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I Santi Patroni
San Giuseppe, Santo Patrono di
Nozzano Castello - si celebra il 19 Marzo

(mettere
didascalia - San Giuseppe, sopra il portone
di ingresso della Chiesa di Nozzano Castello ... o
simili ...)
Questa
celebrazione ha profonde radici bibliche; Giuseppe è l'ultimo
patriarca che riceve le comunicazioni del Signore attraverso
l'umile via dei sogni. Come l'antico Giuseppe, è l'uomo
giusto e fedele (Mt 1,19) che Dio ha posto a custode della sua
casa. Egli collega Gesù, re messianico, alla discendenza di
Davide. Sposo di Maria e padre putativo, guida la Sacra
Famiglia nella fuga e nel ritorno dall'Egitto, rifacendo il
cammino dell'Esodo. Pio IX lo ha dichiarato patrono della
Chiesa universale e Giovanni XXIII ha inserito il suo nome nel
Canone romano. (Mess. Rom.)
Patronato: Padri, Carpentieri, Lavoratori,
Moribondi, Economi, Procuratori Legali
Etimologia: Giuseppe = aggiunto (in
famiglia), dall'ebraico
Emblema: Giglio E' presente nel
Martirologio Romano. Solennità di san Giuseppe, sposo della
beata Vergine Maria: uomo giusto, nato dalla stirpe di Davide,
fece da padre al Figlio di Dio Gesù Cristo, che volle essere
chiamato figlio di Giuseppe ed essergli sottomesso come un
figlio al padre. La Chiesa con speciale onore lo venera come
patrono, posto dal Signore a custodia della sua famiglia.
Sotto la sua protezione si sono posti
Ordini e Congregazioni religiose, associazioni e pie unioni,
sacerdoti e laici, dotti e ignoranti. Forse non tutti sanno
che Papa Giovanni XXIII, di recente fatto Beato, nel salire al
soglio pontificio aveva accarezzato l’idea di farsi chiamare
Giuseppe, tanta era la devozione che lo legava al santo
falegname di Nazareth. Nessun pontefice aveva mai scelto
questo nome, che in verità non appartiene alla tradizione
della Chiesa, ma il “papa buono” si sarebbe fatto chiamare
volentieri Giuseppe I, se fosse stato possibile, proprio in
virtù della profonda venerazione che nutriva per questo
grande Santo. Grande, eppure ancor oggi piuttosto sconosciuto.
Il nascondimento, nel corso della sua intera vita come dopo la
sua morte, sembra quasi essere la “cifra”, il segno
distintivo di san Giuseppe. Come giustamente ha osservato
Vittorio Messori, “lo starsene celato ed emergere solo pian
piano con il tempo sembra far parte dello straordinario ruolo
che gli è stato attribuito nella storia della salvezza”. Il
Nuovo Testamento non attribuisce a san Giuseppe neppure una
parola.
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link)link esterno, fonte: sito di Santi e Beati)
DA VEDERE anche (link esterno, fonte: sito dei Monaci
Benedettini Silvestrini):
San
Giuseppe, Sposo della Vergine Maria (fare link)
San Donato, Santo Patrono di
Balbano - si celebra il 7 Agosto

(mettere
didascalia - San Donato, sopra il portone di
ingresso della Chiesa di Balbano ... o simili ...)
San Donato di Arezzo Vescovo e martire
7 agosto - Comune
m. Arezzo, 7 agosto 362
Etimologia: Donato = dato in dono, dal
latino
Emblema: Bastone pastorale
E' presente nel Martirologio Romano. Ad
Arezzo, san Donato, secondo vescovo di questa sede, di cui il
papa san Gregorio Magno loda la virtù e l’efficacia della
preghiera.
Della vita del santo si ha conoscenza da
un’antica ‘Passio’ scritta secondo la tradizione da
Severino vescovo, suo secondo successore sulla cattedra
vescovile di Arezzo. Bisogna dire che l’intera ‘passio’
porta in sé notizie certe ma anche altre che nel tempo sono
state confutate dagli stessi agiografi, perché non
rispondenti alle date storiche abbinate a certuni personaggi
che vi compaiono; la stessa qualifica di martire è posta in
incertezza perché in tanti antichi documenti egli è
menzionato come “episcopi et confessoris”, tenendo conto
che già a partire dal IV secolo il termine “confessore”
assumeva per i santi il significato attuale che non è di
martire. Donato sarebbe morto martire, secondo la tradizione,
il 7 agosto 362 sotto Giuliano l’Apostata. Nato a Nicomedia,
ancora fanciullo venne a Roma con la famiglia, qui fu educato
da Pimenio prete e fatto chierico; suo compagno di studi e di
formazione religiosa era Giuliano, ma mentre costui giunse a
diventare suddiacono della Chiesa di Roma, Donato rimase
semplice lettore.
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link)link esterno, fonte: sito di Santi e Beati)
San Martino, Santo Patrono di
Castiglioncello - si celebra l' 11 Novembre

