Trovasi nel Duomo di Acireale una pregevole Meridiana orizzontale eseguita nel 1843 dall'Astronomo Federico Cristiano Peters, nato in Danimarca nel 1813 e morto in America nel 1890.
Come è noto, la Meridiana è un orologio solare destinato a segnare il mezzogiorno esatto nel luogo in cui si trova.
Essa è costituita essenzialmente da una semiretta nera che è la traccia del meridiano che passa per quel luogo, ovviamente orientata dal nord al sud geografico, e da un foro nel soffitto detto gnomone.
Tale nome deriva dal latino "gnomon, onis" che significa stilo, perché in certi tipi di meridiane l'indicatore dell'ora solare era costituito dall'ombra di uno stilo. Vocabolo ripreso dal greco: g u w m w u: conoscitore, giudice.
Attraverso questo foro, filtra un raggio di sole che, quando va a posarsi in un punto della semiretta nera, indica che in quell'istante, nel Duomo di Acireale, è veramente il mezzogiorno astronomico. Diciamo veramente perchè tutti i nostri orologi, per motivi vari, segnano un mezzogiorno inesatto che fa riferimento in primo luogo all'ora media. Tale ora media dipende dalla velocità media della terra nel suo giro di rivoluzione attorno al sole. Essa varia secondo la ha legge di Keplero: " i raggi vettori Terra-Sole descrivono aree uguali in tempi uguali. La Terra girando attorno al Sole descrive un ellisse (ecclittica) nella quale il Sole occupa uno dei " fuochi ".
Quando la Terra si trova nel punto particolare detto "Afelio " più vicino al Sole, essa accelera l'andatura mentre la rallenta quando è in prossimità del " Perielio ", altro punto particolare, in cui la terra è più lontana dal sole.
Da questa variazione di velocità è nato il bisogno di definire una velocità media con la quale la terra gira attorno al Sole.
Tale velocità media è dell'ordine di 29,7 Km/sec. L'inesattezza dell'ora, misurata dai nostri orologi, dipende ancora dalla distanza angolare rispetto al meridiano centrale del fuso orario nel quale è racchiusa l'Italia. Vi sono altri motivi di inesattezza, ma questi elencati sono i principali.
Appunto per questa divergenza tra il mezzogiorno, segnato dal nostro orologio e quello segnato dalla meridiana, sono state compilate delle tavole. Un estratto di esse è esposto in Sagrestia.
Da queste tavole si rilevano gli scostamenti tra l'ora media segnata dal nostro orologio e l'ora vera segnata dal raggio di sole nel momento che cade sulla Meridiana.
Volendo esemplificare: Chi volesse controllare il tempo medio segnato a mezzogiorno dal suo orologio col mezzogiorno vero segnato dalla Meridiana deve:
a) rilevare nelle tavole in Sagrestia lo scarto tra il mezzogiorno vero e quello non vero. Sia ad es. il 6 Ottobre:
leggerà nelle tavole per quella data: ore li e 47 primi.
b) Recatosi in prossimità della Meridiana potrà constatare che il raggio di sole cadrà sulla Meridiana, segnando il mezzogiorno vero astronomico, quando il suo orologio sta segnando ancora le li e 47 primi. Cioè la sua ora è arretrata sulla vera di 13 minuti primi. Questo significa che quando il suo orologio " spaccherà " il mezzogiorno esso è, in realtà, già passato da 13 minuti primi.
Questo discorso vale soprattutto per chi, ignaro dei problemi sul tempo medio, osservando la posizione del sole sulla Meridiana, restasse meravigliato di non veder coincidere il mezzogiorno vero, indicato da questa, con quello non vero segnato dall'orologio che ha con sé.
Lateralmente, sui due fianchi, l'Astronomo Peters ha corredato la Meridiana di importanti informazioni di carattere Astronomico, Fisico, Geodetico e Metrico.
Talune di queste informazioni scaturiscono da calcoli fatti dallo stesso Astronomo valevoli solo per la zona della nostra Meridiana.
Vale la pena accennare rapidissimamente ad esse senza entrare in complicate considerazioni.
- Lo gnomone, ossia il " foro solare" è alto 9,104 mt. sul piano della Meridiana.
- La lunghezza di essa è 16,452 mt.
- L'inclinazione dell'ago magnetico è di 53° 155"
Si tratta dell'indicazione data da un ago magnetico che si muove verticalmente su un asse orizzontale e che all'epoca della costruzione - perché l'inclinazione varia col tempo - segnava un angolo di 53° 155" con l'orizzontale.
- Obliquità apparente dell'ecclittica: 23° 27' 36".
La Terra gira, attorno al sole, seguendo una traettoria ellittica cui si dà normalmente il nome di orbita od ecclittica. Tale traettoria, racchiude idealmente, uno spazio che prende il nome di " piano dell'ecclittica ". La terra percorre questa orbita non con il suo asse polare normale a questo piano ma con un asse inclinato di 23° 27' 36". Da tale inclinazione derivano: le stagioni, le differenti ore di luce nei vari giorni dell'anno ed altri fenomeni.
- Lunghezza del pendolo semplice che batte i minuti
secondi: 992,86 mm. cioè circa un metro. Questo è un dato importante. Esso dica che un pendolo semplice - cioè un massa sospesa ad un filo ideale - compie, in quel posto, un'oscillazione semplice nel tempo di un minuto secondo solo se il filo ideale è lungo esattamente 992,86 mm.; e poiché nella formula fisica, che dà il tempo T di oscillazione interviene la " gravità g" mediante l'informazione dell'Astronomo è possibile conoscere la nostra gravità locale che è noto subisce delle piccolissime variazioni da un luogo all'altro.
- Lunghezza di 1°di meridiano.
Un grado di meridiano - è la 360.ma parte di una circonferenza - tracciato su una sfera ed è di circa 111,137 Km.

