Esisteva solo la chiesetta
dedicata ai SS. Cosma e Damiano. Non avendo figli maschi il conte Luigi
Bernareggi nel 15 giugno 1774 dovette devolvere il feudo per £.
74 a fuoco (famiglia) a favore del conte Agostino Alari. Le famiglie di
San Damiano in quell'anno erano 30. Il conte Agostino Alari venne in possesso
in forma definitiva del feudo di San Damiano in data 22 agosto 1774 con
lettera firmata dal Regio Demanio.
Le prime notizie sull'esistenza certa della villa e della corte le troviamo
in una mappa di San Damiano del comune di Monza datata 1855. Senz'altro
in quegl'anni la corte non poteva ancora chiamarsi "lunga",
infatti ne esisteva solo metà dell'attuale ed esattamente quella
orientale, adiacente alla chiesetta. E' possibile quindi dedurre dai documenti
in mio possesso che la villa Viganoni-Benaglia deve ritenersi costruita
verso la fine del 1700, così come la prima parte della corte, che
successivamente, con un ulteriore ampliamento verrà conosciuta
come "curt lunga".
Alcuni anziani mi hanno raccontato che, quando erano piccoli, i vecchi
di allora dicevano che la "corte lunga" risaliva addirittura
all'anno 1000. Anche se ciò può sembrare fantasioso - ed
anch'io in un primo tempo lo credetti - qualcosa di vero potrebbe esserci.
Sappiamo che San Damiano si forma attorno ad una cellae (luogo di eremiti
e monaci) o oracula (luoghi di preghiera per divinazioni) intorno al IX
e XI secolo. Una testimonianza importante è del'853 e consiste
nell'atto di donazione di alcuni beni al monastero di S.Ambrogio di Milano
da parte di due romani, Senatore e Deusdedit. Dallo stesso atto si ricava
che in "Baragia" esisteva una cappella dei SS Cosma e Damiano.
Per Baragia si deve intendere non la Cascina Baragia, ma le ex-comunantia,
cioè terre comuni su cui erano sorti la prima chiesa dei SS. Cosma
e Damiano, poi il monastero di S. Damiano, quindi la "Cassina S.
Damiani in Barazian" come ci testimonia un documento del 1280.
Senz'altro la chiesa più volte citata dei SS. Cosma e Damiano è
quella demolita nel 1578, i cui materiali recuperati servirono alla sistemazione
di una parte della chiesa parrocchiale di Brugherio. Dove si trovasse
questa chiesa non lo sappiamo, anche perché il documento che si
trova in Curia a Milano è illeggibile e solo particolari strumentazioni
potrebbero svelarcene il contenuto. Personalmente sono convinto che le
fondamenta di questa chiesa si trovino incorporate con la chiesetta di
S. Anna. Ricordiamoci che la chiesetta divenne oratorio privato della
villa Viganoni, senz'altro ristrutturata con la costruzione della stessa
villa. Solo uno scavo esplorativo alle fondamenta potebbe confermare questa
mia teoria.
Come possiamo vedere, benché questa corte sorga aggregata al più
antico nucleo di San Damiano, segue l'evolversi della villa Viganoni per
rimanere come baluardo all'eclisse delle "ville di delizia".
La chiesa dei SS. Cosma e Damiano
La "curt lunga"
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