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da "Gazzetta di Mantova" del
30/11/01
Suzzara, si ritira
l'ultimo don Camillo
Don Lino Boselli è
malato, non sarà più parroco dell'Immacolata
di Giorgio Guaita
SUZZARA. Don Lino Boselli non sarà più parroco dell'Immacolata
Concezione. Le precarie condizioni di salute lo hanno indotto a presentare
le dimissioni, con la richiesta di poter rimanere a Suzzara come
collaboratore. A breve la decisione del vescovo. Don Lino è notissimo in
tutta la diocesi. Da oltre 30 anni è guida spirituale della comunità
suzzarese, la maggiore della provincia dopo quella di Castiglione.
SUZZARA. Presto don Lino Boselli non sarà più parroco dell'Immacolata
Concezione. Le precarie condizioni di salute lo hanno indotto a presentare
le dimissioni, con la richiesta di poter rimanere a Suzzara come
collaboratore. Le decisioni del vescovo sono date per imminenti.
Don Lino Boselli è personaggio notissimo in tutta la diocesi.
Nato a Ceresara il 5 gennaio 1936, è stato curato a Ostiano e a Ostiglia
prima di essere nominato parroco dell'Immacolata. Da oltre trent'anni è
guida spirituale di questa comunità suzzarese, la maggiore della
provincia dopo quella di Castiglione.
Il sacerdote ormai da parecchio tempo soffre di diabete e ha dovuto
sottoporsi a vari interventi chirurgici. Martedì è tornato in ospedale
per altre cure. Sentendo di non poter più sostenere con la necessaria
energia le fatiche del duro impegno pastorale, ha chiesto di ritirarsi in
pensione.
In assenza di monsignor Caporello, ieri a un convegno della Cei a Roma, il
segretario particolare del vescovo don Gian Giacomo Sarzi Sartori ha
spiegato che la decisione è nota da tempo sia in Curia che a Suzzara;
peraltro don Lino non ha mai fatto mistero dei suoi problemi di salute e
delle ripercussioni sulle sorti future della parrocchia. «A quanto mi
risulta - ha detto ancora don Sarzi - monsignor vescovo sta provvedendo.
Nel giro di pochi giorni ci sarà la nuova nomina. Circa la richiesta di
permanenza a Suzzara, penso proprio che sarà esaudita».
Don Sarzi domenica scorsa ha celebrato nella chiesa dell'Immacolata tutte
le messe. A quella delle 11, al momento dell'omelia, si è presentato al
microfono don Lino, il quale ha annunciato ai fedeli di essere in procinto
di tornare in ospedale e ha chiesto il conforto e il sostegno della
preghiera 'in modo che si possa mettere una pezza a una vecchia macchina'.
Ieri il sacerdote è stato raggiunto telefonicamente in ospedale. Sull'argomemto
della sostituzione non ha voluto aggiungere altro a quello che del resto
è già noto in Curia e in città. Ha invitato ad attendere ancora alcuni
giorni. Si sa tuttavia che, pur non allontanandosi da Suzzara, dovrà
presto cambiare abitazione. Per il periodo della sua degenza, nei giorni
feriali le messe all'Immacolata saranno celebrate dai parroci della Sacra
Famiglia e di Brusatasso; nei giorni festivi da don Sarzi o da altro
sacerdote di Mantova.
Intanto cominciano a circolare i primi nomi per l'incarico di parroco
effettivo. Tra le varie candidature anche quella di don Paolo Gibelli, ex
rettore del seminario diocesano. Per il momento comunque si tratta solo di
voci, non si sa quanto attendibili. L'annuncio ufficiale potrebbe essere
dato già la prossima settimana.
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Da
"Cittadella" del 09/11/01
SUZZARA
- Un sito internet riguardante la chiesa dell’Immacolata
La
parrocchia? Ora è “on line"
Attività,
orari, riflessioni: un clic per avere notizie. Presto la pagina
dell’oratorio
Volete
sapere l’orario delle messe o avete perso l’ultimo numero del
giornalino parrocchiale? Desiderate commentare in famiglia il Vangelo
della domenica o conoscere più da vicino i gruppi di volontariato che
ruotano attorno alla parrocchia? D’ora in poi, per avere queste
informazioni, ai parrocchiani della chiesa dell’Immacolata Concezione di
Suzzara basterà un clic. Collegandosi all’indirizzo www.parrocchi.it/suzzara/immacolataconcezione
si potrà entrare nel sito che da domenica scorsa consente di consultare e
vedere on line le iniziative, i progetti e gli spunti di approfondimento e
riflessione della parrocchia Suzzarese. La novità è stata annunciata da
don Lino Boselli il 4 novembre nel corso delle Messe domenicali. “Credo
sia una nuova strada per far conoscere il messaggio di Gesù - ha
affermato il parroco – Molte volte si fa il bene non per farsi vedere ma
per essere visti e questo è in ultima analisi il nostro intento”.
