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Gli articoli relativi alla nostra parrocchia pubblicati sui giornali locali

 

"Gazzetta di Mantova" del 17/01/02 "Gazzetta di Mantova" del 17/01/02 Gazzetta di Mantova" del 18/01/02
All'Immacolata il sacerdote
braccio destro del vescovo
Don Faglioni nuovo parroco di Suzzara Accolto con un applauso
il nome del nuovo parroco
 
"Gazzetta del Po" del 12/01/02
Don Lino Boselli: uomo credente
 
 
"Gazzetta di Mantova" del 28/12/01 "Gazzetta di Mantova" del 27/12/01 "Gazzetta di Mantova" del 30/11/01
Applausi e lacrime per don Lino Morto don Lino: triste Natale a Suzzara Suzzara, si ritira l'ultimo don Camillo
 
"Cittadella" del 09/11/01 "L'Avvenire Lombardia" del 9/11/01 "Gazzetta di Mantova" del 06/11/01
La parrocchia? Ora è “on line"  Disegna la pagina dell’oratorio Furti in chiesa alla messa
 
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da "Gazzetta di Mantova" del 30/11/01

Suzzara, si ritira l'ultimo don Camillo

Don Lino Boselli è malato, non sarà più parroco dell'Immacolata

di Giorgio Guaita

SUZZARA. Don Lino Boselli non sarà più parroco dell'Immacolata Concezione. Le precarie condizioni di salute lo hanno indotto a presentare le dimissioni, con la richiesta di poter rimanere a Suzzara come collaboratore. A breve la decisione del vescovo. Don Lino è notissimo in tutta la diocesi. Da oltre 30 anni è guida spirituale della comunità suzzarese, la maggiore della provincia dopo quella di Castiglione.


SUZZARA. Presto don Lino Boselli non sarà più parroco dell'Immacolata Concezione. Le precarie condizioni di salute lo hanno indotto a presentare le dimissioni, con la richiesta di poter rimanere a Suzzara come collaboratore. Le decisioni del vescovo sono date per imminenti.
Don Lino Boselli è personaggio notissimo in tutta la diocesi.
Nato a Ceresara il 5 gennaio 1936, è stato curato a Ostiano e a Ostiglia prima di essere nominato parroco dell'Immacolata. Da oltre trent'anni è guida spirituale di questa comunità suzzarese, la maggiore della provincia dopo quella di Castiglione.
Il sacerdote ormai da parecchio tempo soffre di diabete e ha dovuto sottoporsi a vari interventi chirurgici. Martedì è tornato in ospedale per altre cure. Sentendo di non poter più sostenere con la necessaria energia le fatiche del duro impegno pastorale, ha chiesto di ritirarsi in pensione.
In assenza di monsignor Caporello, ieri a un convegno della Cei a Roma, il segretario particolare del vescovo don Gian Giacomo Sarzi Sartori ha spiegato che la decisione è nota da tempo sia in Curia che a Suzzara; peraltro don Lino non ha mai fatto mistero dei suoi problemi di salute e delle ripercussioni sulle sorti future della parrocchia. «A quanto mi risulta - ha detto ancora don Sarzi - monsignor vescovo sta provvedendo. Nel giro di pochi giorni ci sarà la nuova nomina. Circa la richiesta di permanenza a Suzzara, penso proprio che sarà esaudita».
Don Sarzi domenica scorsa ha celebrato nella chiesa dell'Immacolata tutte le messe. A quella delle 11, al momento dell'omelia, si è presentato al microfono don Lino, il quale ha annunciato ai fedeli di essere in procinto di tornare in ospedale e ha chiesto il conforto e il sostegno della preghiera 'in modo che si possa mettere una pezza a una vecchia macchina'.
Ieri il sacerdote è stato raggiunto telefonicamente in ospedale. Sull'argomemto della sostituzione non ha voluto aggiungere altro a quello che del resto è già noto in Curia e in città. Ha invitato ad attendere ancora alcuni giorni. Si sa tuttavia che, pur non allontanandosi da Suzzara, dovrà presto cambiare abitazione. Per il periodo della sua degenza, nei giorni feriali le messe all'Immacolata saranno celebrate dai parroci della Sacra Famiglia e di Brusatasso; nei giorni festivi da don Sarzi o da altro sacerdote di Mantova.
Intanto cominciano a circolare i primi nomi per l'incarico di parroco effettivo. Tra le varie candidature anche quella di don Paolo Gibelli, ex rettore del seminario diocesano. Per il momento comunque si tratta solo di voci, non si sa quanto attendibili. L'annuncio ufficiale potrebbe essere dato già la prossima settimana.


