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Diocesi di Tortona

Unità Pastorale di Torrazza Coste: S. Antonino Martire - S. Carlo Borromeo - S. Maria Immacolata e S. Giuseppe

Parrocchia S. Antonino Martire - Torrazza Coste - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

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   GLI ARREDI SACRI: 1590 - XXI sec.

Cap. B01 - Storia della Parrocchia di S. Antonino - Pag. B01.20

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2001 - © Copyright 2000 - 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


La documentazione riguardante la "Storia della Parrocchia di S. Antonino Martire" è tratta dalla ricerca storica realizzata tra il 1998 e il 2000 da Michele Cuzzoni quale parte integrante della Relazione della propria Tesi di Laurea "Recupero del Complesso Parrocchiale di S. Antonino Martire in Comune di Torrazza Coste".

 

Gli Arredi Sacri (Statue, Crocifissi e oggetti diversi affini)







Importanti sono gli arredi sacri costituiti da statue, crocifissi e oggetti vari, che costituiscono il complemento liturgico minimo di funzionamento di una chiesa: spesso attraverso i secoli si intravvede un adeguamento della devozione, per stare "al passo" coi Santi di un determinato periodo storico.
Basti pensare ai nostri giorni, alla devozione per Padre Pio o Giovanni XXIII: non c'è Chiesa ove anche in un minuscolo spazio non sia comparsa un'icona o un quadro che li raffigura, anche se a Sant'Antonino il discorso è un poco diverso, data l'eccessiva esiguità  dello spazio a disposizione.

1590
La preoccupazione principale è il reperimento di un catafalco e relativo palio nero per le Cerimonie funebri.


1595
Le esigenze aumentano: occorre un lampadario di ottone; un piede tornito per la Croce; un triangolo per le funzioni del Venerdì Santo; un altro palio nero per i defunti e relativo accomodamento del catafalco e un inginocchiatoio.


1599
Le prescrizioni degli anni precedenti non sono ancora state eseguite.


1667
Occorre la Bolla in Coena Domini da affiggere al confessionale, che va tolto dalla balaustra, messo altrove in modo più comodo e di minor soggezione, oppure farne uno nuovo, utilizzando il vecchio solo in caso di necessità .


1685
Ammonizione del Vescovo a rimuovere subito il confessionale dalla balustra dell'Altare della B.V. Maria.


1700
E' confermata la presenza di tre statue: B.V. del Carmine; B.V. Addolorata; S. Antonio da Padova.


1709
Il Confessionale è finalmente a posto, mancando solo la Bolla dei Casi Riformati e quella in Coena Domini.


1735
Compare un Cristo Morto in apposita nicchia sotto la statua della B. V. Maria Addolorata. Vi sono poi due Crocifissi, uno al pulpito, l'altro per le processioni delle donne con propri veli neri, rossi e bianchi con fiori.


1795
C'è un solo confessionale in buono stato; ben sistemato, con le grate, la tela di seta e la tabella dei casi; di fronte c'è l'altare della B. Vergine con Crocifisso.
Non ci sono banchi rivolti agli altari minori; quelli esistenti sono disposti nella navata, e sono separati per i due sessi. Un banco appartiene al sig. Zonca e l'altro è messo a disposizione dal Priore Lodi F.M.
Ci sono 3 reliquie conservate in due nicchie: S. Antonino (ufficio con ottava perchè titolare), S. Francesca Romana e S. Croce. Sono riconosciute dal Vescovo Carnevale di Casale con autentica.


1812
Stranamente, il parroco scrive al Vescovo una supplica per riconoscere la validità  delle Reliquie di S. Antonino e per spostare la festa del Santo dal 4 luglio all'ultima Domenica di Settembre.


1816
Le nicchie dei Santi hanno tutte una vetrata, in particolare, quella della Madonna Addolorata aveva un caratteristica particolare: era ricoperta da diversi ex - voto costituiti da: "un reliquiario colla reliquia di Sant'Armando Martire e due Agnus Dei, ricevuto a titolo d'oblazione approvata dall'economo, ed amministratore, non che da tutti i suddetti Priori...".
Di questi ultimi purtroppo non rimane alcuna traccia.


1825
Si annota che la reliquia di S. Antonino è approvata e autenticata con decreto del 23 settembre 1812; quella di Santa Croce è autenticata con decreto del Vescovo Peyretti il 28 luglio 1789; quella di S. Francesca Romana, che si espone per devozione del popolo, possiede le autentiche ma sono andate smarrite nel tempo.
Frattanto compare un altro banco particolare: di Angelo Pastore e l'altro del Priore Lodi è disputato da Angelo Bossetti e dal Parroco.


1847
Si realizza una nuova Via Crucis, la cui parte lignea è composta dal falegname Pastore.

Il 26 giugno giunge l'autorizzazione a benedirla, fatto avvenuto il 29 giugno per le mani di Padre Giuliano; le rispettive cornici saranno nuovamente sostituite nel 1937.


1858
Occorre rifare il catafalco


1859
Si rifanno le panche per gli uomini.


1868
Il fabbro Zelaschi fornisce due zanche per appendere il Crocifisso bello delle processioni al muro di contro facciata.


1883
La teca della Reliquia di S. Francesca Romana è ben custodita in Curia, e bisogna provvedere quanto prima all'acquisto di due quadri del S. Cuore di Gesù e S. Cuore di Maria.


1884
Acquisto dei quadri suddetti insieme ad un nuovo catafalco e ad un inginocchiatoio.


1887
Pittura dei vestiti della Madonna dei 7 dolori.


1896
La statua della B. V. Maria del Rosario è interdetta perchè si è deformata a causa della vetustà  (sostituzione non eseguita fino al 1907); intanto dalla ditta Bruggi di Milano si acquistano 4 lampade argentate e un tronetto per l'altare maggiore con una nuvoletta dorata e croce sulla sommità .


1901
Si realizzano confessionali provvisori per la Visita Pastorale.


1911
Si acquista a Torino un nuovo Crocifisso che le donne portano in processione.


1928
Si incornicia il quadro di Sant'Antonino (scomparso nel 1980; sostituito solo nel 2000 con una riproduzione computerizzata su supporto cartaceo - telato, solennemente inaugurata il 24 Settembre 2000 nel giorno della Festa Patronale; a sua volta sostituito da un nuovo quadretto dipinto dalla Prof.ssa Evelina Fabiani di Torrazza Coste nel 2004).


1929
Inventario: gli arredi sacri sono ben conservati e custoditi.


1954
Si munisce la statua della Madonna Immacolata di un diadema luminoso di 12 lampadine in occasione della Visitazione della Madonna Pellegrina alle varie frazioni della Parrocchia.


1957
Si riverniciano a nuovo i banchi.


1969
Si acquistano 12 panche di legno in faggio evaporato di Slavonia, tinta noce opaco, da cm 195 con ripiano poggia libri; gli inginocchiatoi iniziali (due), chiusi a metà , dello stesso tipo.
Si procurano le sedie in tinta noce per una quota cadauna di £ 1600.

 


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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni.
A.A. 1999 - 2000. Tesi di Laurea "Recupero del Complesso Parrocchiale di S. Antonino Martire in Comune di Torrazza Coste - Relatore Prof. A. Bugatti - Correlatore esterno Arciprete Don Giuliano Sturla, parroco della Chiesa Parrocchiale di S. Antonino Martire a Torrazza Coste


 

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