A Natale in generale facciamo riflessioni
che “ci tirano su“. In questo Natale 2002 io
invece ne faccio una che al contrario mi dà un po’
di tristezza: come mai tanti uomini e donne percepiscono il lieto
annunzio dell’Incarnazione spesso come un messaggio poco
entusiasmante e a volte anche deprimente?
Come mai il Cristianesimo spesso è
accomunato a mancanza di gioia, senso cupo della vita?
Come mai tante opinioni negative, spesso
anche acritiche, sulla Chiesa e su noi cristiani?
Il Vangelo, e la Chiesa che lo annuncia,
promettono e garantiscono gioia, libertà, ristoro, vita
in abbondanza e vita eterna. Perché questo lieto messaggio
spesso è frainteso e anche rifiutato? Credo
che in questo natale valga la pena riflettere un po’ anche
su questo.
E’ vero che le ragioni di tale fenomeno
sono tante, complesse, di natura storica, culturale, psicologica
e anche psicopatologica.
Il Signore ci porta pienezza di umanità,
e noi abbiamo solo esigenze ossessivamente condizionate dalla
nostra stupidità mondana fatta di capricci, manie, scorciatoie
e pregiudizi.
E’
vero che lo Spirito di Cristo si oppone allo spirito del mondo
e che non è giusto di tutto questo dare solo la colpa a
noi, come alcuni amano fare, ma probabilmente anche noi non siamo
in grado, spesso colpevolmente, di testimoniare la gioia e la
speranza che sono in noi.
Auguro a me e a voi di poterlo fare sempre più
e meglio.
Che il Dio Bambino ce lo conceda.
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Auguri don Ordesio
SANTO NATALE 2002