 

 

Da "Cittadella" del 09/11/01

 

SUZZARA - Un sito internet riguardante la chiesa dell’Immacolata

La parrocchia? Ora è “on line"

Attività, orari, riflessioni: un clic per avere notizie. Presto la pagina dell’oratorio

 

 

Volete sapere l’orario delle messe o avete perso l’ultimo numero del giornalino parrocchiale? Desiderate commentare in famiglia il Vangelo della domenica o conoscere più da vicino i gruppi di volontariato che ruotano attorno alla parrocchia? D’ora in poi, per avere queste informazioni, ai parrocchiani della chiesa dell’Immacolata Concezione di Suzzara basterà un clic. Collegandosi all’indirizzo www.parrocchi.it/suzzara/immacolataconcezione si potrà entrare nel sito che da domenica scorsa consente di consultare e vedere on line le iniziative, i progetti e gli spunti di approfondimento e riflessione della parrocchia Suzzarese. La novità è stata annunciata da don Lino Boselli il 4 novembre nel corso delle Messe domenicali. “Credo sia una nuova strada per far conoscere il messaggio di Gesù - ha affermato il parroco – Molte volte si fa il bene non per farsi vedere ma per essere visti e questo è in ultima analisi il nostro intento”.

Attraverso il sito si potrà partecipare attivamente alla vita parrocchiale e interagire con il parroco e gli animatori. In cantiere infatti vi è tutta una serie di progetti come la realizzazione di un concorso per ragazzi per creare la pagina Web dell’Oratorio. Si accettano suggerimenti e proposte da chiunque voglia collaborare e, alla fine, sarà scelta la proposta più originale e significativa. Se don Lino Boselli ha “benedetto” il sito, chi lo ha di fatto ideato e realizzato sono stati due giovani studenti suzzaresi. Si tratta di Paolo Gozzi e Mirko Rossato: il primo si occuperà della stesura e realizzazione dei testi, il secondo sarà il Webmaster. Cliccando sul sito dell’Immacolata si potrà conoscere anche la storia della parrocchia come pure riflettere sulla preghiera della settimana. Non solo: nell’indirizzo sono comprese le pagine dedicate alle Piccole Figlie dei Sacri cuori di Gesù e Maria e alle signorine Operaie Parrocchiali. Questi due istituti essendo parte integrante della vita parrocchiale, sono stati inseriti nel sito. Gli aggiornamenti saranno costanti e la scritta “new” segnalerà le novità appena introdotte. Semplice, anche se ricco di informazioni, elegante e di facile consultazione, il sito si apre con una frase di Giovanni Paolo II. Come prevedibile i maggiori visitatori delle pagine on-line della Chiesa dell’Immacolata saranno i giovani e proprio a loro sono dedicate più iniziative come il link della giornata mondiale della gioventù, che si terrà a Toronto e tutti gli appuntamenti dell’oratorio. Per chi non possiede un computer o ha scarsa dimestichezza con la navigazione in internet, i due creatori del sito hanno già individuato una soluzione: una proiezione presso il cinema Dante delle pagine riguardanti alla parrocchia. L’iniziativa non è ancora partita ma il suo debutto è previsto entro breve tempo, come anche veloci saranno i tempi per l’inserimento di tutta una serie di informazioni sul cinema della “città del premio”.

Alessandra Ferrari.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da:"L'Avvenire Lombardia" del 9/11/01

 

Suzzara: Internet

Disegna la pagina dell’oratorio

Un concorso

 