Attraverso
il sito si potrà partecipare attivamente alla vita parrocchiale e
interagire con il parroco e gli animatori. In cantiere infatti vi è tutta
una serie di progetti come la realizzazione di un concorso per ragazzi per
creare la pagina Web dell’Oratorio. Si accettano suggerimenti e proposte
da chiunque voglia collaborare e, alla fine, sarà scelta la proposta più
originale e significativa. Se don Lino Boselli ha “benedetto” il sito,
chi lo ha di fatto ideato e realizzato sono stati due giovani studenti
suzzaresi. Si tratta di Paolo Gozzi e Mirko Rossato: il primo si occuperà
della stesura e realizzazione dei testi, il secondo sarà il Webmaster.
Cliccando sul sito dell’Immacolata si potrà conoscere anche la storia
della parrocchia come pure riflettere sulla preghiera della settimana. Non
solo: nell’indirizzo sono comprese le pagine dedicate alle Piccole
Figlie dei Sacri cuori di Gesù e Maria e alle signorine Operaie
Parrocchiali. Questi due istituti essendo parte integrante della vita
parrocchiale, sono stati inseriti nel sito. Gli aggiornamenti saranno
costanti e la scritta “new” segnalerà le novità appena introdotte.
Semplice, anche se ricco di informazioni, elegante e di facile
consultazione, il sito si apre con una frase di Giovanni Paolo II. Come
prevedibile i maggiori visitatori delle pagine on-line della Chiesa
dell’Immacolata saranno i giovani e proprio a loro sono dedicate più
iniziative come il link della giornata mondiale della gioventù, che si
terrà a Toronto e tutti gli appuntamenti dell’oratorio. Per chi non
possiede un computer o ha scarsa dimestichezza con la navigazione in
internet, i due creatori del sito hanno già individuato una soluzione:
una proiezione presso il cinema Dante delle pagine riguardanti alla
parrocchia. L’iniziativa non è ancora partita ma il suo debutto è
previsto entro breve tempo, come anche veloci saranno i tempi per
l’inserimento di tutta una serie di informazioni sul cinema della
“città del premio”.
Alessandra
Ferrari.
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Da:"L'Avvenire
Lombardia" del 9/11/01
Suzzara:
Internet
Disegna
la pagina dell’oratorio
Un
concorso
Un
web concorso per cercare la pagina dell’oratorio. E’ questa l’idea
della parrocchia dell’immacolata concezione di Suzzara che da pochi
giorni ha inaugurato il proprio sito internet. Cliccando all’indirizzo www.parrochie.it/suzzara/immacolataconcezione
si potrà conoscere la storia della parrocchia suzzarese una delle più
grandi della provincia di Mantova, ma anche visitare l’ultimo numero del
giornalino parrocchiale, avere gli orari delle Messe e delle altre
funzioni religiose, oppure scoprire quanto stanno facendo le associazioni
di volontariato che ruotano intorno alla parrocchia. Ma non è finita qui:
nelle pagine web dell’Immacolata Concezione potranno essere colti spunti
di riflessione soffermandosi sulla lettura del Vangelo della domenica o
sulla preghiera della settimana proposta da Don Lino Boselli e dai suoi
collaboratori. “E’ un piccolo tocco di vanità – dice sorridendo il
parroco di Suzzara tra i pochi, almeno nel mantovano, ad avere immesso
“in rete” la sua parrocchia – è un nuovo modo per far conoscere la
parola di Gesù”. Ideatori e creatori del sito sono due giovani
suzzaresi Paolo Gozzi e Mirko Rossato che lanciano anche una sfida a tutti
coloro che vorranno partecipare alla realizzazione della miglior pagina
Web dedicata all’attività dell’oratorio: cliccando su www.parrochie.it/suzzara/immacolataconcezione
si potranno conoscere le modalità per partecipare al concorso. Nel suo
sito la parrocchia suzzaresi ospita anche gli spazi dei due ordini
religiosi presenti sul territorio: quello delle Piccole Figlie di Gesù e
Maria e quello di Maddalena Aulina. E per chi cerca un’attimo di svago
sempre nel sito parrocchiale saranno elencati i film in programma come
proiezione al cinema Dante.
