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NOTE DI STORIA (dal libro 1200 anni di storia di Sant'Angelo sul Sile e Santa Maria del Sile)

Lapide muraria sulla porta laterale della parrocchiale (traduzione della iscrizione in latino):
Questa chiesa, fondata nell'anno 775 da Orlando, milite dell'imperatore Carlo Magno, e dedicata a S. Michele arcangelo, venne arricchita di indul genze dal papa Leone III. Poi, cadente per l'ingiuria dell'antichità final mente in questa età gli abitanti del borgo, con la raccolta di offerte, la decorarono, innalzandone la volta e il tetto, con le colonnine di sti le corinzio e dorìco, essendo parroci Domenico Betetti l'anno 1853, Antonio Cimitan l'anno 1860, Valentino Tasca l'anno 1888. I parrocchiani, gareggiando nella pietà degli antenati, vollero che que sta chiesa fosse allungata quasi di un terzo, fornita di nuova facciata prospiciente l'ampio piazzale, e tutta decorata di degno ornamento.

Nell'anno del Signore 1949-1950

[...]
La tradizione, raccolta dai nostri vecchi storici, ritiene che Orlando, paladino di Carlo Magno, in quella occupazione franca abbia combattuto con duemila cavalieri da una fortezza situata sulla sponda destra del Sile, per cacciare i nemici che in numero di circa trentamila infestavano Treviso e i suoi dintorni: era l'anno 774.
All'episodio i cronisti aggiunsero anche che Orlando, dopo di aver digiunato e pregato per tre giorni, abbia riportato splendida vittoria, per intercessione di S.Michele arcangelo da lui invocato; al quale poi, in ringraziamento, abbia fatto erigere una cappella, ultimata nell'anno 775, come si legge sopra una delle porte laterali della chiesa.
Comunque sia delle verità di questo fatto, resta sempre il ricordo delle imprese guerresche di Carlo Magno e della passione dei trevigiani per la poesia del ciclo carolingio.
E' invece più attendibile la tradizione che la cappella sia stata benedetta dal vescovo Fortunato nell'anno 778, quando, distrutto ormai il regno longobardo, Treviso accettò il dominio franco; e la cittadinanza con l'intera diocesi celebrò la Pasqua, che in quell'anno cadeva il 19 aprile.
Inoltre è storicamente provato che lo stesso Vescovo, nell'autunno dell'anno 799, accolse, con magnifica ospitalità di alcuni giorni, il papa Leone III, nel suo ritorno a Roma da Aquisgrana o Paderbon, dove si era rifugiato per essere soccorso da Carlo Magno.
In quella occasione il pontefice, con una sua visita a S.Angelo, avrebbe arricchita la cappella di una indulgenza plenaria: ... et ideo hic habetur plenaria indulgentia ad honorem Dei et sancti Angeli ...
Due memorie alle quali sono dedicate due vie: l'una, che conduce alla chiesa, a Leone III, con delicato e rispettoso senso tradizionalistico, e l'altra, con un comprensibile vanto, è detta Via Torre d'Orlando.

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