Un web concorso per cercare la pagina dell’oratorio. E’ questa l’idea della parrocchia dell’immacolata concezione di Suzzara che da pochi giorni ha inaugurato il proprio sito internet. Cliccando all’indirizzo www.parrochie.it/suzzara/immacolataconcezione si potrà conoscere la storia della parrocchia suzzarese una delle più grandi della provincia di Mantova, ma anche visitare l’ultimo numero del giornalino parrocchiale, avere gli orari delle Messe e delle altre funzioni religiose, oppure scoprire quanto stanno facendo le associazioni di volontariato che ruotano intorno alla parrocchia. Ma non è finita qui: nelle pagine web dell’Immacolata Concezione potranno essere colti spunti di riflessione soffermandosi sulla lettura del Vangelo della domenica o sulla preghiera della settimana proposta da Don Lino Boselli e dai suoi collaboratori. “E’ un piccolo tocco di vanità – dice sorridendo il parroco di Suzzara tra i pochi, almeno nel mantovano, ad avere immesso “in rete” la sua parrocchia – è un nuovo modo per far conoscere la parola di Gesù”. Ideatori e creatori del sito sono due giovani suzzaresi Paolo Gozzi e Mirko Rossato che lanciano anche una sfida a tutti coloro che vorranno partecipare alla realizzazione della miglior pagina Web dedicata all’attività dell’oratorio: cliccando su www.parrochie.it/suzzara/immacolataconcezione si potranno conoscere le modalità per partecipare al concorso. Nel suo sito la parrocchia suzzaresi ospita anche gli spazi dei due ordini religiosi presenti sul territorio: quello delle Piccole Figlie di Gesù e Maria e quello di Maddalena Aulina. E per chi cerca un’attimo di svago sempre nel sito parrocchiale saranno elencati i film in programma come proiezione al cinema Dante.

L’oratorio, quindi, sbarca in internet. Uno strumento moderno per continuare a perseguire quello che è il suo compito più antico e più importante: quello della formazione e dell’educazione dei più giovani.

Alessandra Ferrari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da "Gazzetta di Mantova" del 06/11/01

 

Furti in chiesa alla messa, il parroco avverte:
non lasciate le borsette durante la comunione

 

 

SUZZARA. Alcuni fedeli che assistono alle messe domenicali si sono lamentati nei giorni scorsi per furti di borsette e portafogli da parte di ignoti borseggiatori.
Nessuna denuncia in tal senso è stata depositata ai carabinieri della stazione di Suzzara, ma sta di fatto che il sagrestano della parrocchia Immacolata Concezione di piazza Garibaldi, ad ogni funzione religiosa, si sistema nei pressi dell'ingresso principale della chiesa per verificare la presenza di eventuali malintenzionati ma soprattutto per impedire il ripetersi di tali episodi tra i banchi mentre i fedeli sono intenti a fare la Comunione. Ad avvisare i parrocchiani della vicenda, è stato lo stesso don Lino Boselli, parroco dell'Immacolata che nell'omelia delle 11, di domenica scorsa, ha invitato le donne a non lasciare incustodite sui banchi, nel momento di raggiungere l'altare per l'Eucarestia, le proprie borsette. Altri borseggi, si sarebbero verificati, in modo particolare nel momento in cui i fedeli mettono mano al portafogli per estrarlo dalle borsette o dalle tasche posteriori dei pantaloni, per fare un'offerta per opere di carità, prima che il sacerdote impartisca la Comunione. Mentre le signore pregano inginocchiate con le mani giunte in segno di raccoglimento, la borsetta viene lasciata incautamente sul sedile del banco, preda di eventuali malintenzionati. Sarebbero una decina le donne che frequentano quotidianamente la chiesa, ad essere rimaste vittima, nei giorni scorsi, dei borseggiatori. La notizia è trapelata solo ieri dopo l'omelia del parroco ma si era precedentemente diffusa dopo che alcune malcapitate, all'uscita dalla messa, non hanno più trovato la borsetta. Non si conosce l'entità del bottino.

m.p.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Da Gazzetta di Mantova del 27/12/2001

 

Morto don Lino: triste Natale a Suzzara
Il parroco stroncato da un ictus cerebrale a 65 anni. Oggi i funerali
COMUNITA' IN LUTTO


