Ca' Nova

Vi sono nomi e cose che rimangono invariati nel tempo. Un esempio significativo ci viene dato dal nome di questa contrada, ereditato da una vecchia cascina, che nel corso dei secoli è arrivato sino ai nostri giorni: "cà nova".
Le prime notizie di questa casa compaiono dalle mappe catastali teresiane del 1721: appare come un'abitazione ad "L", ubicata sull'incrocio tra via Montello e via della Vittoria. Il proprietario era Tagliabue Cesare, non sappiamo però se vi abitasse realmente. Doveva essere una "casa da nobile", questo perché quasi tutte le abitazioni di questo tipo avevano vicino l'orto e dalle mappe compare ben segnato. Certamente la costruzione della cascina é ancora più antica rispetto al 1721, per lo meno per la parte che si affaccia su via della Vittoria.
Successivamente, nel 1751, la "cà nova" divenne proprietà dei fratelli Tagliabue Giuseppe e Marcantonio (probabili parenti di Cesare), i quali iniziarono ad affittarla per un importo annuo di £ 22.
Una seconda importante abitazione di quegli anni era presente a San Damiano: si trattava dell'osteria (o bettolino) di proprietà del conte Bernareggio, anch'essa data in affitto per una cifra di circa £ 150 all'anno. La cito poichè anche su essa compare la scritta "casa nova" (che successivamente divenne "casa nuova").
Nelle seguenti mappe datate 1855 è possibile vedere che la "cà nova" era stata ampliata con la costruzione di un caseggiato interno e di uno sulla via Montello, praticamente come lo possiamo vedere oggi. Sempre dalle stesse mappe è possibile notare che, in quegli anni, una nuova cascina era stata costruita fuori il borgo di San Damiano: la cascina conosciuta come "casineta o Comolli".
Fino a questo momento ho citato via Montello e via della Vittoria per far capire l'ubicazione della "cà nova". Naturalmente anche le vie hanno avuto un cambiamento nel corso dei secoli. Nella metà del XIX secolo la via della Vittoria si chiamava "via comunale per Monza" e terminava proprio presso la "cà nova". La strada proseguiva con un sentiero chiamato "strada consorziale cascina Spreafico": nome derivato dal proprietario e costruttore della cascina Comolli.
Oggi la "cà nova" non è più fuori San Damiano, essa è stata assorbita ormai da anni nel tessuto urbano, ma ha resistito nel tempo sia come casa, che come nome. La tradizione popolare ha trasmesso di generazioni in generazioni il nome di questa casa fino a farne diventare una località ben definita di San Damiano.


Particolare dell'ingresso della Cà Nova.

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