Dal Vangelo di Luca - Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e incappò nei briganti che lo spogliarono, lo percossero e poi se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Per caso, un sacerdote scendeva per quella medesima strada e quando lo vide passò oltre dall'altra parte. Anche un levita, giunto in quel luogo, lo vide e passò oltre. Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto lo vide e n'ebbe compassione. Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, versandovi olio e vino; poi, caricatolo sopra il suo giumento, lo portò a una locanda e si prese cura di lui. Il giorno seguente, estrasse due denari e li diede all'albergatore, dicendo: Abbi cura di lui e ciò che spenderai in più, te lo rifonderò al mio ritorno. Chi di questi tre ti sembra sia stato il prossimo di colui che è incappato nei briganti?». Quegli rispose: «Chi ha avuto compassione di lui». Gesù gli disse: «Và e anche tu fà lo stesso». (Luca 10, 29-37)

Malata è questa umanità sofferente, che con ostinazione è causa del "suo" male, incapace com'è di godere del bene che ha ricevuto a piene mani dal Signore. Potrebbe vivere nella pace e cerca la guerra. [...] Gesù passa accanto a noi "COME COLUI CHE GUARISCE". Lui è il medico, prima di tutto del cuore. La guarigione inizia nel cuore. E' dal cuore dell'uomo che scaturiscono gli egoismi, l'avarizia, ogni tipo di immoralità, la ricerca insaziabile delle "cose" da consumare, i sentimenti da bruciare, gli appagamenti mai soddisfatti. Che Gesù guarisca il nostro cuore ed avverrà che il mondo tutto intero e l'umanità nel suo insieme, conosceranno i tempi e i frutti della pace e dell'amore. (Don Mario, da "Insieme" del 9 febbraio 2003)

Preghiera del medico

La professione del medico è nobilissima e affascinante ma anche delicatissima e difficile. Ecco alcune preghiere per il medico e alcune per gli ammalati. (Ricordiamo che un medico santo, il prof. Giuseppe Moscati, è più volte apparso in sogno ai malati terminali i quali improvvisamente hanno trovato nella Sua intercessione la cura miracolosa ai loro mali).

 

Signore, fa che la mia mente sia sempre
limpida e illuminata al letto del paziente,
fa che nessun pensiero estraneo mi distragga.
L'erudizione e l'esperienza mi siano sempre di guida
e il mio lavoro sia sempre sereno.

Perché grandi e nobili sono queste conoscenze scientifiche,
volte a mantenere la salute e la vita delle Tue creature.
Allontana da me il preconcetto ch'io possa sapere ogni cosa.
Dammi la forza, la voglia e l'opportunità
di ampliare sempre questo mio sapere.

Oggi posso scoprire cose che ieri non avrei nemmeno sospettato
perché l'arte è grande e la mente umana non si stanca di apprendere.

Fa sì che nel paziente veda solo l'uomo.
Tu, o Generoso, hai scelto me
per vegliare sulla vita e sulla morte delle Tue creature.
Ora mi appresto alla mia visita.
Stammi vicino in questo arduo compito
sì che possa riuscire bene.

Perché senza il Tuo aiuto
l'uomo non riesce nemmeno nelle piccole cose.

 

Preghiera dell'ammalato

O Signore, la malattia ha bussato alla porta della mia vita,
mi ha sradicato dal mio lavoro
e mi ha trapiantato in un altro mondo, il mondo dei malati.

Un'esperienza dura, o Signore, una realtà difficile da accettare.

Eppure, Signore, ti ringrazio per quanto ho imparato
e sto imparando da questa malattia;
ho toccato con mano la fragilità e la precarietà della vita,
mi sono liberato da tante illusioni.

Ora guardo tutto con occhi diversi:
quello che ho e che sono non mi appartiene, è un tuo dono;
ho scoperto che cosa vuol dire: "dipendere",
aver bisogno di tutto e di tutti, non poter fare nulla da solo:
ho provato la solitudine, l'angoscia, lo smarrimento,
ma anche l'affetto, l'amore, l'amicizia di tante persone.

Signore Gesù, anche se mi è difficile ti dico:
Sia fatta la tua volontà!
Ti offro le mie sofferenze e le unisco alle tue.
Aiuta i Medici, gli Infermieri, i Familiari
e tutti quelli che, giorno e notte, si sacrificano per me.
Dona a tutti un cuore grande, paziente, generoso.