SUZZARA. Comunità in lutto per la morte di don Lino Boselli. Il parroco dell'Immacolata, che il prossimo 5 gennaio avrebbe compiuto 66 anni, è stato stroncato nel giorno di Natale da una malattia vascolare, legata alla grave forma di diabete di cui soffriva da tempo. Era stato ricoverato d'urgenza in ospedale sabato mattina per un ictus cerebrale con emiplegia destra e disatria. Dopo 72 ore di lotta serrata per la vita, ha dovuto arrendersi, gettando nel dolore più cupo migliaia di suzzaresi, anche quelli che non frequentano la chiesa ma che di don Lino hanno ugualmente apprezzato il carattere aperto e schietto, la viva intelligenza e la grande umanità. I funerali si svolgeranno questa mattina, alle 9.30, presente il vescovo Egidio Caporello.
Al rito funebre parteciperanno sicuramente, oltre a numerosi sacerdoti (tra i queli i confratelli dello stesso corso in seminario), moltissime persone, compresi i tanti amici di San Martino Gusnago di Ceresara e Ostiglia. Nel primo paese don Lino era nato; nel secondo aveva svolto per 7 anni attività pastorale come curato. Ovunque il sacerdote ha lasciato una profonda traccia del suo passaggio.
Già ieri mattina si è avuta la prima prova tangibile dell'affetto con cui il parroco dell'Immacolata era circondato. Quando la bara, alle 11.30. è arrivata dall'ospedale in piazza Garibaldi, la chiesa era ormai gremita. Sul portone d'ingresso la scritta 'La sua memoria continuerà a vivere in mezzo a noi'. Poi, al momento del trasferimento della salma ai piedi dell'altare, è esploso un applauso spontaneo e scrosciante, mentre molti non riuscivano a trattenere le lacrime. Per qualche istante la bara è stata aperta e i fedeli sono accorsi in massa per vedere per l'ultima volta da vicino il loro parroco.
A celebrare la messa è stato don Giangiacomo Sarzi Sartori, il quale all'omelia ha ricordato la figura di don Lino 'che proprio nel giorno del Natale è entrato nella vita di Dio in senso totale e per sempre' e'che proprio nel giorno del primo discepolo Santo Stefano è stato riaccolto in chiesa tra noi'. Il celebrante ha quindi invitato tutti a mettere a frutto i preziosi insegnanenti del defunto e a considerare come un testamento spirituale il messaggio lasciato poco prima del definitivo ricovero ospedaliero.
Centinaia di persone hanno vegliato in preghiera la salma per tutta la giornata. Alle 17 è stato recitato il rosario e alle 17.30 è stata celebrata una messa in suffragio con tutti i sacerdoti del vicariato.
Oggi la chiesa sarà riaperta du buon'ora. Alle 9.30 la solenne cerimonia funebre, al termine della quale la salma sarà trasferita al cimitero di San Martino Gusnago, dove verrà sepolta accanto alla tomba dei genitori. Due pullman saranno messi a disposizione di chi vorrà accompagnare don Lino sino all'ultima dimora.




La bara in chiesa circondata dai fedeli. Questa mattina alle 9.30 si celebrano i funerali

 

Da Gazzetta di Mantova del 28/12/2001
Applausi e lacrime per don Lino
Suzzara, migliaia di persone e 60 sacerdoti al funerale
Il sindaco Bonini ha ricordato le iniziative benefiche del sacerdote. Il vescovo Caporello: è morto da parroco Lo straziante addio della comunità in piazza Garibaldi


