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Diocesi di Tortona

Unità Pastorale di Torrazza Coste: S. Antonino Martire - S. Carlo Borromeo - S. Maria Immacolata e S. Giuseppe

Parrocchia S. Antonino Martire - Torrazza Coste - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

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   RESTAURI DEL 2011

Cap. C01 - Architettura e restauri - Pag. C01.14

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2011 - © Copyright 2000 - 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


A 01 - Condizioni iniziali: Gennaio 2011 (Muro ovest)

Gennaio 2011: Necessità  di rifare il muro ovest esploso all'esterno per 20 cm ed in fase di ribaltamento.

Causa ipotizzata: cedimento dei materiali e/o compressione dall'interno.

Segnalazioni precedenti di rigonfiamento dei muri nel bagno e nell'antibagno della canonica con crolli di intonaco (anni 1999, 2002, 2005, 2008, 2011).

 

A 02 - Cronologia dei lavori ed analisi (Muro ovest e sagrato)

2011.10.27
Apertura muro. Scoperta di enorme quantitativo di macerie all'interno.
Il Direttore dei Lavori verifica lo stato di cedimento della platea soprastante (sagrato): si rileva un infossamento centrale di circa 10 cm rispetto alla linea degli spigoli (a sinistra e a destra).

Questo aspetto è documentabile anche dai frequenti ristagni d'acqua, di neve o di foglie nella regione centro-occidentale del sagrato.

Si osserva che le murature a contatto della platea sono fortemente imbibite d'umidità  ascendente (muro canonica settentrionale, muro della chiesa).

Il Direttore dei Lavori verifica lo stato del muro interno della canonica, confinante con la l'ambiente pieno di detriti (lato bagno ed antibagno): i muri portanti sono in fase di rigonfiamento per spinte orizzontali interne. Il processo di ribaltamento del muro divisorio in atto ha prodotto uno strapiombo verticale di circa 5 cm.

Sintesi: il CEDIMENTO della PLATEA ha compresso i detriti interni che esercitano forze orizzontali sui muri esterni ed interni della canonica.


   
2011.10.28 - 2011.11.02

Analisi della situazione.
La platea risulta composta da uno strato di calcestruzzo disomogeneo (verificato in opera durante la demolizione) spesso 20 cm e pesante ca. 17.000 kg, rispetto ad un'armatura molto debole (rete di ferro fi 4 mm arrugginita e risultata poi mancante in diversi punti).

L'armatura è insufficiente a contrastare le forze orizzontali di trazione che si manifestano nella superficie inferiore della platea, a seguito del peso del calcestruzzo (= forze di compressione verticali esercitate dalla massa del conglomerato cementizio) e degli eventuali sovraccarichi (vetture, trattori, persone, ecc.).

Ne consegue che la rete di ferro si è snervata allungandosi e rompendosi in più punti, consentendo il rilassamento verticale del calcestruzzo che si è appoggiato sulle macerie interne spingendole all'esterno contro i muri della canonica e del lato esterno.

La pressione verticale esercitata sui rottami ha prodotto meccanismi di ribaltamento della muratura confinante a partire dall'alto verso il basso, poiché i muri antichi sono di norma più spessi al piede (e quindi maggiormente resistenti) che alla sommità .

La situazione riscontrata presenta elevati livelli di danneggiamento del muro interno della canonica, con possibilità  di sgretolamento e/o rottura della muratura stessa.

Nell'ipotesi di mancanza di interventi significativi che eliminino le spinte orizzontali, si può configurare uno stato (immediato futuro) di distruzione del muro della canonica (con conseguente invasione dei detriti nei locali adiacenti e abbassamento immediato del loro livello all'interno del vano in cui sono dislocati) e crollo della platea soprastante.



 
   
2011.11.03

Si rende necessario un intervento urgente per eliminare i pericoli di crollo e di ulteriore danneggiamento dei muri interni della canonica, anche a salvaguardia e sicurezza dei fruitori del sagrato e della canonica .

