In ricordo di Don Lino Boselli |
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Una cosa ho chiesto al Signore, questo solo io desidero: abitare nella casa del Signore per lunghissimi anni. |
5
gennaio 1936 – 25 dicembre 2001
Nato
a Ceresara (MN)
ordinato
sacerdote il 19 giugno 1960
parroco
della parrocchia “Immacolata Concezione” di Suzzara
dal
1 marzo 1971 al 25 dicembre 2001
Riposa
nel cimitero di
S.Martino Gusnago (Ceresara)
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PARROCCHIA DELL’IMMACOLATA SUZZARA
NATALE 2001 DA QUEL 1°
OTTOBRE 1970
Ormai lo sanno tutti . O per lo meno lo sanno quelli che mi conoscono :
ho dato le
dimissioni come parroco di Suzzara , chiedendo di poter rimanere a Suzzara come
collaboratore del mio successore.
Da quel 1° ottobre 1970, sono passati piu’ di trent’anni e vi
posso assicurare che
ho pensato moltissime volte a questo momento; quando pero’ il 2 dicembre ho
comunicato ufficialmente la mia dimissione,
m’è parso fosse la prima volta che
dentro di me si affacciava tale pensiero.Mi è parsa una grande novità come se
mi fosse capitata addosso all’improvviso.
E vi confesso che la memoria è andata indietro indietro negli anni,
fino a quella
domenica di maggio piena di sole, festa di Pentecoste, quando dissi: “Da
oggi sono il vostro parroco a tutti gli effetti “ (infatti ero a Suzzara già
da qualche mese.)
In tutti questi anni ho spesso ripensato a quanto dissi in quel
giorno, pur non
avendo scritto nulla. Ho ripensato spesso a quelle parole, e pur riconoscendo i
tanti difetti nella mia attività pastorale, posso assicurarvi che a quelle
tre cose
scelte come linee di comportamento, ho cercato di essere fedele ( e mi pare di
esserci riuscito). Certamente la più importante e imparziale verifica la farà
nostro
Signore, dal quale spero di ottenere almeno la sufficienza, non per i miei meriti,
ma in forza della sua misericordia.
Dissi più o meno cosi’: 1.=
NON SARO’ IL VOSTRO PASTORE. CERCHERO’ DI ESSERE VOSTRO AMICO.
Il pastore suppone che gli altri siano pecore, che siano gregge, e non
sempre il gregge brilla
di grande personalità. Gesù può essere ed è pastore vero. Per quanto
mi riguarda, ho preferito presentarmi come un compagno di viaggio, come un amico
che partecipa in spirito di servizio al grande viaggio della vita, cercando di
affermare in pienezza il Regno di Dio. Era una mia convinzione profonda, non un
semplice ...” mi piacerebbe...” Cosi profonda che anche oggi , lasciando
il timone
della parrocchia in mani più giovani e valide, sento di poter continuare ad
essere l’amico di tanti anni, senza perdere nulla. 2.=
IL CRISTIANESIMO E’ UNA PROPOSTA. Vi proporrò il Cristianesimo non come una
coercizione, un obbligo soffocante , ma
come scelta libera e gioiosa . La coercizione, l’obbligatorietà,
l’imposizione, possono
andar bene per fare dei soldati, ma non dei santi. Cercherò di proporre lo
stile di vita cristiano, senza la presunzione di trascinare tutti quanti su quella
che consideriamo “ la via del bene “. Sperando di fare la proposta
cristiana in
modo decente, ognuno poi rimane libero di prendere o lasciare. Se Dio lascia all’uomo
questa libertà, posso io essere più
severo di Dio ? 3. = IL MIO RAPPORTO CON IL
DANARO. Non da oggi , ma da sempre è
la maledizione nella vita dell’uomo e dell’umanità. Da semplice mezzo di
scambio, è
diventato padrone gelido della vita degli uomini . So che qualcuno sta
cercando di
farmi i conti in tasca .Lo accontento . Gli enti che fanno riferimento alla
parrocchia sono:
la chiesa parrocchiale , la mia
persona , la scuola materna “Rosa Agazzi “ , la
casa in montagna , il Cinema Dante , il bar circolo ACLI . complessivamente
ogni anno
viene movimentato circa un miliardo di lire . Vi giuro che di tutta questa
massa di
denaro non mi e’ rimasta incollata nemmeno l’ombra . Questo
promisi trent’anni fa e questo , spero , d’aver mantenuto.
Ogni tanto , nei momenti in cui sono da solo , mi trovo a ripercorrere con
la memoria questi trent’anni , e mi accorgo che ho tanti vuoti , che tante
persone e
avvenimenti sono sbiaditi .C’è tuttavia un sentimento che lega tutto quanto
: la
riconoscenza a Dio per tutto quello che mi ha donato , compreso il dono di questa
metà della mia vita passata in mezzo a voi . Se dico questo in un momento come
questo , è perché lo ritengo vero , per me . Ho vissuto trent’anni della
mia vita di
sacerdote , senza mai un pentimento o un rimpianto per altri modi di vivere .
Non so se sono presuntuoso , ma ho vissuti questi anni come se ognuna
della vostre case fosse anche la mia . Le conoscevo tutte . Oggi un po’ meno
perché ultimamente
ne sono state fatte tante di nuove che non ho fatto in tempo a visitare.
Si possono contare sulle dita di una mano quelle case che nel corso
degli anni non
si sono aperte . Tuttavia mai sono stato respinto con acidità e violenza . Se
ho chiesto di continuare a vivere in mezzo a voi è perché ho ancora la
speranza di
poter essere utile a qualcuno , con il fermo proposito di non dar fastidio ad
alcuno.
Essere amico più che pastore è ancora un programma tutto da giocare ,
perché l’amore
e l’amicizia è giusto che non vengano meno , ma abbiano la capacità di rinnovarsi
.
Il Natale è il sogno sempre nuovo e rinnovato dell’amore di Dio per
gli uomini . Se
la storia umana , piena com’è di stupidità e cattiveria nei confronti di
Dio , sopporta
ancora la verità sconvolgente dell’amore
di Dio per gli uomini , anche
la nostra piccola meschina storia personale può continuare a crescere in una
certezza : continueremo a volerci
bene fino a quando Dio ce ne vorrà : cioè
SEMPRE .
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