Parrana San Martino nel 1250 viene ricordata per
il suo Romitorio Agostiniano di Santa Maria in località
Pietreto, e nel 1370 per una torre costruita in difesa del suo
castello dalla repubblica di Pisa. Nulla rimane al presente di
tutto ciò.
L’antica chiesa pericolante fu sostituita
da un’altra chiesa la cui costruzione fu iniziata nel 1874
per interessamento del Parroco di allora don Alberto Murdoch,
figura bella di pastore che abbellì la chiesa anche con
proprie cospicue donazioni.
Era di stile romanico a tre navate, disegnata da
Francesco Bevilacqua il quale ideò anche il grazioso campanile.
Fu consacrata dal Vescovo di Livorno Leopoldo Franchi l’8
giugno 1890 in onore della Madonna del Carmine e San Martino.
Anche
questa chiesa alla fine degli anni cinquanta fu in parte demolita
per gravi danni da smottamento delle fondamenta. Rimane solo l’antica
abside e la vecchia casa canonica, su cui da alcuni decenni è
ospitata una comunità per il recupero dei tossicodipendenti.
Rimane ancora il campanile “momentaneamente“
da decenni inutilizzabile perché il costo per poter far
suonare di nuovo le campane è impossibile per la nostra
economia di piccola parrocchia rurale.
Nel 1984 sfidando ogni umano buon senso il parroco
di allora con alcuni parrocchiani decise di costruire una nuova
chiesa che con l’aiuto della Curia e di altre istituzioni
è stata praticamente terminata nel 1995.

Esterno chiesa Parrana San Martino
E’ una chiesa più moderna con un piccolo
portico anteriore, in parte ricoperta da intonaco e in parte da
mattoni faccia a vista, sia all’interno che all’esterno.
Ideata dall’architetto Valter Cecconi, è
stata pensata per potersi adattare al contesto della campagna
toscana, e a nostro parere, ma anche a parere di altri più
spassionati di noi, è una chiesetta semplice, ma raccolta.
Coloro che la vedono, la trovano bella.
E questo a noi fa piacere...
Torna
in alto