Sostienimi nelle sofferenze,
dammi fiducia, pazienza, coraggio,
e se vuoi, dona la guarigione a me e agli altri.

Claudio Italiano

 

Altre preghiere del medico

 

Dio mio, riempi la mia anima d’amore per l’arte e per tutte le creature.
Non lasciare che la sete di guadagno e la ricerca della gloria influenzino l’esercizio della mia arte
allontanandomi dal nobile dovere di fare del bene a tutte le creature.

Fa’ che in colui che soffre io non veda altro che un uomo.
Fa’ che la mia mente sia limpida al letto del malato,
affinché io possa ricordare ciò che l’intelletto e la scienza mi hanno insegnato.
Fa’, o Signore, che i miei pazienti abbiano fiducia in me e nella mia arte.
Fa’ che essi seguano le mie prescrizioni e i miei consigli.

Allontana dal loro letto i ciarlatani, la folla dei parenti
sempre prodiga di consigli e le comari che credono di sapere tutto d’ogni cosa,
poiché si tratta di gente pericolosa che riesce spesso, per vanità e presunzione,
a far fallire anche le migliori cure dell’arte e conduce non di rado la creatura alla morte.

Se gli ignoranti mi criticano e si fanno beffa di me,
fa’ che l’amore per la mia arte sia più forte delle loro derisioni
e che io possa perseverare nella giustizia
senza badare al prestigio, alla ricerca e all’età dei miei nemici.

Concedimi, o Signore, l’indulgenza e la pazienza di fronte ai malati testardi e seccatori.
Fa’ che io sia moderato in ogni cosa, ma che insaziabile sia il mio amore per la scienza.
Allontana dal mio cuore la presunzione che nulla vi sia per me di inconoscibile.
Concedimi la forza, la volontà e le occasioni di accrescere le mie conoscenze.

Fa’ che in ogni momento io possa scorgere la presenza di cose
di cui non sospettavo neppure l’esistenza,
poiché l’arte nostra è vasta
e lo spirito umano mai finisce di percorrere la strada del sapere.

 


Signore Gesù,

Medico Divino, che nella tua vita terrena hai prediletto coloro che soffrono ed hai affidato ai tuoi discepoli il ministero della guarigione, rendici sempre pronti ad alleviare le pene dei nostri fratelli. Fa che ciascuno di noi, consapevole della grande missione che gli è affidata, si sforzi di essere sempre, nel proprio quotidiano servizio, strumento del tuo amore misericordioso. Illumina la nostra mente, guida la nostra mano, rendi attento e compassionevole il nostro cuore. Fa’ che in ogni paziente sappiamo scorgere i lineamenti del tuo Volto divino.

Tu che sei la Via, donaci di saperti imitare ogni giorno come medici non soltanto del corpo ma dell’intera persona, aiutando chi è malato a percorrere con fiducia il proprio cammino terreno, fino al momento dell’incontro con Te.

Tu che sei la Verità, donaci sapienza e scienza, per penetrare nel mistero dell’uomo e del suo trascendente destino, mentre ci accostiamo a lui per scoprire le cause del male e per trovarne gli opportuni rimedi.

Tu che sei la Vita, donaci di annunciare e testimoniare nella nostra professione il “Vangelo della vita”, impegnandoci a difenderla sempre, dal concepimento al suo termine naturale, e a rispettare la dignità di ogni essere umano, specialmente dei più deboli e bisognosi.

Rendici, o Signore, buoni Samaritani, pronti ad accogliere, curare e consolare quanti incontriamo nel nostro lavoro. Sull’esempio dei santi medici che ci hanno preceduto, aiutaci ad offrire il nostro generoso apporto per rinnovare costantemente le strutture sanitarie.

Benedici il nostro studio e la nostra professione, illumina la nostra ricerca ed il nostro insegnamento. Concedici infine che, avendo costantemente amato e servito Te nei fratelli sofferenti, al termine del nostro pellegrinaggio terreno possiamo contemplare il tuo volto glorioso e sperimentare la gioia dell’incontro con Te, nel tuo Regno di gioia e di pace infinita. Amen

 


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