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Chiunque fa queste cose è in 
abominio al Signore  (Dt 8,12)

Esiste oggi una vera "industria" della magia. Gli utenti superano i dodici milioni, il fatturato va ben oltre i mille miliardi! 
Gli operatori di magia si attribuiscono il potere di risolvere problemi di salute, di ricchezza, di amore e di poter togliere il così detto "malocchio" e le "fatture". 
Alla base del fenomeno il desiderio di liberarsi da ogni sorta di male, di superare le ansie, le paure, le incertezze, di risolvere gli interrogativi e le difficoltà della vita ma soprattutto una grave carenza di evangelizzazione. 
E' un segnale molto grave ed allarmante sia dal punto di vista umano che da quello religioso e cristiano. La magia infatti non solo non ha niente da vedere con la scienza e con il genuino senso della religione e con il culto a Dio, è loro nemica ed antagonista. 
Diventa ancora più grave quando si richiama in modo indiretto o diretto il potere diabolico ("magia nera") che persegue scopi malefici e porta i suoi adepti a divenire veri "servi di satana". 
La scienza considera la magia come una grave forma di irrazionalità anche se poi diverge sulla sua origine: nevrosi ossessiva? 
Concezione distorta della Provvidenza Divina? Volontà di potenza dell'io? 
Il predominio dei sentimenti irrazionali e l'assoluta frattura tra rito magico e vita si ripercuote sul comportamento religioso di quei cristiani che, continuano a frequentare la Chiesa. Il loro rapporto con la magia li allontana sempre di più dalla grazia di Dio che esige il coinvolgimento personale del credente non solo a livello sentimentale e adeguamento della vita a quanto si proclama nell'azione celebrativa. 
...Una forma particolare di magia è il maleficio volgarmente chiamato malocchio o fattura. Cosa molto diffusa tra la nostra gente. 
E' un desiderare il male del prossimo e ciò è gravemente lesivo della carità. E' vero che spesso si tratta di ingenuità ma non è detto che il demonio non si possa servire di persone cattive per far del male agli uomini... 
Qual'è il giudizio da esprimere su tutto questo? 
...In definitiva chi pratica la magia pecca gravemente contro il primo dei comandamenti "Io sono il Signore Dio tuo". 
Ecco perché durissimo sempre è stato il giudizio della Chiesa, nel corso dei secoli, nei confronti di coloro che praticano la magia e frequentano i maghi. Il Vaticano II vede, in questo, momento della lotta tremenda con le potenze delle tenebra (Gs 37). 
Nessun dubbio quindi che la magia sia un atto moralmente illecito... 
...E' risaputo che i maghi e gli operatori dell'occulto trovano terreno favorevole dove c'è vuoto di evangelizzazione, uso magico di sacramenti, assenza di carità, gratuita. E' necessario quindi un pronto e gioioso annuncio del Vangelo che ricordi a tutti che solo Cristo è la salvezza dell'uomo (cfr. At 4,12). 
  

+ Domenico Amoroso,

Vescovo

LA DEVOZIONE DI FAVIGNANA 
ALLA MADONNA DELLA PIANA

Mentre il cupo borbottio delle potenti moto si smorza davanti ai campeggi turistici di Favignana e i villeggianti vanno a dormire, dal vecchio rione di Sant'Anna parte un gruppetto di pellegrini verso la piccola chiesa della Madonna della Piana. 
Sono stati preceduti da fedeli motorizzati che già recitano il Rosario nella chiesetta incastonata tra le vecchie cave di tufo e le "senie" della Piana, il lato sud-est dell'isola, quello che guarda la costa occidentale della Sicilia.

Sono le sei del mattino e la quindicina in onore della Madonna di Trapani (recita del Rosario durante il percorso a piedi e, poi, Santa messa con omelia) si ripete, ogni anno, da secoli.  Il gruppetto, intanto, si è ingrossato perché altri fedeli arrivano dalle stradine laterali. 
Chi, partito in ritardo con la bici, raggiunge il gruppo, si accoda continuando a piedi. 
L'ultimo "mistero" si recita sul minuscolo sagrato della chiesa. Ormai si canta accompagnati dall'armonium (ma cambia poco: individualisti come sono i favignanesi battono ognuno il proprio tempo...). 
Alla fine della Messa, la cittadinanza - turisti esclusi - si è svegliata. Ci si incontra, ci si rivede, ci si saluta scambiando impressioni sulla sacralità del momento. 
Tutte le età sono presenti: una piccola Chiesa con un occhio al passato, ma fortemente proiettata al futuro: uniti nell'amore alla Madonna, e, nel dolce Simulacro trapanese, sentono il palpito di un'amicizia antica". 