SUZZARA. Migliaia di suzzaresi con il sindaco e 60 sacerdoti con il vescovo hanno dato l'addio a don Lino Boselli, 65 anni, che ha trascorso quasi metà della sua esistenza alla guida della parrocchia dell'Immacolata. La cerimonia funebre, intensa e partecipata, è durata un paio d'ore, un rapido batter d'ali per chi non avrebbe mai voluto separarsi dall'amico sincero, dal consigliere prezioso, dal cittadino tutto dedito alla solidarietà e alla testimonianza concreta di una fede profonda. La commozione per una perdita così grave ha pervaso tutti, dentro e fuori la chiesa.
Sulla bara il Vangelo e la stola del defunto. Ai lati della balaustra un cesto con la foto di don Lino (con la significativa scritta 'L'amicizia è per sempre'), un contenitore per raccogliere i liberi pensieri della gente sul sacerdote scomparso e il gonfalone del Comune. Accanto all'altare la corale Palestrina e il labaro della Croce Rossa.
E poi la folla, taciturna e in lacrime. Nelle prime file i congiunti del defunto (la sorella Lidia, il cognato Carlo Murino e le nipoti Daniela e Silvia) e gli amministratori comunali (il sindaco Anna Bonini e il vice Marco Viani).
La messa è stata concelebrata dal vescovo Egidio Caporello, dal vicario generale Egidio Faglioni e dal parroco di Castiglione delle Stiviere don Marino Barbieri. E' stato quest'ultimo, come confratello di don Lino nel corso in seminario, a tracciare la figura dello scomparso in forza di un amicizia che durava da quasi mezzo secolo. Al microfono sono poi andati un rappresentante della comunità di San Prospero (pure affidata a don Lino), don Giorgio Bugada parroco di Riva, la direttrice e due mamme della scuola materna parrocchiale Agazzi, il presidente della corale Roberto Manenti.
Il sindaco è intervenuto per farsi interprete dei sentimenti della cittadinanza. Si è soffermato in particolare sui concetti di stima e di amicizia e ha sottolineato la duratura e proficua collaborazione con il parroco attraverso tante iniziative di solidarietà, il sostegno ad associazioni di volontariato, la fondazione dell'«Opilio Zuccati» e della corale.
Il vescovo Caporello ha ricordato che don Lino aveva chiesto da tempo di poter lasciare la responsabilità della parrocchia e di poter rimanere a Suzzara come collaboratore. Già gli aveva fatto visitare il piccolo appartamento che sarebbe andato ad occupare, con vista sulla piazza e sulla chiesa. «Non nascondo - ha aggiunto - che c'è stata una nostra certa complicità nel ritardare la nuova designazione, che comunque è prossima. Chiedo scusa ai fedeli dei disagi procurati ma don Lino ha così potuto morire da parroco».
Dopo i ringraziamenti di Carlo Murino a nome di tutti i famigliari, c'è stato il momento toccante dell'esecuzione dell'Alleluja di Handel, uno dei brani preferiti da don Lino. Poi la bara è stata portata all'esterno. Agli applausi della folla in chiesa si sono uniti quelli della gente in attesa sul sagrato. Mentre le campane hanno suonato a festa (per volontà dell'estinto, che voleva rimarcare la gioia dell'ascesa al cielo), tutti si sono stretti attorno alla bara, quasi per non consentire il suo trasferimento al cimitero di San Martino Gusnago.
A stento e assai lentamente si è formato un lungo corteo di auto e pullman. E mentre il carro funebre si allontanava, molti dei presenti hanno proteso le braccia, lanciando baci, salutando con la mano e applaudendo. Un addio tra le lacrime, doloroso e straziante.

 

 

 




Il vescovo monsignor Egidio Caporello in raccoglimento sulla bara A destra i sessanta sacerdoti presenti alla celebrazione; il sindaco Anna Bonini




da "Gazzetta del Po" del 12 gennaio 2002

Don Lino Boselli: uomo credente

A Suzzara per 30 anni. Duemila persone e 60 preti al funerale. Portato in spalla dai coristi. Campane a festa. Un prete “umano” che andava d’accordo con tutti.“Spero di aver meritato la sufficienza”, ha scritto Don Lino in una lettera inviata  ai parrocchiani in occasione del Natale rivolgendosi alla misericordia del nostro Signore. Si tratta di un involontario testamento spirituale dove si racconta alla sua gente. “Ho dato le dimissioni come parroco chiedendo di rimanere a Suzzara come collaboratore del mio successore. Io”, continua Don Lino, “ho la speranza di poter essere utile a qualcuno con il fermo proposito di non dar fastidio ad alcuno per continuare a crescere in una certezza: volerci bene fino a quando Dio ce ne vorrà; cioè sempre”. “Don Lino è morto il giorno di Natale: Nascita di Cristo scomparsa di Don Lino”, ha detto Don Marino Barbieri durante l’omelia. In Lui troviamo un’armonia profonda delle due dimensioni: l’umanità che trasuda dalla cordialità e l’altra dimensione, quella della fede. A Suzzara gli voleva bene anche chi non frequentava la chiesa. Don Lino dunque uomo, prete, pastore e amico”. Il Vescovo Mons. Egidio Caporello ha dichiarato di aver fatto poco per aiutare Don Lino in difficoltà nella gestione della parrocchia e si sente complice del disagio sofferto. Ma Don Lino è buono e perdona perché la vita è come una ruota che gira e si ripete e per questo “nulla brilla sotto il sole”. “Io sono un parroco”, ebbe a dire Don Lino, “e non un teologo. Il mio pubblico non è composto di studiosi ma di genti che ha gradi di cultura diversi e ha rapporti diversi con la parola di Gesù. Il mio linguaggio, perciò, è volutamente semplice”. Libri, ricerche, mostre ma anche musica e concerti. Don Lino ha compiuto gli studi con una normalità grande, ricco di interessi culturali, appassionato di musica e d’arte, ha creato e costruito delle importanti realtà suzzaresi. Durante il funerale molte persone responsabile degli enti che fanno parte riferimento alla parrocchia (la cara scuola materna “R. Agazzi” che hanno appena festeggiato il trentennale della presenza a Suzzara, la casa in montagna, il cinema Dante, il Bar circolo Acli, la chiesa parrocchiale e l’amato coro “Palestrina”) ebbene alcuni responsabili si sono succeduti per portare un pensiero. Fra questi il Presidente della Corale Palestrina Roberto Vanenti che ha letto. “Don Lino amava tanto la musica e in questi 30 anni nella Parrocchia dell’Immacolata, ha accolto il coro trattandolo come un figlio prediletto. Egli ha saputo fondere voci, suoni e sentimenti dei suoi coristi in un’unica armonia. È stato per noi Maestro, Direttore e soprattutto Amico. Ora, vogliano pensarlo in Paradiso a dirigere un Coro di Angeli. Poi la direttrice della scuola materna “Agazzi” che ha detto: “Noi eravamo una famiglia per lui, gli saremo sempre grati”. Infine il sindaco di Suzzara dott. ssa Anna Bovini per le tante iniziative di solidarietà fra cui “O. Zuccati”, Croce Rossa, ecc. “Don Lino spera di avere meritato la sufficienza. La comunità lo ha promosso a pieni voti con 110 e lode”. Migliaia e migliaia di persone al funerale, incalcolabile la partecipazione, storica la cerimonia, solenne, commossa. E come ricordo della “promozione” sono già partite diverse iniziative per la storia: un libro curato da Bruno Melli e Vanni Buttasi abbinato ad una mostra fotografica per la Pasqua 2002. Poi un cd e una mostra di arredi sacri. Don Lino è stato promosso a pieni voti dalla comunità che lo immagina attivo e generoso anche in paradiso. Il “Don” adesso è là, in una pace eterna, alimentata delle nostre preghiere. Non dimentichiamo, ha detto il Vescovo di Mantova, il messaggio forte di una umanità cordiale che ha saputo trasmettere a tutti.

