Lettera ai parrocchiani

25 MAGGIO: 6^ DOMENICA DI PASQUA - 2^ SETTIMANA DEL SALTERIO

Dio ci ha amato per primo

Parliamo tanto di carenze affettive, sia dei piccoli che dei grandi. Assistiamo frequentemente a conflitti familiari, scatenati da amori ormai senza vita, sofferenti e faticosi, che si attardano a distinguere tra "amare" e "voler bene: ti voglio bene ma non ti amo...

Dio è stupendo e diretto nell'amore. Non è volubile, non è stagionale, non misura il dono: "Non siamo stati noi ad amare Dio, ma è Lui che ha amato noi" e ci ha dato il Figlio.

Se ci fermassimo un momento a contemplare questo amore di Dio e toccassimo con mano che è destinato a noi e che si tratta di un amore fedele; se scoprissimo che questo amore merita veramente di essere coltivato, alimentato, corrisposto; se entrassimo nella prospettiva che la preghiera ci aiuta in questo cammino, che la confessione rende la nostra vita una risposta all'amore, forse, anzi certamente, la nostra viata sarebbe straordinariamente bella, serena, piena di pace interiore.

Forse non ci pensiamo mai che tanti disagi interiori, tante angosce, tante disperazioni nascono dal fatto che non crediamo all'amore di Dio e rassomigliamo a bambini in perenne crisi di abbandono o in stato di privazione che di conseguenza diventano "difficili" e si rendono la vita "difficile".

Dio ci invita a credere nel suo amore e a fidarci della sua tenerezza.                      

don Mario


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