L’oratorio,
quindi, sbarca in internet. Uno strumento moderno per continuare a
perseguire quello che è il suo compito più antico e più importante:
quello della formazione e dell’educazione dei più giovani.
Alessandra
Ferrari
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Da "Gazzetta di Mantova" del 06/11/01
Furti
in chiesa alla messa, il parroco avverte:
non lasciate le borsette durante la comunione
SUZZARA. Alcuni fedeli che assistono alle messe domenicali si sono lamentati nei
giorni scorsi per furti di borsette e portafogli da parte di ignoti
borseggiatori.
Nessuna denuncia in tal senso è stata depositata ai carabinieri della stazione
di Suzzara, ma sta di fatto che il sagrestano della parrocchia Immacolata
Concezione di piazza Garibaldi, ad ogni funzione religiosa, si sistema nei
pressi dell'ingresso principale della chiesa per verificare la presenza di
eventuali malintenzionati ma soprattutto per impedire il ripetersi di tali
episodi tra i banchi mentre i fedeli sono intenti a fare la Comunione. Ad
avvisare i parrocchiani della vicenda, è stato lo stesso don Lino Boselli,
parroco dell'Immacolata che nell'omelia delle 11, di domenica scorsa, ha
invitato le donne a non lasciare incustodite sui banchi, nel momento di
raggiungere l'altare per l'Eucarestia, le proprie borsette. Altri borseggi, si
sarebbero verificati, in modo particolare nel momento in cui i fedeli mettono
mano al portafogli per estrarlo dalle borsette o dalle tasche posteriori dei
pantaloni, per fare un'offerta per opere di carità, prima che il sacerdote
impartisca la Comunione. Mentre le signore pregano inginocchiate con le mani
giunte in segno di raccoglimento, la borsetta viene lasciata incautamente sul
sedile del banco, preda di eventuali malintenzionati. Sarebbero una decina le
donne che frequentano quotidianamente la chiesa, ad essere rimaste vittima, nei
giorni scorsi, dei borseggiatori. La notizia è trapelata solo ieri dopo
l'omelia del parroco ma si era precedentemente diffusa dopo che alcune
malcapitate, all'uscita dalla messa, non hanno più trovato la borsetta. Non si
conosce l'entità del bottino.
m.p.
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Da
Gazzetta di Mantova del 27/12/2001
Morto
don Lino: triste Natale a Suzzara
Il
parroco stroncato da un ictus cerebrale a 65 anni. Oggi i funerali
COMUNITA' IN LUTTO
SUZZARA. Comunità in lutto per la morte di don Lino Boselli. Il parroco
dell'Immacolata, che il prossimo 5 gennaio avrebbe compiuto 66 anni, è
stato stroncato nel giorno di Natale da una malattia vascolare, legata
alla grave forma di diabete di cui soffriva da tempo. Era stato ricoverato
d'urgenza in ospedale sabato mattina per un ictus cerebrale con emiplegia
destra e disatria. Dopo 72 ore di lotta serrata per la vita, ha dovuto
arrendersi, gettando nel dolore più cupo migliaia di suzzaresi, anche
quelli che non frequentano la chiesa ma che di don Lino hanno ugualmente
apprezzato il carattere aperto e schietto, la viva intelligenza e la
grande umanità. I funerali si svolgeranno questa mattina, alle 9.30,
presente il vescovo Egidio Caporello.
Al rito funebre parteciperanno sicuramente, oltre a numerosi sacerdoti
(tra i queli i confratelli dello stesso corso in seminario), moltissime
persone, compresi i tanti amici di San Martino Gusnago di Ceresara e
Ostiglia. Nel primo paese don Lino era nato; nel secondo aveva svolto per
7 anni attività pastorale come curato. Ovunque il sacerdote ha lasciato
una profonda traccia del suo passaggio.
Già ieri mattina si è avuta la prima prova tangibile dell'affetto con
cui il parroco dell'Immacolata era circondato. Quando la bara, alle 11.30.