 

Attilio Pignata

 

 

 

 

 

 

 

Don Faglioni nuovo parroco di Suzzara
Cambia incarico il vicario della diocesi. A Cerese va don Gibelli


Il vescovo Egidio Caporello ha annunciato la nomima di due nuovi parroci: monsignor Egidio Faglioni, vicario generale della diocesi dal 6 luglio 1995, è stato destinato all'Immacolata di Suzzara; don Paolo Gibelli, per 12 anni rettore del seminario, andrà a guidare spiritualmente la comunità di Cerese. I nuovi incarichi saranno formalizzati domenica ma gli ingressi solenni avverranno più avanti, probabilmente tra un mese. Le date precise saranno fissate nei prossimi giorni. La partenza per Suzzara del numero due della curia crea in Curia un vuoto di rilevante importanza, che deve essere quanto prima colmato.
Già nel dicembre scorso invece don Gibelli era stato sostituito nella direzione del seminario, per cui era ora in attesa di un nuovo compito.
Suzzara. Monsignor Faglioni prenderà il posto a Suzzara di don Lino Boselli, scomparso il giorno di Natale per un ictus cerebrale conseguente a una grave forma di diabete. Quella morte aveva suscitato una ferita lacerante (non ancora rimarginata) in una comunità che per oltre 30 anni aveva potuto apprezzare le grandi doti umane e pastorali di don Lino. Alla cerimonia funebre uno dei tre concelebranti, in un nugolo di preti e tra migliaia di fedeli, era stato proprio don Faglioni a concelebrare la messa, forse non ancora a conoscenza della sua nuova destinazione. Bisogna ricordare che per molto tempo si era diffusa in città la voce della nomina di don Paolo Gibelli, da poco liberatosi dai gravosi impegni di responsabilità in seminario. Così la scelta di monsignor Faglioni ha finito per cogliere di sorpresa un po' tutti. L'accoglienza sarà in ogni modo calda e positiva. Molti già hanno sottolineato con favore il fatto che per la loro parrocchia il vescovo abbia addirittura fatto appello alla disponibilità del suo vice. Un atteggiamento che evidenzierebbe, stando ai primi commenti, l'alta considerazione della curia per l'Immacolata di Suzzara.
Cerese. Don Fedinando Tagliavini lascia l'incarico alla soglia degli 80 anni. Ha trascorso a Cerese più della metà della sua vita. Da qui l'affetto per una comunità che non intende abbandonare nemmeno al momento del commiato da parroco. Don Nando, approntando un appartamento vicino alla chiesa, ha infatti deciso di rimanere per sempre a Cerese, tra la sua gente. Sarà lui questa sera, in una pubblica assemblea, a presentare alla comunità il nuovo parroco, che sarà presente all'incontro. Ieri don Gibelli non ha fatto mistero della sua originaria volontà di essere assegnato a una missione in Etiopia. «Il vescovo - ha aggiunto il sacerdote - ha però deciso diversamente e io ho accolto la designazione non solo in obbedienza ma anche con totale e incondizionata soddisfazione».

