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Diocesi di Tortona

Unità Pastorale di Torrazza Coste: S. Antonino Martire - S. Carlo Borromeo - S. Maria Immacolata e S. Giuseppe

Parrocchia S. Antonino Martire - Torrazza Coste - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

Sommario - Parrocchia S. Antonino Martire in Torrazza Coste - Mappa del sito - Home

   RESTAURI DEL 2002

Cap. C01 - Architettura e restauri - Pag. C01.09

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2002 - © Copyright 2000 - 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


 

Inizio Lavori : 25-26 luglio 2002 - Termine Lavori : 3 agosto 2002 - Inaugurazione : 4 agosto 2002

Ditta Esecutrice: Impresa Edile ALESSANDRO CURTI - Sannazzaro de’ Burgondi
Operatori: Alessandro Bevilacqua, Alessandro e Gilberto Capelletti
Progettazione e Direzione Lavori: Ing. Arch. Michele Cuzzoni
 
DESCRIZIONE LAVORI EFFETTUATI
(Fare riferimento alle fotografie)
 
I lavori di restauro si sono iniziati il 25 luglio e sono stati completati il 3 agosto 2002. Fasi di lavorazione:

Giovedì 25: Scrostamento del muro di controfacciata (rosone) fino all’arco superiore. Si constata lo stato di fatiscenza muraria per i notevoli vuoti tra i sassi e i mattoni.

Venerdì 26: Rifacimento del muro di controfacciata fino all’arco superiore, applicando i medesimi materiali originari con l’aggiunta (nei vuoti) di mattoni coevi recuperati dall’edificio dei rustici della Canonica. Applicazione di rete d’acciaio elettrosaldata, sigillatura delle lesioni e delle fessure con malta di cemento e resina espansiva. Posizionamento di nuovo intonaco civile bianco.

Mercoledì 31: Scrostamento della lesione principale della volta. Si constata che la fessura non è passante, mentre uno degli spicchi risulta già riparato e ribassato di 3 cm. Tutta la lesione è risarcita con malta di cemento e resina espansiva. Segue intonacatura. Il Decoratore contattato, Mauro Tarantola di Bressana, assicura il rifacimento delle pitture danneggiate dai lavori entro la prima quindicina di settembre e la pulizia delle parti in buono stato.

Giovedì 1: Perforazione del pavimento del sagrato. Si constata il buono stato delle strutture di fondazione della chiesa, (profonde fino a 4 metri, sporgenti di 30 cm). Realizzazione armatura e getto del plinto di sostegno della Croce.

Venerdì 2: Alloggiamento e tinteggiatura della Croce . Intervento di pulizia al muro interno della Canonica.

Sabato 3: Ultimazione dei lavori di finitura e tinteggiatura della Croce.

   
   
   
   
   
   
   
   

1° Lotto: Facciata e Volta (Inizio)


Abbiamo iniziato e completato la prima parte dei lavori del primo lotto, il cui costo (IVA COMPRESA) è pari a: € 6.000,00. Regolarmente saldato.

La Croce, completamente in acciaio è alta 6 metri e pesa 850 kg.

La struttura, approvata dalla Sovrintendenza di Milano - si è resa necessaria per bilanciare la spinta sul muro operata dalla volta interna.
Infatti è impossibile applicare i tiranti all’altezza effettiva del punto di spinta a meno di attraversare la nicchia  della Madonna Addolorata.
Il fusto verticale contiene il muro.

I tiranti superiori (lunghi 11 metri, Ø 40 mm), sono applicati al retrostante muro angolare (spessore 130 cm) con piastra d’acciaio (1 mq spessa 3 cm, peso 1 quintale).

1° Lotto: Facciata e Volta (Completamento)

Nel mese di settembre si sono completati i lavori della facciata (1° Lotto). La spesa complessiva (IVA COMPRESA) è pari a: € 7.961,56. Regolarmente saldato nell'anno. Idem il Restauratore degli Affreschi, a cui sono stati pagati € 3.749,00 (IVA COMPRESA).

Qui appresso, in ordine cronologico, le varie tappe di lavori. Per la documentazione fotografica vedere sotto.