è arrivata dall'ospedale in piazza Garibaldi, la chiesa era ormai
gremita. Sul portone d'ingresso la scritta 'La sua memoria continuerà a
vivere in mezzo a noi'. Poi, al momento del trasferimento della salma ai
piedi dell'altare, è esploso un applauso spontaneo e scrosciante, mentre
molti non riuscivano a trattenere le lacrime. Per qualche istante la bara
è stata aperta e i fedeli sono accorsi in massa per vedere per l'ultima
volta da vicino il loro parroco.
A celebrare la messa è stato don Giangiacomo Sarzi Sartori, il quale
all'omelia ha ricordato la figura di don Lino 'che proprio nel giorno del
Natale è entrato nella vita di Dio in senso totale e per sempre' e'che
proprio nel giorno del primo discepolo Santo Stefano è stato riaccolto in
chiesa tra noi'. Il celebrante ha quindi invitato tutti a mettere a frutto
i preziosi insegnanenti del defunto e a considerare come un testamento
spirituale il messaggio lasciato poco prima del definitivo ricovero
ospedaliero.
Centinaia di persone hanno vegliato in preghiera la salma per tutta la
giornata. Alle 17 è stato recitato il rosario e alle 17.30 è stata
celebrata una messa in suffragio con tutti i sacerdoti del vicariato.
Oggi la chiesa sarà riaperta du buon'ora. Alle 9.30 la solenne cerimonia
funebre, al termine della quale la salma sarà trasferita al cimitero di
San Martino Gusnago, dove verrà sepolta accanto alla tomba dei genitori.
Due pullman saranno messi a disposizione di chi vorrà accompagnare don
Lino sino all'ultima dimora.
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La bara in chiesa circondata dai fedeli. Questa mattina alle 9.30 si
celebrano i funerali
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Da Gazzetta di Mantova del 28/12/2001
Applausi
e lacrime per don Lino
Suzzara,
migliaia di persone e 60 sacerdoti al funerale
Il sindaco Bonini ha ricordato le iniziative benefiche del
sacerdote. Il vescovo Caporello: è morto da parroco Lo straziante
addio della comunità in piazza Garibaldi
SUZZARA. Migliaia di suzzaresi con il sindaco e 60 sacerdoti con il
vescovo hanno dato l'addio a don Lino Boselli, 65 anni, che ha
trascorso quasi metà della sua esistenza alla guida della
parrocchia dell'Immacolata. La cerimonia funebre, intensa e
partecipata, è durata un paio d'ore, un rapido batter d'ali per chi
non avrebbe mai voluto separarsi dall'amico sincero, dal consigliere
prezioso, dal cittadino tutto dedito alla solidarietà e alla
testimonianza concreta di una fede profonda. La commozione per una
perdita così grave ha pervaso tutti, dentro e fuori la chiesa.
Sulla bara il Vangelo e la stola del defunto. Ai lati della
balaustra un cesto con la foto di don Lino (con la significativa
scritta 'L'amicizia è per sempre'), un contenitore per raccogliere
i liberi pensieri della gente sul sacerdote scomparso e il gonfalone
del Comune. Accanto all'altare la corale Palestrina e il labaro
della Croce Rossa.
E poi la folla, taciturna e in lacrime. Nelle prime file i congiunti
del defunto (la sorella Lidia, il cognato Carlo Murino e le nipoti
Daniela e Silvia) e gli amministratori comunali (il sindaco Anna
Bonini e il vice Marco Viani).
La messa è stata concelebrata dal vescovo Egidio Caporello, dal
vicario generale Egidio Faglioni e dal parroco di Castiglione delle
Stiviere don Marino Barbieri. E' stato quest'ultimo, come
confratello di don Lino nel corso in seminario, a tracciare la
figura dello scomparso in forza di un amicizia che durava da quasi
mezzo secolo. Al microfono sono poi andati un rappresentante della
comunità di San Prospero (pure affidata a don Lino), don Giorgio
Bugada parroco di Riva, la direttrice e due mamme della scuola
materna parrocchiale Agazzi, il presidente della corale Roberto
Manenti.
Il sindaco è intervenuto per farsi interprete dei sentimenti della
cittadinanza. Si è soffermato in particolare sui concetti di stima
e di amicizia e ha sottolineato la duratura e proficua
collaborazione con il parroco attraverso tante iniziative di
solidarietà, il sostegno ad associazioni di volontariato, la
fondazione dell'«Opilio Zuccati» e della corale.