A destra don Faglioni col vescovo e mons. Scarduelli

 

L'INTERVENTO
Monsignor Caporello spiega il significato delle sue scelte

Il vescovo Egidio Caporello ha dato comunicazione delle due nomine a tutti i sacerdoti della diocesi, scrivendo tra l'altro: «Il mio primo pensiero è di riconoscenza al Signore e di sicura fiducia nella grazia con cui accompagna fedelmente e in gratuità il nostra sacerdozio, nelle tribolazioni e nel gaudio per il Vangelo. Affido ora queste nostre scelte alla intercessione di Maria Santissima, venerata con il titolo di 'Immacolata' a Suzzara e con il titolo della sua Natività a Cerese».
«Il mio secondo pensiero è di riconoscenza ai sacerdoti chiamati e destinati a nuovi servizi. In questo caso il pensiero della riconoscenza si fa quanto mai vivo e fraterno, perchè riguardca tre amici sacerdoti che hanno vissuto esperienze diverse, ma assai impegnative, con dedicazione assidua e con tanta attenzione al nostro seminario, al presbiterio, al laicato e alla comunità diocesana. Sicuro di interpretare sentimenti diffusi, esprimo personale rinoscenza a mons. Egidio Faglioni. Ricordo il suo affetto per il seminario come padre spirituale e docente per tanti anni, il suo servizio ad Asola come parroco e questi ultimi anni di particolare corresponsabilità con il vescovo per il servizio al presbiterio e alla diocesi, come vicario generale. Considerate le crescenti esigenze pastorali della comunità parrocchiale dell'Immacolata di Suzzara da tempo sofferente per la malferma salute del compianto don Lino Boselli e in seguito alla sua morte, alla fine abbiamo fatto consapevolmente la scelta di assicurare a quella parrocchia e per quella zona pastorale della diocesi la disponibilità e la competenza pastorale del nostro mons. Egidio».
«Anche a don Paolo Gibelli esprimo gli stessi sentimenti, rigraziandolo per la dedicazione dei suoi primi anni di sacerdozio a Castiglione delle Stiviere e soprattutto per il suo servizio di rettore del seminario. Ho voluto sottlolineare questa nostra attenzione a don Paolo anche nel recente passato, mentre lasciava il seminario. Desiderava ora dedicarsi alla pastorale parrocchiale; e ci è sembrato davvero opportuno che prendesse l'impegno di parroco nella comunità di Cerese, dove potrà dare continuità al lungo e generoso servizio di don Nando».
Il vescovo ha concluso la sua lettera a tutti i i sacerdoti chiedendo loro «nuova appassionata attenzione e tanta solidarietà per il nostro seminario e per la pastorale della vocazione al sacerdozio diocesano per il nostro futuro».

Cercasi nuovo vice tonificante

Stefano Scansani

I preti, da noi, sono così pochi e interdipendenti nella gestione della parrocchie, che quando se ne muove uno se ne mettono im movimento altri. Come gli shanghai. Il ricorso alla terminologia dei giochi da tavolo è anche un pretesto per richiamare una battuta del vescovo: a bocce ferme. Caporello la pronuncia ogni tanto, l'ha ripetuta anche quando, sei anni fa, veniva pressato dalla richiesta di nominare finalmente il nuovo vicario generale della diocesi, cioè il suo vice. Scelse Egidio Faglioni, ora nominato parroco di Suzzara. Perché va a Suzzara? E chi sarà il nuovo vicario? Il vescovo ora più che mai potrebbe rispondere che deciderà a bocce ferme, cioè dopo un momento di riflessione amplissima.
Perché quello di oggi non è un cambio ordinario, il vicario non è prete qualsiasi e perché - solitamente - un "vice-vescovo" da un giorno all'altro non lascia l'incarico per reggere una parrocchia. La scelta di Faglioni è certamente calibrata sulla realtà di Suzzara: lui è della Galvagnina, dei paraggi, non è conservatore e conosce la gente, le teste e le idee di questo cantone ex rosso della diocesi. Faglioni è monsignore - lo immaginiamo mentre stringe le spalle - e il titolo vale un premio per l'Immacolata, seconda parrocchia della diocesi per popolazione.
E il nuovo vicario, figura fondamentale in una diocesi che non è retta da un centralismo di memoria pomiana o dall'autodeterminazione ferrariana?
Il vescovo potrebbe cercare tra i sacerdoti di curia un uomo più di energia vitalizzante che di rigore. E i parroci sono ormai intoccabili.

