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BENEMERITO DEL SINDACO AL FUNERALE
21 settembre 1981.
(discorso cav. Valentino Corso sindaco di baone)
La sua morte è una perdita dolorosa per tutti noi, per la Comunità di Baone: la sua opera di Sacerdote e di Cittadino si inserisce incisivamente ed indissolubilmente nell'arco di oltre quarant'anni nella vita e nel cammino di questa Comunità, che ha trovato in Lui, sempre in ogni evento, una guida autorevole, sicura, onnipresente, infaticabilmente operosa, senza mai cedimenti non solo nel campo spirituale, ma anche nell'attività civile e sociale quando si trattava del bene del suo popolo.
A questa popolazione si è sempre sentito legato da una paternità a volte rigida, quasi gelosa, ma sempre tanto e tanto amorosa. E' stato padre con una operosità senza limiti in una sintesi perfetta di missione spirituale sposata ad un coraggioso ed inesauribile impegno sociale.
Lo ricordiamo nei lontani tempi (1937-1939) del suo ingresso in questa Parrocchia. In momenti socialmente oscuri e di tanta miseria, sulle precedenti e scoraggianti rovine, unito al suo popolo, innalzò questo tempio, simbolo delle Fede di un sacerdote coraggioso e del suo popolo in essa uniti.
Lo ricordiamo negli anni neri e calamitosi della guerra (1940-1945). Con la sua libera parola, incurante di minacce e di pericoli, ruppe coraggiosamente l'imposto silenzio politico quando nei lutti, nel pianto e nella prostrazione generale condivideva spiritualmente ed attivamente le sofferenze del suo popolo, lasciando aperta la sua porta a tutti ed entrando in ogni casa.
Lo ricordiamo negli anni incerti e tormentati della faticosa ricostruzione (1946-1956). Nella ricomposizione democratica della comunità, e nel conseguente risveglio sociale ed economico, con la sua parola libera e con la sua opera si è dimostrato maestro sicuro di libertà democratica e di vita cristiana.
Rispettoso delle istituzioni, non è mai sceso a compromessi nelle idee, né sui principi e nemmeno con gli uomini e tanto meno per interesse. Rinunciava spesso al facile consenso della gente. La sua rigorosa integrità e onestà Gli conservarono sempre il rispetto di tutti, anche di coloro che non condividevano la sua parola.
Lo ricordiamo nelle vicissitudini politiche e legislative (1957-1976), quando la passione politica trascendeva la serenità del dibattito civile e democratico, e venivano messi in discussione principi fondamentali di vita cristiana. I suoi interventi coraggiosi e sicuri erano di guida infallibile per gran parte del suo popolo, sopportando molte incomprensioni ed amarezze, che gli bruciavano l'animo senza infiacchire il suo coraggio e la sua zelante attività.
Lo ricordiamo nella Sua collaborazione con le Amministrazioni Civili del Comune che incoraggiava sempre con responsabile fermezza, con saggia discrezione congiunta a delicata sensibilità, ogni qualvolta fossero impegnate nella realizzazione di servizi, di opere pubbliche e di strutture sociali atte a favorire il bene, il risveglio ed il progresso della comunità civile.
Ricordiamolo, particolarmente, nell'ultimo triste periodo (1977-1981) della Sua vita, così intensamente vissuta. Ogni giorno, seduto all'ombra delle piante della meravigliosa piazza, che gli è sempre stata tanto cara, rasserenato il suo animo ed il suo volto dalla sofferenza e dal male che gli minava la forte fibra, guardava i suoi parrocchiani, che transitavano per la vicina strada, con uno sguardo amorevole. Con tanta semplicità era felice per l'affettuoso saluto, che Gli rivolgevano. Conversava volentieri con chiunque Gli si sedeva vicino. Esprimeva quei sentimenti di generosa umanità , che per tanti anni aveva profuso copiosamente, silenziosamente, quasi di nascosto per un innato pudore, a favore della Sua famiglia spirituale.
Egli, con la sua operosa attività nel lungo arco di anni così intensamente vissuti per il bene di questa comunità, ha tutti i titoli ed i meriti per essere sempre ricordato con affettuosa, riconoscente e perenne memoria come sacerdote e cittadino benemerito. |