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PARRANA SAN MARTINO

...A TUTTI I PARRANESI DA SEMPRE - O VENUTI DA ALCUNI ANNI
...A CHI AMA DIO - O LO CERCA OGNI TANTO - O LO CREDE UNA FAVOLA
...A COLORO CHE FREQUENTANO LA CHIESA - SEMPRE - QUALCHE VOLTA - MAI
...A COLORO CHE VOGLIONO BENE AL PRETE - TANTO - POCO - O NULLA
...A CHI AIUTA LA PARROCCHIA E IL PARROCO - MOLTO - POCO - O NULLA
...A TUTTI INDISTINTAMENTE UN SALUTO AFFETTUOSO E CORDIALE

Questo Natale sarà per molte persone un Natale triste: ad alcune famiglie mancherà un figlio o una figlia a causa del crollo della scuola per il terremoto nel Molise. Molte altre famiglie lo trascorreranno lontano dalle loro case per gravi alluvioni e per altre terribili tragedie di vario genere.

Natale 2002 PresepeNon vi scrivo questo per rovinarvi le prossime feste. Al contrario, fin d’ora vi auguro che i prossimi giorni siano sereni e gioiosi, ma non possiamo essere felici senza farci carico degli altri.

Scrivo a voi e a me questo per aiutarci a capire che almeno da questo punto di vista siamo dei fortunati e abbiamo quindi fondati motivi per ringraziare il Signore in questo Natale e in questo anno che finisce.

Il ricordo di tante tragedie e di tante famiglie in pianto ci deve poi aiutare a trascorrere queste feste con un senso di raccoglimento maggiore e anche di austerità.


Credo che il gesto più nobile e più intelligente che possiamo fare in questo Natale non sia tanto quello di riempire di cibo e di regali i nostri figli e noi, a cui non manca assolutamente nulla, ma piuttosto quello di aiutare queste persone nel bisogno e le tante altre persone che vivono normalmente in stato di difficoltà e di penuria, sia qui tra noi come in tante altre regioni d’Italia e del mondo.

Regaliamoci la gioia di veder sorridere qualcuno anche con il nostro aiuto. Cerchiamo il modo di aiutare qualcuno. Condividiamo la gioia e la vita con le tante persone che soffrono.

A volte di fronte a queste tragedie e alle tante altre tragedie del mondo qualcuno perde la fede e si chiede se può mai esistere un Dio che nasce per salvarci e poi sembra che abbandoni gli uomini al loro triste destino.

Personalmente non chiedo mai a Dio dov’era o dov’è. Non gli faccio mai il processo. Sono sicuro che c’è e ci è accanto sempre, anche quando sembra lontano, muto e assente. Il processo lo faccio piuttosto a me che credo in Lui e festeggio la sua nascita tra noi ogni anno a Natale.


Io mi preoccupo piuttosto di chiedere a me stesso se sono vicino alle tante persone sole, tristi, abbandonate, in lutto e nel dolore. Non è a Dio che chiedo dov’è quando la gente soffre. Lo chiedo a me e lo chiedo a voi: dove siamo, a chi pensiamo e chi aiutiamo?

Natale non è, almeno per noi adulti, un tempo di spensieratezza e di spese inutili, quanto piuttosto un tempo di solidarietà. Natale vuol dire che Dio ha deciso di mandare il Suo Figlio per stare dalla parte degli uomini affinché anche noi cristiani, come Lui, si sia sempre accanto ai fratelli nella bella e nella cattiva sorte, proprio come gli sposi tra loro e con i loro figli.

Un po’ di denaro, una preghiera, un sorriso, un gesto di amicizia e di perdono. Questo lo può fare chiunque, sempre, e non solo a Natale. Costa poco e fa molto felici gli altri. Natale allora sarà ogni giorno.

don Ordesio

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