Inizio Lavori : 20 settembre 2002 - Termine Lavori : 27 settembre 2002 - Inaugurazione : 29 settembre - 6 ottobre 2002

Ditta Esecutrice: Impresa Edile ALESSANDRO CURTI - Sannazzaro de’ Burgondi
Operatori: Alessandro Bevilacqua, Alessandro e Gilberto Capelletti
RESTAURATORE: M° MAURO TARANTOLA di BRESSANA
Progettazione e Direzione Lavori: Ing. Arch. Michele Cuzzoni


20 settembre 2002
Si scrosta la facciata per poter rifare l’intonaco danneggiato da notevoli quadri fessurativi come inizialmente previsto dal Progetto di restauro.
Al termine dello scrostamento si constata il pregevole valore architettonico della facciata realizzata prevalentemente in conci di arenaria e ciottoli di buone dimensioni.
Si scoprono una finestrella murata presso la posizione dell’attuale Battistero (qui posto verso il 1500); un portale murato e due conci di un arco in pietra che presumono l’esistenza storica di una seconda porta più piccola.
Il Direttore dei Lavori (previo contatto telefonico col Responsabile della Sovrintendenza) decide di far sabbiare e stuccare i giunti delle pietre per mantenere a vista la facciata.
Decide altresì di mantenere uno strato di intonaco (da realizzarsi nuovo ove necessario) lungo il cornicione superiore della copertura e nelle spallette delle aperture per una larghezza di 25 cm.
Al di sotto della Croce sarà mantenuto lo strato d’intonaco realizzato nel mese di agosto per preservare l’opera di consolidamento della facciata.

21 settembre 2002
Si inizia la sabbiatura della facciata eseguita a sabbia secca speciale ad una pressione di 1,8 atmosfere.

23 settembre 2002
Completato il processo di sabbiatura, si procede ad un minuzioso rilievo fotografico, (figg. 6-19). Come si nota dalle immagini, le spallette del portale sono particolarmente danneggiate, così come anche l’arco del rosone.
Il Direttore dei Lavori quindi ritiene di far applicare malta di cemento e calce con introduzione di rete d’acciaio a maglie 2 x 2 cm per tutto l’arco e dette spallette in modo da consolidare i laterizi sconnessi.
Infine su tale malta sarà realizzato l’intonaco civile bianco.

24, 25 e 26 settembre 2002
Al termine della sistemazione dell’arco e relative spallette, il Direttore dei Lavori fa procedere alla stuccatura di tutti i giunti tra i conci e i laterizi mediante malta così composta: cemento bianco, calce e sabbia rosata del Po.
Ogni giunto è lavorato manualmente con questa malta applicata mediante piccola cazzuola triangolare facendo attenzione a comprimere bene il materiale entro i vuoti.
Al termine della fase di stuccatura la facciata viene passata con spazzola abrasiva forte per pareggiare la stesura ed infine con spazzola abrasiva fine (tipo spazzola del bucato in pelo rigido) per pulire le eventuali sbavature di calce sui conci e sui laterizi.
L’effetto finale è identico alla calce originaria (come testimoniano anche le analisi dei materiali eseguite dal petrologo archeometrista dott. Andrea Nava, collaboratore del Direttore dei Lavori).
Contemporaneamente il Direttore dei Lavori fa sostituire i capichiave dei tranti realizzati negli anni ’70 del XX secolo (a forma di sbarra cava inclinata, montati erroneamente), con piastre d’acciaio 25 x 60, di maggiore efficacia.
Infatti le piastre distribuiscono la pressione di applicazione, invece delle sbarre  che – di fatto – tagliano il muro essendo montate di coltello.

27 settembre 2002
Il Direttore dei Lavori fa applicare un triplo strato di vernice antiruggine ed un successivo triplo strato di vernice protettiva per acciai posti all’esterno (color antracite) a tutte le piastre, alla chiave originaria (del 1500), all’inferriata del rosone.
Fa anche sostituire il vetro del rosone con altro della stessa qualità ma spessore maggiore (3 mm).
Fa applicare anche due strati di vernice al quarzo per esterni sulle parti intonacate, in tinta grigio ghiaccio pallido (in realtà e molto simile al bianco).
Il portale attuale viene pulito e lucidato dallo stesso Direttore dei Lavori mediante applicazione (con pennello) di mistura di: olio rosso, olio di restauro di noce, olio paglierino. L’intero composto, al termine del processo di assorbimento, è ripassato con un panno di lana.

