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CASA RECLUSIONE FAVIGNANA

Festa del Corpo degli Agenti di Custodia e degli operatori penitenziari
CENTENARIO

Alla presenza delle più alte Autorità della provincia di Trapani: Vescovo, Prefetto, Magistrato Sorveglianza, Rappresentanti di Polizia, Carabinieri, Guardie di finanza, Capitaneria di Porto, si è svolta presso la Casa di Reclusione di Favignana (Storico Istituto Penitenziario, da oltre quindici anni carcere per detenuti con lunghe pene da espiare), l'annuale festa del Corpo degli Agenti di Custodia e degli Operatori penitenziari tutti. Si riporta il testo del discorso ufficiale tenuto per l'occasione dal Direttore Dr. Angelo Belfiore: "A nome mio, del personale militare e degli operatori penitenziali tutti, rivolgo parole di benvenuto e di ringraziamento a tutte le altre autorità civili, militari e religiose intervenute alla odierna festa del corpo degli agenti di Custodia della casa di Reclusione di Favignana. 
Festa che quest'anno coincide con il centenario della fondazione del corpo a testimonianza della lunga storia di cui si può fregiare. La bandiera del corpo vanta decorazioni plurime con medaglia d'or al valore militare e civile, con esempi di estremo sacrificio sempre a difesa delle istituzioni. 
Esprimo una pubblica Lode agli AA.CC. per il loro impegno sociale e per la loro opera tanto silenziosa quanta essenziale per lo Stato e la collettività, lode che si colora DI UNA LUCE peculiare se solo si pensa che l'esecuzione penale deve realizzarsi nel modo più civile possibile in strutture spesso ai limiti della fatiscenza, sovraffollate e con carenze di organico. 
Senza dire poi dell'organizzazione di tipo burocratica e amministrativa caratterizzata da formalismi paralizzanti e da poca razionalità gestionale. 
Risulta evidente che in questo quadro e, ancor più, operando in Sicilia, dolce e tragica terra, l'impegno per il controllo e le prevenzioni delle possibili dinamiche penitenziarie ed extrapenitenziarie diventa oltremodo difficoltoso.  Si impone una proporzionata e coordinata presenza istituzionale in tutti i suoi gangli e a tutti i livelli.

Ebbene nonostante l'ambito e le condizioni di attività non siano dei più incoraggianti, il carcere resiste, il mondo penitenziario va avanti, vivo e palpitante, merito in gran parte degli Agenti di custodia umili servitori dello Stato e della società, spesso senza voce, ma sempre in trincea. 
E dobbiamo ricordare gli agenti di custodia favignanesi che nel corso di una storia più che secolare hanno svolto questo duro lavoro non solo qui in isola ma anche nel resto d'Italia. Si può affermare che esiste di fatto, per stile, correttezza, amore e spirito di servizio una vera e propria scuola favignanese di Agenti di Custodia fondata e operante sul campo. E dobbiamo qui ricordare gli Agenti di Custodia fuori sede (Trapani e provincia) che quotidianamente affrontano il disagio di viaggi in mare per onorare il servizio. Un pensiero va pure rivolto agli Agenti di Custodia in pensione, qui presenti, perché è anche la loro festa. Restano impressi nei loro volti i segni della lunga fatica in condizioni di lavoro ancor più dure. 
In ultimo una pubblica lode va anche agli Agenti di Custodia del servizio navale che oltre ai compiti istituzionali di vigilanza, prestano la loro nobile opera come imbarcati in mezzi nautici facenti parte del naviglio della Stato agli ordini della Prefettura e coordinati dalla Capitaneria di Porto, per il trasporto degli ammalati gravi e dei traumatizzati. E' doveroso ricordare che gli Agenti di Custodia delle due motovedette V3 e V6 hanno eseguito qualcosa come 167 interventi, in pratica la quasi totalità dei soccorsi a favore della popolazione civile di Favignana e delle Isole Egadi. 
In conclusione auguro che si possa progredire tutti insieme, Agenti di Custodia e Operatori penitenziari tutti verso una riforma, ormai matura, che possa meglio premiare i sacrifici e i valori di alta solidarietà umana di cui dobbiamo essere portatori. 

