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La Storia Il 1900 |
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E' notevole l'impegno religioso
della comunità di S. Giacomo Maggiore, che ha annoverato tra i suoi fedeli:
mons. Tommaso Passero O.P. (1816-1890), vescovo di Troia; mons. Ignazio
Monterisi (1860 - 1913), vescovo di Marsico - Potenza; mons. Nicola Monterisi
(1867-1944) vescovo di Monopoli nel 1913, di Chieti nel 1920 e arcivescovo
primate di Salerno nel 1929.
In questo nostro secolo si deve all'azione
pastorale di Sacerdoti, particolarmente zelanti, una centinaio di vocazioni
maschili e circa 500 femminili. Tra questi si sono distinti il prevosto mons.
Giuseppe Balestrucci (1870-1939), don Antonio Casardi (1880-1965), Servo di Dio don Raffaele Dimiccoli (1887-1956), il prevosto don Sabino Cassatella
(1890-1960), don Ruggiero Caputo (1907-1980) e don Ruggiero Lamacchia
(1907-1994).
Ma non è stato da meno l'impegno religioso
del prevosto mons. Gaetano Davino (+ 1909), oggetto di un assalto da parte di
un malvivente che lo ferì al braccio. Il prevosto mostrò ancora una volta il
suo zelo recandosi, nonostante la ferita, al capezzale dell'infermo al quale
era diretto.
Si ricorda che il prevosto Giuseppe
Balestrucci nel 1899 aveva fondato in S. Giacomo l'Oratorio di S. Filippo Neri,
frequentato da numerosi ragazzi, chiamati luigini. Nel 1924 l'allora
vice parroco don Raffaele Dimiccoli si trasferì nel rione Macello per dare inizio al Nuovo Oratorio di S.
Filippo Neri, ora Parrocchia.
Mons. Sabino Cassatella fondò e diresse il
bollettino quindicinale "La Voce del Parroco" il 31/3/1929 e per
circa trent'anni con grandi sacrifici diffuse la buona novella (gli ultimi
numeri del giornale sono del 1957), che superò i confini parrocchiali, tanto da
avere anche l'apprezzamento e alcuni contributi del Vaticano.
E' di questo periodo storico, padre Giuseppe
Filograssi (1875-1962), gesuita, nipote dei vescovi Monterisi, professore della
Pontificia Università Gregoriana e consultore di varie Congregazioni romane.
Era tenuto in grande considerazione e stima dal pontefice Pio XII del quale
divenne confessore.
Inoltre tra le figure più insigni è da
annoverare P. Basilio Giannella, nato il 14/10/1902 e morto a Roma presso il
Convento della Scala Santa il 19/12/1984, della Congregazione dei Passionisti,
celebre predicatore delle missioni al popolo, anche in Francia, uomo di grande
intelligenza vissuto santamente.
Delle numerose
religiose provenienti dalla comunità di S. Giacomo si ricorda suor Maria Felice
del Preziosissimo Sangue (1905-1966), del Monastero delle Clarisse di Lovere
(Bergamo), al secolo Vincenzina Sfregola, distintasi per le sue virtù e suor
Maria Carla Sfregola (1927-1998) entrata tra le Benedettine di Santa Maria de
Franconi in Veroli, eroica per lo spirito di preghiera, di carità e soprattutto
di pazienza nella lunga malattia che l'ha contrassegnata.
Tra il laicato si ricordano particolarmente
due madri esemplari: Teresa Catapano ved. Berardi (1890-1977), provata da lunga
sofferenza, vissuta nella preghiera e nella carità, e l'insegnante Giulia Lemma
ved. Di Matteo (1920-1985) che fu instancabile apostolo a favore delle
Missioni.