 

 

 

 



All'Immacolata il sacerdote
braccio destro del vescovo


Monsignor Egidio Faglioni. E' nato a Gavagnina di Moglia il 3 maggio 1942. Ordinato presbitero il 16 giugno 1968 a Castiglione delle Stiviere.
Conseguita la licenza in teologia spirituale alla Pontificia Università Gregoriana, dal 1970 insegna al seminario diocesano di Mantova. Dal 1973 è direttore spirituale nello stesso seminario, fino al 1 giugno 1987, quando viene nominato parroco di Asola e amministratore parrocchiale di Barchi. Il 6 luglio 1995 è nominato vicario generale della diocesi; incarico che comincia a ricoprire dal 31 agosto dello stesso anno. Il 24 dicembre 1996 è nominato cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II. Continua nel frattempo l'attività di insegmamento e di predicazione.
La nomina effettiva a parroco dell'Immacolata di Suzzara (circa 10mila abitanti) partirà da domenica 20 gennaio.


 

 



Monsignor Egidio Faglioni, 59 anni, nativo di Galvagnina di Moglia, è stato nominato parroco dell'Immacolata di Suzzara. Dal 6 luglio del 1995 riveste l'incarico di vicario generale della Diocesi di Mantova, quindi collabora strettamente con il vescovo monsignor Egidio Caporello


Accolto con un applauso
il nome del nuovo parroco
SUZZARA Contenti i fedeli dell'Immacolata

Mauro Pinotti

SUZZARA. La notizia dell'arrivo del nuovo parroco, monsignor Egidio Faglioni, annunciato dal vescovo di Mantova nell'affollatissima chiesa dell'Immacolata Concezione mercoledì sera, è stata accolta dalla comunità parrocchiale con un applauso. Poco prima di comunicare il nome, sul quale c'era molta curiosità, il vescovo Caporello, ha recitato alcune preghiere, ha ricordato la figura di don Lino, e così come aveva fatto durante i funerali, si è scusato per eventuali «ritardi od ommissioni» da lui stesso causati. Sono ormai passati 25 giorni dalla morte di don Lino Boselli (avvenuta la mattina dello scorso Natale) che ha retto la parrocchia Immacolata per più di 30 anni, ma la comunità laica e cristiana è ancora disorientata. L'arrivo del nuovo parroco, quindi è stato accolto con grande soddisfazione. Dopo che il vescovo ha fatto il nome di don Faglioni, descrivendone doti umane, cristiane e spirituali, mons. Egidio Caporello ha aperto il dibattito. Pochi timidi interventi tra cui quella della sorella di don Lino, Lidia Boselli che ha detto: «La comunità è pronta a ricevere il nuovo parroco ma evitiamo di fare confronti con don Lino». Tra gli amici laici del parroco scomparso era presente Bruno Melli, che non è intervenuto in chiesa ma ieri ha voluto parlare: «L'arrivo del nuovo parroco è un evento atteso e gradito. Come presidente della pro loco dò tutta la mia disponibilità e quella dell'associazione per continuare a dialogare e collaborare così come abbiamo fatto con don Lino. Lanciamo questo messaggio nella speranza che venga recepito. Auguro a don Faglioni buon lavoro per la parrocchia e per la città di Suzzara». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roberto Manenti del coro G.P. da Palestrina. Giuliana Zanardi rappresentante dei genitori dell'oratorio: «Dopo l'inevitabile stasi dell'oratorio dovuta principalmente alla malattia di don Lino, con l'arrivo del nuovo parroco possiamo cominciare a lavorare su progetti comuni. Non resta che conoscersi reciprocamente».