   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   
   

Contemporaneamente alla sistemazione della facciata, il M°. Restauratore sig. Mauro Tarantola di Bressana si reca in Parrocchia Martedì 17 settembre per visionare e iniziare i lavori di pulizia e sistemazione della parte interna.
Il lavoro è tutt’ora in corso, ma si riportano qui di seguito gli avanzamenti del medesimo, che testimoniamo la grande capacità del M° nel far risplendere i decori (danneggiati dal nerofumo delle candele) e ricucire le parti mancanti.

17 settembre – 09 ottobre 2002
Il M° decoratore inizia a pulire le parti decorate con gomma pane, riscoprendo al di sotto del nerofumo i colori originari della chiesa.
Questo intervento è necessario per ricostruire la tinta originaria nelle parti mancanti. Infatti se la ricucitura avvenisse immediatamente, essa sarebbe falsata dalla presenza di tinte più scure dell’originale, a causa della velatura delle medesime operata dal nerofumo delle candele e del riscaldamento a gasolio. Tutta l’operazione è portata a termine con l’ausilio di gomma pane montata su apposito supporto di più comoda maneggevolezza.
I decori quindi sono ripristinati dipingendo con colori naturali uguali direttamente su strati di calce naturale stesa a pennello.
Le forme geometriche sono riprodotte (come le originali) servendosi di stampi di cartone, mentre i motivi floreali sono realizzati a mano direttamente.

   
   
   
   

2° Lotto: Il Campanile

Nel mese di ottobre si sono completati i lavori al campanile (2° Lotto). La spesa complessiva è di € 10.300,00 (IVA COMPRESA), regolarmente saldata entro l'anno.
Qui appresso, in ordine cronologico, le varie tappe di lavori. Per la documentazione fotografica vedere sotto.

Inizio Lavori : 02 ottobre 2002 - Termine Lavori : 08 ottobre 2002 - Inaugurazione : 13 ottobre 2002

Ditta Esecutrice: Impresa Edile ALESSANDRO CURTI - Sannazzaro de’ Burgondi
Operatori: Alessandro Bevilacqua, Alessandro e Gilberto Capelletti
BILLOTTA AUTOGRU s.r.l.
 IMPRESA IDRAULICA: ABBAGNALE & C s.n.c. di Sale
Progettazione e Direzione Lavori: Ing. Arch. Michele Cuzzoni


02 ottobre 2002
Sono iniziati i lavori di sistemazione alla guglia del campanile.
Con l’aiuto di un’autogru a cestello, si è raggiunta la cupola, constatando l’estrema precarietà della struttura, sgretolata in più punti e danneggiata dalle continue infiltrazioni. Inoltre, la parte orientale di essa lasciava intravedere la trave “tirante” sommitale, in rovere, in precario stato di conservazione.
Constatato che una nuova copertura ad intonaco (prima delle lastre metalliche superiori) sarebbe stata inutile nonché pesante per la guglia, l’ing. Cuzzoni, di concerto con il sig. Curti e il titolare della ditta di lattoneria, ha deciso di optare per una sutura delle fessure e dei punti danneggiati solo con malta di cemento, per poi ricoprire il tutto con lastre di piombo.
Scendendo dal campanile, si è constatato anche lo stato di precarietà di alcune murature della cella campanaria sgretolate.


03, 04, 07 e 08 ottobre 2002
I lattonieri hanno iniziato a rivestire la guglia del campanile con lastre di piombo da 1,5 mm di spessore in fogli da 50 x 100 cm. Il rivestimento a lastre consente alla guglia di sopportare adeguatamente gli sbalzi termici senza gonfiare o rompersi. Ogni lastra è stata tagliata in modo da avere apposite linguette per l’operazione di rivettamento con la lastra successiva. Ogni lastra è stata quindi saldata alla sua adiacente.
L’utilizzo del solo piombo è giustificato dal fatto che la forma della guglia è troppo irregolare per essere rivestita in piena aderenza dalla lastra di rame, poco duttile e piuttosto rigida. Solo attorno ai cornicioni è stato applicato un bordo in rame. Nelle figure seguenti, le fasi di montaggio.
Contemporaneamente la cella campanaria è stata consolidata dall’interno, otturando le fessure con malta di cemento espansiva e rete d’acciaio a maglie 2 x 2 cm ove necessario.

   
   
   
   
   
   
   

2° Lotto: Illuminazione notturna

Nel mese di dicembre 2002 si è inaugurata l'illuminazione notturna della facciata e del campanile.

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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni.


 

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