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Diocesi di Tortona

Unità Pastorale di Torrazza Coste: S. Antonino Martire - S. Carlo Borromeo - S. Maria Immacolata e S. Giuseppe

Parrocchia S. Antonino Martire - Torrazza Coste - Ente Morale Religioso senza fini di lucro

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   IL SANTO PATRONO

Cap. B01 - Storia della Parrocchia di S. Antonino - Pag. B01.07

Gli argomenti trattati sono stati inseriti da Ing. Arch. Michele Cuzzoni nel 2001 - © Copyright 2000 - 2024 - e sono desunti dalla documentazione indicata in Bibliografia a fondo pagina


La documentazione riguardante la "Storia della Parrocchia di S. Antonino Martire" è tratta dalla ricerca storica realizzata tra il 1998 e il 2000 da Michele Cuzzoni quale parte integrante della Relazione della propria Tesi di Laurea "Recupero del Complesso Parrocchiale di S. Antonino Martire in Comune di Torrazza Coste".

 

Iconografia del Santo

L'affresco che si trova sulla facciata della Chiesa Parrocchiale (rifacimento del 1990 fino al 2005) ci presenta il Santo come un soldato (si veda fig.1)

Fig. 1: Facciata della Chiesa Parrocchiale, Affresco di S. Antonino, 1999

 

La vita del Santo

 

Antonino, nacque tra il 270 e il 275, in Egitto, presso Tebe e crebbe formandosi nella religione cristiana.

Nel 292, si arruolò come soldato romano - insieme a Sant'Espedito e San Fedele, agli ordini di San Maurizio - nella Legione Tebea (formata interamente da cristiani) costituita dall'Imperatore Diocleziano, nell'intento di controllare meglio l'Egitto.

L'insegna della Legione era uno scudo metà  rosso e metà  giallo contornato da un cerchio rosso (o - come appare in certi dipinti - da un rettangolo), simbolo dell'impero governato allora da due Cesari. Questo particolare è visibile (in fig. 1) nello stendardo che il Santo tiene in mano.

La Legione si dimostrò fiera, valorosa e fedele in ogni circostanza all'imperatore Diocleziano. Così nel 303, fu da questi inviata a sostegno del Cesare Massimiano, per combattere contro i popoli germanici. Tuttavia, principale compito di costui era quello di stanare e sterminare tutte le popolazioni cristiane della zona.

I soldati, che si trovavano ad Agauno, nelle vicinanze del fiume Rodano nel Vallese (circa 60 miglia da Ginevra), nell'attuale Francia, all'epoca parte dell'Italia, rifiutarono di obbedire agli ordini e subirono la decimazione ripetuta. Ordinato quindi a Maurizio, Antonino e ai superstiti i sacrifici del caso per propiziarsi gli dei, Massimiano ne ebbe in risposta un ulteriore rifiuto.

Secondo gli Atti della Passione dei SS. Maurizio e Compagni, l'Imperatore inviò contro di essi tutto l'esercito, che li trucidò barbaramente (secondo le cronache del tempo, il 22 settembre 302).

Alcuni soldati, tra cui Sant'Antonino, Sant'Espedito e San Fedele, sfuggirono miracolosamente all'eccidio della loro Legione, subendo il martirio in altri luoghi. Sant'Antonino, di corporatura alta e robusta, dopo fatiche e sofferenze, giunse presso Piacenza alla fine del 302 o all'inizio del 303.

Fu martirizzato per decapitazione il 4 luglio 303, presso il villaggio di Travo, a 26 chilometri da Piacenza, sulle rive del Trebbia, ad un'età  compresa tra i 28 e i 33 anni, (età  ricavata dalla riesumazione del cadavere eseguita nel 1878).

Per evitarne la successiva distruzione, il corpo, insieme ad un'ampolla contenente il suo sangue (che si liquefa periodicamente anche ai nostri giorni), fu sottratto ai pagani qualche giorno dopo la morte e fu nascosto a Piacenza in una cisterna asciutta, oggi all'interno della piccola Chiesa di S. Maria in Cortina e denominata "pozzo".

Successivamente, San Savino II, vescovo di Piacenza, il 13 novembre di un anno imprecisato tra il 375 e il 396, rinvenne il corpo del Martire, che fu trasportato nella Chiesa di S. Vittore in Piacenza, (la cui costruzione originaria era fuori delle mura) e S.Antonino fu eletto Patrono della Città .