La terra però non è una sfera ma è un geoide per cui l'estensione dei gradi varia con la latitudine.

L'Astronomo lo calcolò alla nostra latitudine e trovò essere 110,97473 Km.

- Analogamente l'Astronomo trovò essere la misura di 1° del " perpendicolo " ossia dal parallelo che incrocia il meridiano in corrispondenza della nostra Meridiana, di 88,281 Km.
Il nostro parallelo ha una circonferenza di 31781,16 Km.; mentre l'equatore ha una circonferenza di 40.070, 368 Km.

Mi sono presa la briga di controllare questi calcoli e li ho trovati aderentissimi al vero a meno di quantità minime dovute all'aver trascurato alcuni decimali e ad affinamenti di misure verificatesi da quell'epoca ad oggi.
- Fissò la posizione longitudinale della nostra Meridiana riferendola alla distanza angolare del meridiano passante per la Isola di Ferro che è un isoletta delle Canarie, in 32° 51' 10".

Tale meridiano era quello al quale probabilmente nel 1843 si riferivano di preferenza gli Astronomi. Nè poteva il Peters riferirsi all'odierno importantissimo meridiano di Greenwich, come certamente avrebbe fatto ggi perchè questo fu adottato ufficialmente, come meridiano di riferimento per tutto il mondo, al Congresso di Washinghton nel 1884 e rispetto al quale la nostra Meridiana ha una longitudine di circa 15° 09' 47''.

- Diede anche la latitudine boreale, cioè a nord dell'Equatore, fissandola nel parallelo a 37° 36' 33",5.

- Precisò che è alta 159,70 mt. s.l.m.
Ma le informazioni non si fermano qui:

- Indicò la durata massima del giorno in Acireale in
14 ore, 46' 4" e la minima in 9 ore 33' 8".

Indicò anche la durata del crepuscolo civile in: 0 ore
39,3 minuti primi: il 21 giugno e O ore 37 minuti
primi il 21 dicembre.

A questo punto, è bene avvertire che esistono tre crepuscoli:
Il Civile:
quando il sole dopo il tramonto è sceso di 6 gradi setto l'orizzonte. Verso la sua fine c'e visibilità ancora sufficiente, inizia l'illuminazione pubblica, si accendono le luci dei veicoli e non c'è luce sufficiente per leggere all'aperto.
Il Nautico:
Il sole scende 12 gradi sotto l'orizzonte. Si cominciano a vedere le stelle di prima grandezza. Non si vede più l'orizzonte del mare.
L'Astronomico:
Il sole scende 18 gradi sotto l'orizzonte. Si vedono tutte le stelle. E' notte fonda!
Completò la Meridiana con un riquadro, in prossimità della Sagrestia, dove riportò in metallo i cinque principali campioni di misure che a quell'epoca erano in uso commercialmente negli scambi sia con i Paesi lontani che localmente.
Come prima misura figura il Metro francese che riproduce esattamente la lunghezza del metro campione costituito da un sbarra di platino-iridio conservata presso gli " Archives du Bureau International des Poids et Mesures " a Parigi con grandi riguardi nelle cantine del padiglione di Bretenil, tra Sevres e Saint Cloud. E' diviso in dieci unità. Ed è il nostro metro!
- Seguono " i piedi parigini " rappresentati da un segmento diviso in 3 sezioni di lunghezza complessiva di 97,7 cm.
- Abbiamo quindi " i Piedi inglesi ". Sono rappresentati da un segmento lungo 91,440 cm. corrispondenti esattamente ad una yarda. E' diviso in tre sezioni. Ogni sezione corrisponde alla lunghezza di un piede inglese:
1 ft= 0.3047997 mt.
- Si passa quindi alle misure " Nostrane ".
I " Palmi siciliani " e un segmento lungo 103,24 cm. diviso in 4 sezioni. Ciascuna sezione è lunga 0,258098 mt. corrispondente ad un " palmo " palermitano.
Pertanto il segmento è lungo complessivamente 4 palmi palermitani equivalenti a " mezza canna ".
- E per finire sono riportati i " Palmi napoletani " con un segmento lungo 105,46 cm. Il segmento è diviso in 4 sezioni. Ciascuna sezione corrisponde ad 1 " palmo di Napoli " che equivale a 0,263670 mt.
Come ultima indicazione è riferito che l'Opera fu eseguita dallo scultore Carlo Calì di Catania.

Dott. Ing. Mariano Cristaldi

   
     

 

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