Oratorio: Associazione Polisportiva CANOSSA

Prima di iniziare a parlare della nostra Associazione, a nome di tutti gli sportivi, rivolgiamo un caloroso benvenuto a Padre Arturo e Padre Damiano. 
L'Ass. Pol. "Oratorio Canossa di Favignana" diventa realtà il 2.10.86 per opera di Padre Silvano, Padre Carlo, e di un gruppo di adulti, che frequentando l'Oratorio, recepiscono il messaggio educativo che la pratica della sport annuncia. 
Dello statuto societario citiamo l'articolo n.3, che dice: "L'Associazione ha come scopo specifico la pratica dello sport per tutti. L'organizzazione e la preparazione tecnica dell'attività agonistica; l'attività culturale, artistica e l'impegno affinché nell'area sociale in cui si opera vengano istituiti servizi stabili per la pratica assistenza dell'attività sportiva, intesa come mezzo di formazione fisica e morale della gioventù". 
Partendo dall'Oratorio dei Canossiani, sotto la guida spirituale di Padre Silvano e con la carica di entusiasmo che Padre Marcello sapeva trasmetterci, abbiamo iniziato l'attività con la pallavolo femminile affiliandoci al CSI ben figurando, e mettendo in risalto atlete che attualmente militano in campionati superiori. Per la prima volta, abbiamo portato una squadra di pallavolo femminile fino a Fiuggi alla festa Nazionale della Pallavolo "Sport chiama Donna", organizzata dal CSI Nazionale. In quel contesto, una nostra atleta è stata invitata a partecipare a vari convegni culturali portando la testimonianza delle donne che chiedono di essere presenti nel mondo della sport, non solo come atlete, ma anche come allenatori, arbitri e dirigenti. 
Non è stato facile il nostro compito perché, pur riconoscendo di essere stati aiutati un po' da tutti, abbiamo incontrato difficoltà di vario genere, prima fra tutte la mancanza di strutture adeguate ad accogliere tutti gli sportivi (che sono veramente numerosi).

Noi siamo coscienti che un impianto sportivo coperto polivalente non si inventa con un tocco di "bacchetta magica" e sappiamo altresì che bisogna aspettare anni prima che simili progetti si concretizzino. Però, da queste righe, lanciamo un appello a tutti, affinché ci aiutino, al di sopra di ogni colore politico, a realizzare le strutture adeguate al fabbisogno degli sportivi che sono in continuo crescendo. Intanto, oltre che frequentare "Oratorio" che è il nostro punto di riferimento, utilizziamo le strutture scolastiche, e ci è gradita l'occasione, per ringraziare quanti ci hanno aiutati, aprendo le porte delle palestre a tutti gli sportivi. 
Però abbiamo bisogno di collaborazione da parte degli atleti, con l'impegno e la disponibilità, ma in particolar modo da parte dei genitori. Noi vi assicuriamo che non intendiamo distogliere i giovani dallo studio, dal lavoro o dagli impegni familiari (anche noi siamo genitori). Desideriamo, semplicemente, aiutare i ragazzi, di tutte le estrazioni sociali, ad occupare il tempo libero in attività sportive che riteniamo positive e formative sotto ogni aspetto. 
In questo compito ci è di grande aiuto la guida spirituale della comunità Religiosa dei nostri Canossiani. Intendiamo, inoltre, attraverso la sport, rafforzare e creare vincoli di amicizia con gli abitanti di Marettimo e Levanzo, formulando l'augurio che tutti gli sportivi delle "Isole Egadi" possano avere le strutture necessarie per praticare la sport nel proprio territorio. 
Concludiamo formulando un caloroso incoraggiamento ai ragazzi del Calcio Allievi CSI, affinché possano raggiungere gli stessi traguardi delle ragazze della pallavolo. 

ALE' CANOSSA


Vetrata istoriata nella Matrice


Fra qualche giorno l'immagine della Madonna Immacolata non ci guarderà soltanto dalla maestosità del suo altare, ma dalla finestra della Chiesa Matrice di Favignana. 
Una bella vetrata a colori raffigurerà l'immagine a noi tanto cara e ce la riproporrà, come nostra protettrice, nella piazza principale dell'Isola. 
L'opera, ispirata dal Parroco, ha avuto un magnifico contributo artistico da parte della Signora Messina Rachela che, nel realizzare il bozzetto, ha fedelmente riprodotto la figura che è sull'altare. 
La Chiesa si arricchirà quindi nel suo prospetto di un elemento decorativo, reso da un atto di fede, da parte di quanti vi hanno contribuito, ciascuno a suo modo. 

Questa realizzazione, però, non vuole esaurire i suoi contenuti in un semplice fatto estetico: deve essere considerata invece come un messaggio diretto a vivificare in noi l'amore per Maria Santissima Immacolata ed a testimoniare il fervore che nasce dalla nostra spiritualità. Essa attinge la sua forma più sublime nella preghiera e nella carità, ma si manifesta anche nel pensare e portare a compimento progetti che materializzano tale spiritualità. 
Rendere visibilmente più bella e più accogliente la Casa del Signore risponde, infatti, ad una esigenza interiore dei fedeli. 
L'annunciata prossima realizzazione della vetrata dimostra, infine, che, quando la volontà operosa è sorretta da una convinzione profonda, l'iniziativa che ne deriva trova sempre le risorse di mezzi e di collaborazione necessari per attuarla.