(mettere
didascalia - San Martino, sopra il portone
di ingresso della Chiesa di Balbano ... o simili
...)
San Martino di Tours Vescovo
Sabaria (ora Szombathely, Ungheria),
316-317 - Candes (Indre-et-Loire, Francia), 8 novembre 397
Secondo la tradizione avrebbe dato prova
della sua carità e anche per il prossimo tagliando in due il
suo mantello e donandone metà ad un povero. Si ritirò a
Ligugé, presso Portiers, dove con un gruppo di discepoli,
fondò il primo monastero, divenendo presto famoso in tutta la
Gallia. Eletto vescovo di Tours (371), diffuse il
cristianesimo in tutta la Gallia occidentale. Martino fu uno
dei santi più popolari dell’Europa occidentale; centinaia
di parrocchie e di comuni presero il suo nome. E anche
considerato il patrono dei soldati. Lottò con energia contro
le eresie, l’idolatria e la supremazia.
Patronato: Mendicanti
Etimologia: Martino = dedicato a Marte
Emblema: Bastone pastorale, Globo di
fuoco, Mantello
E' presente nel Martirologio Romano.
Memoria di san Martino, vescovo, nel giorno della sua
deposizione: nato da genitori pagani in Pannonia, nel
territorio dell’odierna Ungheria, e chiamato al servizio
militare in Francia, quando era ancora catecumeno coprì con
il suo mantello Cristo stesso celato nelle sembianze di un
povero. Ricevuto il battesimo, lasciò le armi e condusse
presso Ligugé vita monastica in un cenobio da lui stesso
fondato, sotto la guida di sant’Ilario di Poitiers. Ordinato
infine sacerdote ed eletto vescovo di Tours, manifestò in sé
il modello del buon pastore, fondando altri monasteri e
parrocchie nei villaggi, istruendo e riconciliando il clero ed
evangelizzando i contadini, finché a Candes fece ritorno al
Signore.
Quattromila chiese dedicate a lui in
Francia, e il suo nome dato a migliaia di paesi e villaggi;
come anche in Italia, in altre parti d’Europa e nelle
Americhe: Martino il supernazionale. Nasce in Pannonia (che si
chiamerà poi Ungheria) da famiglia pagana, e viene istruito
sulla dottrina cristiana quando è ancora ragazzo, senza però
il battesimo. Figlio di un ufficiale dell’esercito romano,
si arruola a sua volta, giovanissimo, nella cavalleria
imperiale, prestando poi servizio in Gallia. E’ in quest’epoca
che può collocarsi l’episodio famosissimo di Martino a
cavallo, che con la spada taglia in due il suo mantello
militare, per difendere un mendicante dal freddo. Lasciato l’esercito
nel 356, raggiunge a Poitiers il dotto e combattivo vescovo
Ilario: si sono conosciuti alcuni anni prima. Martino ha già
ricevuto il battesimo (probabilmente ad Amiens) e Ilario lo
ordina esorcista: un passo sulla via del sacerdozio. Per la
sua posizione di prima fila nella lotta all’arianesimo, che
aveva il sostegno della Corte, il vescovo Ilario viene
esiliato in Frigia (Asia Minore); e quanto a Martino si fatica
a seguirne la mobilità e l’attivismo, anche perché non
tutte le notizie sono ben certe.
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link)link esterno, fonte: sito di Santi e Beati)
DA VEDERE anche (link esterno, fonte: sito
dei Monaci Benedettini Silvestrini):
San Martino di Tours Vescovo (fare
link)
San Pietro, Santo Patrono di
Nozzano San Pietro - si celebra il 29 Giugno
mettere
foto di statua di San Pietro in chiesa di Nozzano San Pietro
San Pietro Apostolo
Bethsaida (Galilea) - † Roma, 67 d.C.
Pietro, scelto da Cristo a fondamento
dell'edificio ecclesiale, clavigero del regno dei cieli (Mt
16,13-19), pastore del gregge santo (Gv 21,15-17),
confermatore dei fratelli (Lc 22,32), è nella sua persona e
nei suoi successori il segno visibile dell'unità e della
comunione nella fede e nella carità. Gli apostoli Pietro e
Paolo sigillarono con il martirio a Roma, verso l'anno 67, la
loro testimonianza al Maestro. (Mess. Rom.)
Patronato: Papi, Pescatori
Etimologia: Pietro = pietra, sasso
squadrato, dal latino
Emblema: Chiavi, Croce rovesciata, Rete da
pescatore
E' presente nel Martirologio Romano.
Solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli. Simone, figlio
di Giona e fratello di Andrea, primo tra i discepoli professò
che Gesù era il Cristo, Figlio del Dio vivente, dal quale fu
chiamato Pietro. Paolo, Apostolo delle genti, predicò ai
Giudei e ai Greci Cristo crocifisso. Entrambi nella fede e
nell’amore di Gesù Cristo annunciarono il Vangelo nella
città di Roma e morirono martiri sotto l’imperatore Nerone:
il primo, come dice la tradizione, crocifisso a testa in giù
e sepolto in Vaticano presso la via Trionfale, il secondo
trafitto con la spada e sepolto sulla via Ostiense. In questo
giorno tutto il mondo con uguale onore e venerazione celebra
il loro trionfo.
San Pietro è l’apostolo investito della
dignità di primo papa da Gesù Cristo stesso: “Tu sei
Pietro e su questa pietra fonderò la mia Chiesa”. Pur non
essendo stato il primo a portare la fede a Roma, ne divenne
insieme a s. Paolo, fondatore della Roma cristiana,
stabilizzando e coordinando la prima Comunità, confermandola
nella Fede e testimoniando con il martirio la sua fedeltà a
Cristo. Nacque a Bethsaida in Galilea, pescatore sul lago di
Tiberiade, insieme al fratello Andrea, il suo nome era Simone,
che in ebraico significava “Dio ha ascoltato”; sposato e
forse vedovo perché nel Vangelo è citata solo la suocera,
mentre nei Vangeli apocrifi è riportato che aveva una figlia,
la leggendaria santa Petronilla; il fratello Andrea, dopo aver
ascoltato l’esclamazione di Giovanni Battista: ”Ecco l’Agnello
di Dio!” indicando Gesù, si era recato a conoscerlo ed
ascoltarlo e convintosi, disse poi a Simone “Abbiamo trovato
il Messia!” e lo condusse con sé da Gesù.
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DA VEDERE anche (link esterno, fonte: sito
dei Monaci Benedettini Silvestrini):
San Pietro e Paolo Apostoli (fare
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