19 gennaio 2003
Per vivere comunitariamente la celebrazione eucaristica
Che pranzo è quello in cui ogni cinque minuti arriva un nuovo invitato? Forse è meglio arrivare tutti insieme e insieme fare festa! ATTENZIONE ALLA PUNTUALITA'.
Ogni "portata" del pranzo è espressione di un affetto particolare da parte di chi ospita. Lui ci tiene molto che tutto venga "gustato e gradito". Perché al banchetto del Signore, saltiamo in tanti il pane della Parola e arriviamo quando questo cibo dolcissimo è già stato "servito"? Fai un torto al Signore che te lo ha preparato con molta cura!
Se siamo tutti invitati alla mensa del Signore non trascorrere questo momento come un estraneo, come un "forzato", come uno che non prova gioia. E nemmeno come uno che ha altro da pensare o cose più "interessanti" da comunicare con il vicino. AIUTIAMOCI A VICENDA AD AVERE UN ATTEGGIAMENTO DI ASCOLTO E DI PARTECIPAZIONE ATTIVA.
Dio ti vuole vicino. Non desiderare gli angolini oscuri e anonimi della Chiesa: entra in gioco, manifesta apertamente la tua fede, non vivere quei quaranta minuti "sul piede di partenza": sono i minuti fondamentali della tua settimana, che danno senso a tutti gli altri, anche se non "producono" moneta per questa terra. Sono i minuti della pace del cuore!