Il vescovo Caporello ha ricordato che don Lino aveva chiesto da
tempo di poter lasciare la responsabilità della parrocchia e di
poter rimanere a Suzzara come collaboratore. Già gli aveva fatto
visitare il piccolo appartamento che sarebbe andato ad occupare, con
vista sulla piazza e sulla chiesa. «Non nascondo - ha aggiunto -
che c'è stata una nostra certa complicità nel ritardare la nuova
designazione, che comunque è prossima. Chiedo scusa ai fedeli dei
disagi procurati ma don Lino ha così potuto morire da parroco».
Dopo i ringraziamenti di Carlo Murino a nome di tutti i famigliari,
c'è stato il momento toccante dell'esecuzione dell'Alleluja di
Handel, uno dei brani preferiti da don Lino. Poi la bara è stata
portata all'esterno. Agli applausi della folla in chiesa si sono
uniti quelli della gente in attesa sul sagrato. Mentre le campane
hanno suonato a festa (per volontà dell'estinto, che voleva
rimarcare la gioia dell'ascesa al cielo), tutti si sono stretti
attorno alla bara, quasi per non consentire il suo trasferimento al
cimitero di San Martino Gusnago.
A stento e assai lentamente si è formato un lungo corteo di auto e
pullman. E mentre il carro funebre si allontanava, molti dei
presenti hanno proteso le braccia, lanciando baci, salutando con la
mano e applaudendo. Un addio tra le lacrime, doloroso e straziante.
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Il vescovo monsignor Egidio Caporello in raccoglimento sulla bara A
destra i sessanta sacerdoti presenti alla celebrazione; il sindaco
Anna Bonini
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da "Gazzetta del Po" del 12 gennaio
2002
Don Lino Boselli: uomo credente
A Suzzara per 30 anni. Duemila persone e 60 preti
al funerale. Portato in spalla dai coristi. Campane a festa. Un prete
“umano” che andava d’accordo con tutti.“Spero di aver meritato la
sufficienza”, ha scritto Don Lino in una lettera inviata
ai parrocchiani in occasione del Natale rivolgendosi alla
misericordia del nostro Signore. Si tratta di un involontario testamento
spirituale dove si racconta alla sua gente. “Ho dato le dimissioni come
parroco chiedendo di rimanere a Suzzara come collaboratore del mio
successore. Io”, continua Don Lino, “ho la speranza di poter essere
utile a qualcuno con il fermo proposito di non dar fastidio ad alcuno per
continuare a crescere in una certezza: volerci bene fino a quando Dio ce
ne vorrà; cioè sempre”. “Don Lino è morto il giorno di Natale:
Nascita di Cristo scomparsa di Don Lino”, ha detto Don Marino Barbieri
durante l’omelia. In Lui troviamo un’armonia profonda delle due
dimensioni: l’umanità che trasuda dalla cordialità e l’altra
dimensione, quella della fede. A Suzzara gli voleva bene anche chi non
frequentava la chiesa. Don Lino dunque uomo, prete, pastore e amico”. Il
Vescovo Mons. Egidio Caporello ha dichiarato di aver fatto poco per
aiutare Don Lino in difficoltà nella gestione della parrocchia e si sente
complice del disagio sofferto. Ma Don Lino è buono e perdona perché la
vita è come una ruota che gira e si ripete e per questo “nulla brilla
sotto il sole”. “Io sono un parroco”, ebbe a dire Don Lino, “e non
un teologo. Il mio pubblico non è composto di studiosi ma di genti che ha
gradi di cultura diversi e ha rapporti diversi con la parola di Gesù. Il
mio linguaggio, perciò, è volutamente semplice”. Libri, ricerche,
mostre ma anche musica e concerti. Don Lino ha compiuto gli studi con una
normalità grande, ricco di interessi culturali, appassionato di musica e
d’arte, ha creato e costruito delle importanti realtà suzzaresi.
