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Il Signore è risorto
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Il giorno del
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Ripartire da Emmaus
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Il grido dell'oppresso nella terra di Gesù
Rutelli: siamo in rimonta
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Si torna a rubare polli
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Lettere al Corriere |
settimanale della Diocesi di
Cesena-Sarsina
|
Anno XXXIV
n. 14
13 aprile 2001 |
vita
della diocesi
Il giorno del Signore:
"Vide e credette"
di Piero Morigi
Il racconto della risurrezione, in tutti i Vangeli, come qui lascia sconcertati. Nonostante tutti i preavvisi di Gesù,
"non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai
morti".
Quel giorno dopo il sabato, il terzo giorno dalla morte di Gesù, è tutto un avvicendarsi di persone al sepolcro di Gesù. La prima è Maria di Magdala,
"dalla quale Gesù aveva cacciato sette demoni" (Me 16,9), che va al sepolcro di buon mattino e lo trova vuoto con la pietra ribaltata. Era lontana, come tutti, dal pensare alla risurrezione e pensa subito al furto.
"Hanno portato via il Signore e non sappi.amo dove lo hanno messo". E' il primo annuncio della risurrezione basato sulla constatazione di un sepolcro che prima conteneva un cadavere ed era sigillato da una grossa pietra ed ora è vuoto e aperto.
La domanda sul dove l'abbiano messo denota la sorpresa di fronte ad un fatto non previsto e talmente nuovo nell'esperienza
umana, da suscitare solo domande comuni. Anche Pietro e Giovanni, di fronte a questa notizia, che non mettono in dubbio, come hanno fatto altri (vedi i discepoli di Emmaus in Lc 24,20), hanno bisogno di andare a constatare di persona cos'è accaduto. Qualcosa è accaduto: la
tomba è vuota e per terra ci sono le bende e il sudario che hanno ricoperto Gesù.
Il primo ad arrivare è Giovanni: "Entrò, vide e credette". E' il primo annuncio (Kerigma) della Risurrezione basato sulla testimonianza del sepolcro vuoto in polemica con i Giudei che affermavano:
"I suoi discepoli sono venuti di notte e l'hanno rubato" (Mt 28,13). In seguito viene completato con l'apparizione del Risorto e nella sua forma definita sarà:
"Il Signore è risorto ed è apparso a Simone". Quel discepolo vide che il sepolcro era vuoto, che Lui non c'era più e gli bastò questo per credere che fosse risorto.
"Ancora non avevamo compreso la Scrittura che egli doveva risuscitare dai
morti".
Noi, Signore, abbiamo creduto alla Scrittura e alla testimonianza degli Apostoli trasmessa a noi dalla Chiesa.
Sappiamo di essere risorti con Te (Col 3) e ci sforziamo di pensare alle cose di lassù. Donaci la franchezza di testimoniarti Risorto con la nostra vita e con le nostre parole (At 10) per annunciare a tutti, ma proprio a tutti, che credendo in Te, morto e Risorto per noi, otteniamo la remissione dei peccati per la vita eterna. |
Il giorno del Signore
"Vide e credette"
Ripartire da
Emmaus
Una lettera del
Vescovo
Solidarietà con la missione
di Barentù
Un centro sociale
intitolato al vescovo Garavaglia
Occhio alle polveri
Presentato
da ARPA il rapporto sulla qualità dell'aria in provincia
I comizi di Fini e
Rutelli
Politici a Cesena
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