Le fonti storiche di una parrocchia di campagna

Si può ora considerare l'evoluzione del Complesso Parrocchiale attraverso i secoli, leggendo le diverse fonti recuperate nell'Archivio di Sant'Antonino, nelle Parrocchie limitrofe e in Curia a Tortona: Documenti più antichi, Visite Pastorali e Inventari.

Nelle pagine seguenti, suddivisi per tematiche, si analizza lo stato iniziale (dal 1576) e i successivi interventi di trasformazione e abbellimento dei fabbricati e delle suppellettili sacre.

Lo stato della Parrocchia nel 1576

Dopo il Concilio di Trento (1543 - 1565) la S. Sede invia alcuni prelati, noti come Visitatori apostolici, a controllare che le Parrocchie delle Diocesi periferiche recepissero gli Ordini del Concilio.

Tra il 1573 ed il 1578, nella Diocesi di Tortona, mons. Ragazzoni intraprende una minuziosa Visita circa lo stato delle 332 Parrocchie.

Nel 1576 è a Sant'Antonino e l'esame della Chiesa è sconfortante: gravemente fatiscente e urgentemente bisognosa di radicali restauri nel tetto, nel pavimento, nelle mura e nel campanile, ove l'unica campana è pure rotta e da rifondersi.

Non meno grave la situazione interna ove il Fonte Battesimale è da porsi in un altare senza Santo Titolare, a sinistra dell'entrata della chiesa; inoltre il Confessionale non è a norma (liturgica), manca la pietra sacra da mettersi sugli altari, le sacre suppellettili, candelieri e paramenti...

Occorre poi istituire la Compagnia del SS. Sacramento (viva ancora oggi), e chiudere con un cancello il Cimitero.