Durante il funerale molte persone responsabile degli enti che fanno parte
riferimento alla parrocchia (la cara scuola materna “R. Agazzi” che
hanno appena festeggiato il trentennale della presenza a Suzzara, la casa
in montagna, il cinema Dante, il Bar circolo Acli, la chiesa parrocchiale
e l’amato coro “Palestrina”) ebbene alcuni responsabili si sono
succeduti per portare un pensiero. Fra questi il Presidente della Corale
Palestrina Roberto Vanenti che ha letto. “Don Lino amava tanto la musica
e in questi 30 anni nella Parrocchia dell’Immacolata, ha accolto il coro
trattandolo come un figlio prediletto. Egli ha saputo fondere voci, suoni
e sentimenti dei suoi coristi in un’unica armonia. È stato per noi
Maestro, Direttore e soprattutto Amico. Ora, vogliano pensarlo in Paradiso
a dirigere un Coro di Angeli. Poi la direttrice della scuola materna
“Agazzi” che ha detto: “Noi eravamo una famiglia per lui, gli saremo
sempre grati”. Infine il sindaco di Suzzara dott. ssa Anna Bovini per le
tante iniziative di solidarietà fra cui “O. Zuccati”, Croce Rossa,
ecc. “Don Lino spera di avere meritato la sufficienza. La comunità lo
ha promosso a pieni voti con 110 e lode”. Migliaia e migliaia di persone
al funerale, incalcolabile la partecipazione, storica la cerimonia,
solenne, commossa. E come ricordo della “promozione” sono già partite
diverse iniziative per la storia: un libro curato da Bruno Melli e Vanni
Buttasi abbinato ad una mostra fotografica per la Pasqua 2002. Poi un cd e
una mostra di arredi sacri. Don Lino è stato promosso a pieni voti dalla
comunità che lo immagina attivo e generoso anche in paradiso. Il
“Don” adesso è là, in una pace eterna, alimentata delle nostre
preghiere. Non dimentichiamo, ha detto il Vescovo di Mantova, il messaggio
forte di una umanità cordiale che ha saputo trasmettere a tutti.
Attilio
Pignata
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Don
Faglioni nuovo parroco di Suzzara
Cambia
incarico il vicario della diocesi. A Cerese va don Gibelli
Il vescovo Egidio Caporello ha annunciato la nomima di due nuovi
parroci: monsignor Egidio Faglioni, vicario generale della diocesi
dal 6 luglio 1995, è stato destinato all'Immacolata di Suzzara; don
Paolo Gibelli, per 12 anni rettore del seminario, andrà a guidare
spiritualmente la comunità di Cerese. I nuovi incarichi saranno
formalizzati domenica ma gli ingressi solenni avverranno più
avanti, probabilmente tra un mese. Le date precise saranno fissate
nei prossimi giorni. La partenza per Suzzara del numero due della
curia crea in Curia un vuoto di rilevante importanza, che deve
essere quanto prima colmato.
Già nel dicembre scorso invece don Gibelli era stato sostituito
nella direzione del seminario, per cui era ora in attesa di un nuovo
compito.
Suzzara. Monsignor Faglioni prenderà il posto a Suzzara di don Lino
Boselli, scomparso il giorno di Natale per un ictus cerebrale
conseguente a una grave forma di diabete. Quella morte aveva
suscitato una ferita lacerante (non ancora rimarginata) in una
comunità che per oltre 30 anni aveva potuto apprezzare le grandi
doti umane e pastorali di don Lino. Alla cerimonia funebre uno dei
tre concelebranti, in un nugolo di preti e tra migliaia di fedeli,
era stato proprio don Faglioni a concelebrare la messa, forse non
ancora a conoscenza della sua nuova destinazione. Bisogna ricordare
che per molto tempo si era diffusa in città la voce della nomina di
don Paolo Gibelli, da poco liberatosi dai gravosi impegni di
responsabilità in seminario. Così la scelta di monsignor Faglioni
ha finito per cogliere di sorpresa un po' tutti. L'accoglienza sarà
in ogni modo calda e positiva. Molti già hanno sottolineato con
favore il fatto che per la loro parrocchia il vescovo abbia
addirittura fatto appello alla disponibilità del suo vice. Un
atteggiamento che evidenzierebbe, stando ai primi commenti, l'alta
considerazione della curia per l'Immacolata di Suzzara.
Cerese. Don Fedinando Tagliavini lascia l'incarico alla soglia degli
80 anni. Ha trascorso a Cerese più della metà della sua vita. Da
qui l'affetto per una comunità che non intende abbandonare nemmeno
al momento del commiato da parroco. Don Nando, approntando un
appartamento vicino alla chiesa, ha infatti deciso di rimanere per
sempre a Cerese, tra la sua gente. Sarà lui questa sera, in una
pubblica assemblea, a presentare alla comunità il nuovo parroco,
che sarà presente all'incontro. Ieri don Gibelli non ha fatto
mistero della sua originaria volontà di essere assegnato a una
missione in Etiopia. «Il vescovo - ha aggiunto il sacerdote - ha
però deciso diversamente e io ho accolto la designazione non solo
in obbedienza ma anche con totale e incondizionata soddisfazione».