Il Direttore dei Lavori:
1) Constata che è impossibile svuotare i detriti dalla breccia occidentale data l'estrema pericolosità  dell'intervento che potrebbe causare crolli di materiali improvvisi sugli operai e assestamenti gravi della platea soprastante.
2) Avvisa il Parroco della situazione e propone l'intervento di demolizione della platea del sagrato, con svuotamento dei detriti e rifacimento di un nuovo solaio, portante almeno 40 q/m2.
3) Avverte il Sindaco essendo il sagrato una struttura ad uso pubblico.
4) Propone al Parroco ed al Sindaco (che accettano) una riunione immediata il giorno dopo (03 novembre 2011 alle ore 10) con il Consiglio Parrocchiale per decidere i lavori da effettuarsi.


2011.11.04

Si susseguono ipotesi diverse di intervento, tutte poi scartate per impraticabilità  di realizzazione.

Infine, data l'URGENZA della situazione, il Direttore dei Lavori si consulta con il Parroco prospettando gli interventi necessari per porre in sicurezza il complesso delle opere a salvaguardia dei fruitori.

Il Parroco autorizza il Direttore dei Lavori a realizzare l'intervento proposto, cioè la demolizione e il rifacimento del sagrato, con eliminazione dei detriti e si inizia a ipotizzare un possibile recupero del vano sottostante a favore degli usi parrocchiali (deposito attrezzature, ecc.).

 

A 03 - Cronologia dei lavori ed analisi (Rifacimento del sagrato)

2011.11.07

Inizio demolizione platea.

2011.11.08

Il Direttore dei Lavori constata che la platea è composta da un pesante strato di calcestruzzo (20 cm) con armatura (fi 4) irrisoria e debolissima presente solo a tratti.

   
2011.11.09

La platea (così come il muro di tamponamento danneggiato ed appena demolito) si presenta fondata su uno strato di sabbia e rottami, e non su un supporto resistente (come sarebbe usuale) e su mura laterali molto precarie e mai consolidate.

   
2011.11.10

Affiorano le costruzioni recenti (plinto 2002) a confronto con la platea: i ferri sono di dimensioni notevolmente maggiori rispetto a quelli della platea. (foto 07)
   
2011.11.11

Prosegue la demolizione della platea. Affiora un vecchio trave in legno marcio.

   
2011.11.14

Platea demolita. Svuotamento detriti
   
2011.11.15

Vano sottostante sgomberato.

Il Direttore dei Lavori:

1) Osserva le notevoli tracce di umidità  (foto 10) presenti nei muri sottostanti

2) Valuta l'idea di recuperare il locale ritrovato a favore della chiesa.

Dopo consultazione con il Parroco - che approva - imposta la trasformazione del vano per possibili utilizzi futuri quale deposito oggetti diversi, inizialmente previsto con apertura all'esterno di cm 240.
   
2011.11.16

Si inizia la costruzione delle spallette laterali in pietra (spessore cm 90).

   
2011.11.17

Spallette in costruzione
   
2011.11.18

Spallette completate. Inizio predisposizione solaio
   
2011.11.21

Prosecuzione predisposizione solaio e completamento posa pignatte
   
2011.11.22

Gettata solaio. Capacità  portante q 40/mq
   

2011.11.24

Posa in opera guaina bituminosa con rete soprastante fi 10

   

2011.11.25

Gettata di calcestruzzo sopra guaina bituminosa e rete elettrosaldata fi 10

   
2011.11.26

Solaio ultimato

B - ZONA EX FORNO

B 01 - Condizioni iniziali: Gennaio 2011 (Demolizione ex forno, pulizia, fogna)

Gennaio 2011: Interventi necessari:

1) demolire il forno perché pericoloso.
2) pulire l'area circostante invasa da rovi e sterpi, con eventuale abbattimento di piante malate o morte.
3) valutare lo spostamento degli scarichi fognari perché troppo vicini al confine di proprietà .

 

B 02 - Cronologia dei lavori ed analisi (Demolizione ex forno, pulizia, fogna)

2011.10.28

Demolizione ruderi del forno, pulizia dell'area circostante e abbattimento dei lauri morti o malati













 
   
2011.11.25

L'area dell'ex forno è pulita e sistemata. Le piante sono razionalizzate.

2011.12.14

L'area dell'ex forno presenta ora lo scarico della fogna assestato e posto distante 6 metri dal confine di Proprietà 


 


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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni.


 

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