  

Carmelo Rallo

  

UN ARRIVEDERCI ED UN BENVENUTO

La Comunità ecclesiale di Favignana, raccogliendo i sentimenti di tutta la popolazione porge un riconoscente ed affettuoso saluto a MADRE FELICINA che ha svolto per tre anni l'arduo compito di Superiora della Comunità delle Suore Canossiane di Favignana. 
La sua presenza discreta e gentile, ma anche operosa e puntuale, è stata un esempio preciso, in questi anni, per i giovani e meno giovani, per quanti riconoscono il ruolo basilare delle Suore Canossiane nella nostra Isola. Sì, le Suore! Chissà se davvero sappiamo apprezzare la loro opera! I loro sacrifici! Le loro rinunce! Le tante fatiche di ogni giorno!  Si dice che le cose belle vengono apprezzate quando se ne è privi. 
Pensare Favignana senza la presenza di queste gioiose "giovincelle", senza la loro opera, è pensare ad una Favignana monca.  Se non ci fosse la loro opera a sostegno dei malati, di chi ha bisogno, degli ultimi e dei piccoli; se non ci fosse la loro presenza nell'educazione dei nostri ragazzi, con la catechesi, all'oratorio; nei gruppi... ma anche in un semplice incontro per strada; se non ci fosse la loro intelligenza nelle varie attività parrocchiali e sociali alla quale si guarda con sorprendente ammirazione; se non ci fosse il loro sorriso, il loro fare cordiale e gioioso, la serenità che sanno trasmettere con un semplice saluto; se non ci fosse tutto questo... bisognerebbe inventarlo. 
Sì, ma, grazie a Dio, ci sono. E come!  E allora conserviamo un cantuccio nel nostro cuore per le nostre Suore, sappiamo apprezzarle e rispettarle. Il loro cuore è già tutto per noi. Grazie ancora, Madre Felicina, per essere Suora Canossiana ed aver svolto il tuo ministero tra noi. 
Con gli stessi sentimenti accogliamo Madre Maria, nuova Superiora che, nel normale avvicendamento delle persone nelle cariche, ha accettato questa responsabilità. Siamo abituati, noi favignanesi, a questi avvicendamenti. 
Lasciano sempre l'amaro in bocca e sempre un'altra persona con cui dover ricominciare, a cui doversi affezionare. Però poi, i nostri conti sappiamo farceli. Delusi dalla nuova presenza non resteremo di certo e, tutto sommato, ci sarà una persona in più che pregherà per noi!  Anche stavolta consideriamo l'avvicendamento un altro arricchimento per la nostra spiritualità isolana. 

  

LUCIO ANTINORO

  

UNA TESTIMOMONIANZA

Gentilissima e cara Madre Senna, 
le vacanze estive sono finite ed ho ripreso il mio lavoro. Penso che per Lei anche sarà un momento più tranquillo, finita la confusione estiva. 
Ripenso sempre con grande gioia a quel tempo che ho trascorso, con la famiglia a Favignana. 
E' stato un momento di spiritualità perché ho trovato il Signore vicino al suo popolo. Ed è stato bello sentirsi sempre ed ovunque Popolo di Dio: la sera il Rosario alla Vergine Maria, poi la Santa messa e poi ancora i Vespri, la preghiere del popolo cristiano. E' stato un momento forte. Lui, il Signore, era con noi; si sentiva la sua presenza. Mi è rimasto un ricordo dolcissimo, ma non si può fare sempre la stessa esperienza. E' stato come bere alla sorgente dell'acqua viva. 
Ringrazio e saluto tutti per l'accoglienza, l'affetto e la disponibilità dimostratami: dal Parroco Padre Damiano, alle Suore Canossiane, ed a Lei, Madre Pierina, tutto il mio affetto. Mi sono sentita veramente tra grandi amici. Pregherò il Signore nostro Gesù, che ci conservi nel suo amore, affinché possiamo crescere nella comunità fraterna. 
Con grande affetto.
  

Roma, 20 Settembre 1994