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Annunceremo che... la missione continua


Immaginavo che ricordare la Missione a distanza di tre mesi potesse risultarmi difficile ma, mi sbagliavo! 
Certe emozioni non si dimenticano, tanto più se ti segnano dentro. 
Ripenso ancora ai preparativi per l'arrivo dei Missionari, l'entusiasmo di P. Damiano e l'ansia di tutti per l'avvicinarsi del fatidico giorno: l'11 Marzo.
Io non riuscivo proprio a capire.
Pensavo alla Missione come a qualcosa di noioso: prediche, S. Messe, incontri di preghiera...
Invece era molto di più: Cristo veniva tra noi!!!
Due settimane ricche di impegni, di appuntamenti, di incontri. Forse due settimane "pesanti" ma, allietate da un grandissimo dono: Gesù, "Gioia che invade l'anima", presente nella nostra Comunità.
Durante gli incontri di preghiera, le catechesi per le famiglie e per gli adulti, la Chiesa registrava il "tutto esaurito". 
 

23-3-2001 - Processione Penitenziale


Tutti insieme a lodare il Signore a ritmo di musica, battendo le mani, ancheggiando e "sculettando"... vi ricordate? "Le mani in alto, le mani in basso... muovile di qua e di là...".
A noi giovani, poi, era stato riservato un trattamento davvero speciale.
Incontri all'Oratorio, canti, balli e testimonianze dei "Fraticelli" (così si fanno chiamare su Internet!). Il tutto facendo stare insieme giovani che prima, magari, neanche si salutavano. E l'ultima sera, per tutti noi, una suggestiva fiaccolata per raggiungere la nostra Parrocchia e rinnovare la nostra fede con un "secondo battesimo".
Che gioia anche tra i detenuti: peccato che ballavano poco!
Ma cosa rimane di tutto questo il 26 Marzo? Forse una grande tristezza ma, anche, un amico ritrovato e la consapevolezza che la missione continua con noi, nella nostra Comunità, per essere come Francesco "Profeti tra la gente".
ANNUNCEREMO CHE TU SEI VERITA'...
LO GRIDEREMO DAI TETTI DELLA NOSTRA "CITTA'!!!
".
  

I QUINDICI MISTERI DEL ROSARIO



Nati dalla idea iniziale di Padre Marcello Gianola che le commissionò al fratello Redento, furono pitturati su 15 tavole di legno stagionato e sistemate in altrettante nicchie di tufo dislocate nel 1988 lungo il percorso della casa S. Maddalena Canossa a S.Anna (la strada conduce al Santuario della Madonna della Piana).
Di recente, ricuperate le tavolette di legno dipinto, con le raffigurazioni ormai quasi sbiadite, sono state commissionate a Borinda Sanna.

Formella dei Misteri in ceramica


L'artista ha realizzato delle mattonelle di argilla modellata a mano, cercando di rispettarne le dimensioni originarie (cm. 40 x 40 ca).  Il processo di cottura, che consiste nel levare gradatamente la temperatura del forno, garantisce a conclusione del processo di cristallizzazione dei manufatti in argilla, maggiore durata e resistenza alle intemperie. La patinatura con tecnica personalizzata ad effetto bronzeo e l'utilizzo di smalti trasparenti ne completa l'estetica rendendola per altro impermeabile.  Ogni nicchia si rappresenta con una targhetta descrittiva del MISTERO, e un'altra con il nominativo del benemerito donatore. Sono state benedette dai Padri Francescani lo scorso 25 marzo a ricordo della Missione Popolare.

Il testamento di una mamma

  

Il 10 Maggio, all'età di 98 anni, è deceduta la Signora Antonina Ved. Cingolani, la Madre del nostro Parroco 

 


Se n'e andata, ma non in punta di piedi, come si suol dire, perché ha segnato la sua vita e quella di tutti noi.
E' stata la Mamma prima, quando con umiltà e fierezza insieme ha sfamato sette bocche e nel periodo più nero della nostra storia, ha affrontato la miseria a testa alta confidando sempre nella Provvidenza insieme al marito che tanto amava. 
E' diventata Nonna poi, ma NONNA ANTONINA di tutti, perché nel viso segnato dalle sofferenti rughe brillavano sempre due occhi celesti e profondi che trasparivano l'anima, così aperta, pura, forte che invitavano alla confidenza, all'abbandono delle nostre debolezze, a chiedere un consiglio che sempre trasmetteva disinteressato e sicuro.
Il sorriso veniva sempre prima delle parole e con amore e semplicità offriva la sua esperienza nei ricordi intrisi di grandi valori.
Stava veramente bene dopo, perché il suo invito era sempre rivolto alla pace, alla fratellanza, alla comprensione più grande.
Mai ha avuto la leggerezza di dire: "Non voglio sapere niente" anche se giustificato dall'età e dagli acciacchi, anzi anche quando non sentiva più tanto bene chiedeva di parlare più forte perché diceva: "Io non sono mica diventata stupida!". 
La ricordo in questo momento di grande tenerezza perché con tono incisivo invitava a trasferire i nostri discorsi ai quali sempre partecipava indulgente e comprensiva.
La sua figura sempre così caritatevole e disponibile invita ad un esame di coscienza: quanto siamo piccoli e miseri nella nostra quotidianità! Noi che non abbiano conosciuto la guerra, la fame, la miseria, il dolore della perdita di tre figli, il calvario della malattia di Nonno Peppe, suo sposo, camminiamo a testa bassa senza accorgerci degli altri ed anzi se ce ne accorgiamo attendiamo onore e meriti! 
Ed allora ecco i nostri ragazzi che faticano a trovare una identità: Nonna invitava sempre a trattarli con amore e ad esserne i modelli con esempio fermo e sicuro.
Quanto sono vere queste parole!
Attingiamo dalle fonti che incontriamo nel nostro cammino, come NONNA ANTONINA, avremo la carica di fede, carità e valori che ci permetteranno un costante rinnovamento interiore, di cui anche i nostri ragazzi che Nonna tanto amava, prima o poi se ne accorgeranno.
Ciao NONNA, sono sicura che queste parole ti faranno sorridere e mi saluterai come sempre con "Carina!". Grazie.
 

Loredana