Durante l'episcopato di Sigfrido (997-1031), la Chiesa di Sant'Antonino in Piacenza venne restaurata e quasi completamente rifatta. (cfr. fig. 2)

In quei lavori (e nei successivi) Sant'Antonino protesse in modo speciale i restauratori, talché in diversi incidenti avvenuti, nessun operaio restò ferito.

Può dirsi così che Sant'Antonino sia Patrono degli operai restauratori ad ogni livello.

Le Feste di S. Antonino, riportate dalle pergamene della Basilica piacentina, ricorrono il 4 luglio, celebrazione del Martirio, e il 13 novembre, scoperta del corpo rivelato al vescovo Savino.

Nella Parrocchia di Sant'Antonino Martire di Torrazza Coste, tuttavia, per antica tradizione, la festa è celebrata in modo solenne la quarta domenica di settembre.

Fig. 2: Basilica dei Santi Antonino e Vittore a Piacenza

A partire dai secoli VIII e IX la devozione di Sant'Antonino si sparse nelle vicine Diocesi di Milano, Tortona, Genova, fino a Rouen in Francia.

Nell'attuale provincia di Pavia, si trovano la Pieve di S. Antonino di Montalto Pavese e la Parrocchia di S. Antonino di Nebrono (Nebbiolo).

Tali Parrocchie pavesi sono le uniche nella Diocesi di Tortona (in Oltrepo) ad essere intitolate a questo Santo.

Esse appartenevano alla Diocesi e al Territorio di Piacenza, come si deduce considerando alcuni documenti della Curia Vescovile di Tortona, e quelli delle guerre tra Piacenza e Pavia per i possedimenti dell'Oltrepo (da Stradella fino a Voghera).

 

La devozione dei Santi Martiri Tebani nel Comune di Torrazza Coste

 

La devozione a soldati romani martiri, era molto diffusa nelle contrade di Sant'Antonino:

nella frazione Colombara, esisteva fino al 1610 un Oratorio dedicato a San Fedele;
nel villaggio di Pontasso, il Santuario della Natività  di Maria, risalente al X - XI sec., dipendente dalla Parrocchia fino al 1625, conserva una statua di Sant'Espedito, Martire della Legione Tebea;
nell'abitato di Barisonzo (sopra Pragate) esiste l'Oratorio di S. Vittore, dipendente dalla Parrocchia di S. Antonino fino al 1951.

 

La festa di Sant'Antonino (Nel 2000 e nel 2006)

 

Domenica 24 settembre 2000 la Famiglia Parrocchiale al gran completo insieme ai Confratelli della Compagnia del SS. Sacramento e alla Corale Parrocchiale di Sant'Antonino ha festeggiato solennemente il suo Santo Patrono inaugurando la nuova immagine dedicata a S. Antonino.
Qui di seguito, in fig. 3, si propone la nuova icona del Santo (realizzata come quadro a stampa).

 

Fig. 3: La nuova icona del Santo nel 2000

Nel corso dei Restauri del 2005-2006, si è realizzato il nuovo affresco sulla facciata della chiesa (vedi fig. 4) riproducente l'antico affresco di cui conservavano memoria le persone più anziane della parrocchia, sullo schema del nuovo quadro (fig. 5) - collocato all'interno della parrocchiale - realizzato nel 2004 dalla Prof.ssa Evelina Fabiani di Torrazza Coste, riproducente il Santo a cavallo.

Fig. 4: Il nuovo affresco del 2006 realizzato dai Maestri Decoratori: Dott. Vittorio Camoni e Dott.ssa Simona Del Giudice di Binasco (MI)

 

Fig. 5: Il nuovo quadro del 2004 realizzato dalla Prof.ssa Evelina Fabiani di Torrazza Coste (PV)

 


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Bibliografia

Testo di Ing. Arch. Michele Cuzzoni.
A.A. 1999 - 2000. Tesi di Laurea "Recupero del Complesso Parrocchiale di S. Antonino Martire in Comune di Torrazza Coste - Relatore Prof. A. Bugatti - Correlatore esterno Arciprete Don Giuliano Sturla, parroco della Chiesa Parrocchiale di S. Antonino Martire a Torrazza Coste


 

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