Un ruolo importante nella storia della
Prepositura di S. Giacomo ha avuto il gruppo delle "anime devote" o
"bizzoche" che si dedicava alla cura della chiesa, effettuando
preziosi ricami sui paramenti sacri e realizzando in perline delle artistiche
"palme" con fiorellini che servivano per abbellire gli altari nelle
solennità. Di queste splendide decorazioni se ne conservano ancora una
cinquantina in ottimo stato, alcune create nel secolo scorso.
Una singolare figura di sacerdote fu quella
di don Antonio Casardi (1880-1965), detto il "mendicante di Dio"
perché percorreva le strade di Barletta con un carrettino raccogliendo ferri e
stracci vecchi per costruire la chiesa di S. Benedetto, inaugurata nel 1958. La
chiesa fu dedicata a questo Santo per desiderio delle benedettine del monastero
di S. Ruggiero, che avevano donato parte del terreno. Sullo stesso sito don
Antonio aveva costruito nel 1927 la cappella della Madonna del Carmine,
devozione legata a un'edicola voluta dai lattai della zona "Sette
Frati".
Dall'1 dicembre 1939, la Prepositura di S.
Giacomo Maggiore che contava 25.000 anime, fu divisa in quattro Parrocchie: S.
Giacomo, S. Agostino, S. Benedetto e Spirito Santo.
Nel 1960,
in seguito alla morte di mons. Cassatella, subentrò come Prevosto-Parroco mons.
Francesco Paolo Francia, rimasto in carica fino al 1990. Tra le opere più
importanti da lui operate resta la ristrutturazione del presbiterio, secondo la
nuova Riforma Liturgica (1971) e il ripristino del Reliquiario (1987).
Il 1° luglio
1990, l'Arcivescovo mons. Giuseppe Carata affidò l'incarico di Parroco a don
Sabino Lattanzio. In questi ultimi anni
si è cercato di mettere in luce le linee architettoniche originarie della
chiesa. Infatti è stata ripristinata la cappella del SS. Salvatore (a sinistra
dell'altare maggiore) con la duecentesca volta a crociera. Sono state riaperte
lungo la navata centrale le monofore di varie epoche. Si sperava che venisse
liberata la facciata principale della chiesa (sec. XI), nascosta da una
palazzina di nessun valore artistico. Si sperano tempi migliori e soprattutto
sensibilità storico-artistica più accentuate, perché quest'ultimo sogno possa
divenire realtà. Ultimamente sono in atto lavori radicali di restauro
sull'edificio sacro.
Il 24 luglio 1993
(Primi Vespri della Solennità dell'Apostolo San Giacomo Maggiore), l'Arcivescovo
mons. Carmelo Cassati procedeva all'apertura della Porta Santa per dare inizio
alle celebrazioni dell'Anno Giubilare della Chiesa Prepositurale, conclusesi il
25 luglio 1994 alla presenza di Sua Eminenza il Cardinal Virgilio Noè. In
quell'Anno Santo ricorrevano i 1950 anni dal martirio del Santo titolare
(avvenuto a Gerusalemme nel 43-44 d.C.) e i 400 anni dall'istituzione di San
Giacomo a Parrocchia.
Nel giorno di
Pasqua del 2000, Sua Eccellenza mons. Francesco Monterisi, barlettano e vecchio
"filiano" di San Giacomo, ha aperto l'Anno Millenario della Chiesa
Parrocchiale. Durante quest'anno di grazia
due giovani della Parrocchia (Vito Lombardi e Savino Filannino) sono
stati ordinati diaconi. Le celebrazioni millenarie sono state chiuse il 15
aprile 2001, Pasqua di Risurrezione, dal Prevosto don Sabino Lattanzio.
All'ottava di Pasqua la Comunità Parrocchiale di San Giacomo ha coronato la
gioia dell'anno giubilare trascorso, con la consacrazione sacerdotale di P.
Vito Lombardi, redentorista (21 aprile), e, nella IV domenica di Pasqua con la
consacrazione sacerdotale di don Savino Filannino, diocesano (5 maggio).