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A destra don Faglioni col vescovo e mons. Scarduelli
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L'INTERVENTO
Monsignor
Caporello spiega il significato delle sue scelte
Il vescovo Egidio Caporello ha dato comunicazione delle due nomine a tutti
i sacerdoti della diocesi, scrivendo tra l'altro: «Il mio primo pensiero
è di riconoscenza al Signore e di sicura fiducia nella grazia con cui
accompagna fedelmente e in gratuità il nostra sacerdozio, nelle
tribolazioni e nel gaudio per il Vangelo. Affido ora queste nostre scelte
alla intercessione di Maria Santissima, venerata con il titolo di
'Immacolata' a Suzzara e con il titolo della sua Natività a Cerese».
«Il mio secondo pensiero è di riconoscenza ai sacerdoti chiamati e
destinati a nuovi servizi. In questo caso il pensiero della riconoscenza
si fa quanto mai vivo e fraterno, perchè riguardca tre amici sacerdoti
che hanno vissuto esperienze diverse, ma assai impegnative, con
dedicazione assidua e con tanta attenzione al nostro seminario, al
presbiterio, al laicato e alla comunità diocesana. Sicuro di interpretare
sentimenti diffusi, esprimo personale rinoscenza a mons. Egidio Faglioni.
Ricordo il suo affetto per il seminario come padre spirituale e docente
per tanti anni, il suo servizio ad Asola come parroco e questi ultimi anni
di particolare corresponsabilità con il vescovo per il servizio al
presbiterio e alla diocesi, come vicario generale. Considerate le
crescenti esigenze pastorali della comunità parrocchiale dell'Immacolata
di Suzzara da tempo sofferente per la malferma salute del compianto don
Lino Boselli e in seguito alla sua morte, alla fine abbiamo fatto
consapevolmente la scelta di assicurare a quella parrocchia e per quella
zona pastorale della diocesi la disponibilità e la competenza pastorale
del nostro mons. Egidio».
«Anche a don Paolo Gibelli esprimo gli stessi sentimenti, rigraziandolo
per la dedicazione dei suoi primi anni di sacerdozio a Castiglione delle
Stiviere e soprattutto per il suo servizio di rettore del seminario. Ho
voluto sottlolineare questa nostra attenzione a don Paolo anche nel
recente passato, mentre lasciava il seminario. Desiderava ora dedicarsi
alla pastorale parrocchiale; e ci è sembrato davvero opportuno che
prendesse l'impegno di parroco nella comunità di Cerese, dove potrà dare
continuità al lungo e generoso servizio di don Nando».
Il vescovo ha concluso la sua lettera a tutti i i sacerdoti chiedendo loro
«nuova appassionata attenzione e tanta solidarietà per il nostro
seminario e per la pastorale della vocazione al sacerdozio diocesano per
il nostro futuro».
Cercasi nuovo
vice tonificante
Stefano Scansani
I preti, da noi, sono così pochi e interdipendenti nella gestione della
parrocchie, che quando se ne muove uno se ne mettono im movimento altri.
Come gli shanghai. Il ricorso alla terminologia dei giochi da tavolo è
anche un pretesto per richiamare una battuta del vescovo: a bocce ferme.
Caporello la pronuncia ogni tanto, l'ha ripetuta anche quando, sei anni
fa, veniva pressato dalla richiesta di nominare finalmente il nuovo
vicario generale della diocesi, cioè il suo vice. Scelse Egidio Faglioni,
ora nominato parroco di Suzzara. Perché va a Suzzara? E chi sarà il
nuovo vicario? Il vescovo ora più che mai potrebbe rispondere che deciderà
a bocce ferme, cioè dopo un momento di riflessione amplissima.
Perché quello di oggi non è un cambio ordinario, il vicario non è prete
qualsiasi e perché - solitamente - un "vice-vescovo" da un
giorno all'altro non lascia l'incarico per reggere una parrocchia. La
scelta di Faglioni è certamente calibrata sulla realtà di Suzzara: lui
è della Galvagnina, dei paraggi, non è conservatore e conosce la gente,
le teste e le idee di questo cantone ex rosso della diocesi. Faglioni è
monsignore - lo immaginiamo mentre stringe le spalle - e il titolo vale un
premio per l'Immacolata, seconda parrocchia della diocesi per popolazione.
