O Gesù,
un giorno deporrai
anche la mia povera anima
e la mia povera vita nelle mani del Padre?

Allora deponi tutto, il peso della mia vita,
il peso dei miei peccati,
non sulla bilancia del giudizio
ma tra le braccia del Padre.
Dove fuggire, dove nascondermi,
se non presso di te,
che mi sei fratello nelle amarezze,
che hai patito per i miei peccati?

Ecco, oggi io vengo a te.
M'inginocchio sotto la tua croce.
Bacio quei piedi, che senza farsi sentire
e senza farsi fuorviare,
mi seguono con passo sanguinante
lungo le strade tortuose della mia vita.
Abbraccio la tua croce,
o Signore dell'amore eterno,
o cuore di tutti i cuori,
o cuore trafitto,
o cuore paziente e indicibilmente buono!

Abbi pietà di me.
Accoglimi nel tuo amore.
E quando il mio pellegrinaggio
si avvicinerà alla fine
e il giorno declinerà
e le ombre della notte mi avvolgeranno,
pronuncia anche sulla mia fine
a tua ultima parola:
Padre, nelle tue mani
consegno il suo spirito.
O buon Gesù!

                        Karl Rahner

 

Signore Gesù,
abbiamo bisogno di te,
di te solo,
di te crocifisso,
umiliato, consumato.

Si, abbiamo bisogno
del tuo sangue
per fortificarci,
dell'acqua del tuo costato
per dissetarci,
delle tue piaghe
per rifugiarci!

Abbiamo bisogno
dei tuoi piedi
per riposare la nostra testa dolorante e stanca;
delle tue mani
per avere conforto
di una tua benedizione,
la gioia di una tua carezza.

Abbiamo bisogno
delle tue lacrime
per purificarci,
dei tuoi gemiti
per giustificare i nostri!

                Suor Maria Teresa dell'Eucarestia

 

Vieni di notte,
ma nel nostro cuore è sempre notte:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in silenzio,
noi non sappiamo più cosa dirci:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni in solitudine,
ma ognuno di noi è sempre più solo:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, figlio della pace,
noi ignoriamo cosa sia la pace:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a liberarci,
noi siamo sempre più schiavi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a consolarci,
noi siamo sempre più tristi:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni a cercarci,
noi siamo sempre più perduti:
e dunque vieni sempre, Signore.
Vieni, tu che ci ami,
nessuno è in comunione col fratello
se prima non è con te, o Signore.
Noi siamo tutti lontani, smarriti,
né sappiamo chi siamo, cosa vogliamo:
vieni, Signore. Vieni sempre, Signore.

                        David Maria Turoldo

 

Signore,
riconoscerti significa amarti.
Tutto esiste grazie a te:
sii lodato per questa meraviglia!
Insegnaci la delicatezza e il rispetto
dei nostri fratelli.
Tu scruti il nostro cuore
e ne conosci i limiti e le barriere.
Non ignorare le nostre ferite segrete,
sorridi delle nostre fantasie.
Tu sei il Dio del perdono,
sei il Signore ricco di misericordia.
Insegnaci a camminare con umiltà
sulle vie della riconciliazione.
Un popolo avanza verso di te:
colma le sue lacune,
ritessi le sue lacerazioni,
affinché ti possa servire
in spirito e verità
con un amore
che cerca di imitare il tuo.

                            Pierre Griolet

 

Dio Santo, grande e misericordioso,
che hai fatto dei cieli la tua dimora,
guarda a noi, piccole creature,
che abbiamo la tenda qui, su questa terra.
Benché limitati e peccatori,
inondati dal tuo Spirito,
come Cristo esultiamo chiamandoti:
"Abbà, Papà"!

Tu, Abbà dell'umile servo sofferente,
il prediletto tuo figlio, Gesù;
Tu, Abbà di ciascuno di noi,
dacci lo Spirito che ci riempia di gioia
nel riconoscere la nostra dignità di figli,
per trovare pace nel ripetere "Abbà".

Abbà, sia santificato il tuo nome.
Grazie per aver rivelato il nome di Jahvè:
Colui che è presente, salva e libera.
Grazie, perché in Gesù hai manifestato
il tuo volto e il tuo nome: "Abbà".
Facci gioire nel respirare questo nome
e nel farlo conoscere ad ogni creatura.

Abbà, venga il tuo regno:
un regno in cui tutti si uniscano
nell'invocarti: "Abunì: Padre nostro".
Venga il regno dello "shalom",
della pace proclamata dal tuo Figlio,
l'umile servo nonviolento.
Venga la cultura nonviolenta,
cultura di pace, di amore e  di giustizia
che metta fine alla guerra.
Venga il tuo regno nell'umile uso
dei doni del nostro pianeta,
coltivato con amore dai tuoi figli.

Abbà, sia fatta la tua volontà,
il tuo disegno di pace.
Aiuta la tua Chiesa e tutti i cristiani
ad unirsi nel nucleo della fede,
fuggendo dai "mercenari" che impongono
la loro volontà, i loro precetti,
le loro opinioni, anziché accogliere
il tuo disegno di pace e di salvezza.

Abbà, dacci il pane di ogni giorno,
da tutti riconosciuto come tuo dono:
tutti, tutti possano spezzare
lo stesso pane, onorandolo
come dono dell'unico Padre.
E col pane materiale donaci
la vera vita, Gesù,
che si è fatto pane del mondo.

Abbà, rimetti i debiti a noi,
che conoscendo il tuo perdono generoso
vogliamo riconciliarci con tutti i fratelli,
con chi ci ha umiliato e deriso
con chi ha spiato il momento della caduta,
con chi ha tramato insidie contro di noi.
Aiutaci ad imitare Cristo
che dall'alto della croce prega:
"Abbà, perdona!",
dopo averci invitato ad essere
come te "misericordiosi".
Facci immagini della tua pace
e del tuo perdono senza limiti.

Abbà, trattienici dalla tentazione.
Una religione deviante
non ottenebri la nostra mente.
Preservaci da quella religiosità che fa ammalare noi e gli altri,
nell'abuso del tuo nome per motivi non puri:
il successo, la carriera, il potere e la gloria.

Abbà, liberaci dal male.
Come il tuo servo Gesù vogliamo vincere
l'odio con l'amore,
la vendetta con il perdono,
e come Lui assumere
su di noi ogni forma di morte
sconfitta sul legno della croce.
Poiché tuo è il regno, tua la gloria e la potenza!

Abbà, grazie di essere grande
e misericordioso,
dolce è il tuo nome, sconfinato il tuo amore.
Grazie d'aver rivelato a noi,
tuoi piccoli figli, i misteri della tua voltontà,
d'averci redenti e salvati
così che noi siamo beati
già sulla terra.

                            Card Carlo Maria Martini

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