E il nuovo vicario, figura fondamentale in una diocesi che non è retta da
un centralismo di memoria pomiana o dall'autodeterminazione ferrariana?
Il vescovo potrebbe cercare tra i sacerdoti di curia un uomo più di
energia vitalizzante che di rigore. E i parroci sono ormai intoccabili.
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All'Immacolata
il sacerdote
braccio destro del vescovo
Monsignor Egidio Faglioni. E' nato a Gavagnina di Moglia il 3 maggio
1942. Ordinato presbitero il 16 giugno 1968 a Castiglione delle
Stiviere.
Conseguita la licenza in teologia spirituale alla Pontificia
Università Gregoriana, dal 1970 insegna al seminario diocesano di
Mantova. Dal 1973 è direttore spirituale nello stesso seminario,
fino al 1 giugno 1987, quando viene nominato parroco di Asola e
amministratore parrocchiale di Barchi. Il 6 luglio 1995 è nominato
vicario generale della diocesi; incarico che comincia a ricoprire
dal 31 agosto dello stesso anno. Il 24 dicembre 1996 è nominato
cappellano di Sua Santità Giovanni Paolo II. Continua nel frattempo
l'attività di insegmamento e di predicazione.
La nomina effettiva a parroco dell'Immacolata di Suzzara (circa
10mila abitanti) partirà da domenica 20 gennaio.
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Monsignor Egidio Faglioni, 59 anni, nativo di Galvagnina di Moglia,
è stato nominato parroco dell'Immacolata di Suzzara. Dal 6 luglio
del 1995 riveste l'incarico di vicario generale della Diocesi di
Mantova, quindi collabora strettamente con il vescovo monsignor
Egidio Caporello
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Accolto
con un applauso
il nome del nuovo parroco
SUZZARA
Contenti i fedeli dell'Immacolata
Mauro Pinotti
SUZZARA. La notizia dell'arrivo del nuovo parroco, monsignor Egidio
Faglioni, annunciato dal vescovo di Mantova nell'affollatissima chiesa
dell'Immacolata Concezione mercoledì sera, è stata accolta dalla comunità
parrocchiale con un applauso. Poco prima di comunicare il nome, sul quale
c'era molta curiosità, il vescovo Caporello, ha recitato alcune
preghiere, ha ricordato la figura di don Lino, e così come aveva fatto
durante i funerali, si è scusato per eventuali «ritardi od ommissioni»
da lui stesso causati. Sono ormai passati 25 giorni dalla morte di don
Lino Boselli (avvenuta la mattina dello scorso Natale) che ha retto la
parrocchia Immacolata per più di 30 anni, ma la comunità laica e
cristiana è ancora disorientata. L'arrivo del nuovo parroco, quindi è
stato accolto con grande soddisfazione. Dopo che il vescovo ha fatto il
nome di don Faglioni, descrivendone doti umane, cristiane e spirituali,
mons. Egidio Caporello ha aperto il dibattito. Pochi timidi interventi tra
cui quella della sorella di don Lino, Lidia Boselli che ha detto: «La
comunità è pronta a ricevere il nuovo parroco ma evitiamo di fare
confronti con don Lino». Tra gli amici laici del parroco scomparso era
presente Bruno Melli, che non è intervenuto in chiesa ma ieri ha voluto
parlare: «L'arrivo del nuovo parroco è un evento atteso e gradito. Come
presidente della pro loco dò tutta la mia disponibilità e quella
dell'associazione per continuare a dialogare e collaborare così come
abbiamo fatto con don Lino. Lanciamo questo messaggio nella speranza che
venga recepito. Auguro a don Faglioni buon lavoro per la parrocchia e per
la città di Suzzara». Sulla stessa lunghezza d'onda anche Roberto
Manenti del coro G.P. da Palestrina. Giuliana Zanardi rappresentante dei
genitori dell'oratorio: «Dopo l'inevitabile stasi dell'oratorio dovuta
principalmente alla malattia di don Lino, con l'arrivo del nuovo parroco
possiamo cominciare a lavorare su progetti comuni. Non resta che
conoscersi reciprocamente».
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