| Lettera ai parrocchiani |
VII domenica del T.O. - III settimana del salterio
Nella solennità di Pentecoste si celebra la Giornata per il Seminario. Le due cose non vanno in disaccordo. Anzi. In questo giorno santissimo lo Spirito Santo ha dato origine alla Chiesa e nella stanza al piano superiore ha dato vigore, autorità e forza, luce, sapienza e discernimento agli Apostoli.
Li ha ricolmati del Suo Amore, perché tutti noi fossimo confermati nella fede. Li ha resi capaci di ricordare le Parole del Signore; di fare il memoriale dei "segni" sacramentali che Gesù aveva chiesto di custodire gelosamente nel tempo, come presenza" vera di Lui Risorto.
In questo giorno di Pentecoste gli impauriti diventano coraggiosi, i timidi diventano ardimentosi, coloro che temevano di fare la fine del Maestro Crocifisso sono felici di patire qualcosa per il suo nome. Sono "uomini nuovi", trasformati, Risorti con Gesù il Vivente.
Che cosa, quale prova, chi, quale situazione, quale contrasto, quale opposizione li avrebbe ormai separati dal Signore Gesù Cristo?
Da quel giorno anche noi siamo stati travolti dalla grazia dello Spirito Santo e viviamo la gioia del suo Amore. Un segno è l'Assemblea che si raduna. Un segno - il più straordinario - è l'Eucaristia che celebriamo. Un segno è la Parola che ascoltiamo. Un segno è il sacerdote che vive con noi nelle parrocchie, accanto alle nostre case.
A Lui vogliamo volgere la nostra attenzione e il nostro affetto, OGGI.
E' una persona debole e fragile. Ma ha scelto di dare la vita per noi. E' pieno di limiti e, talvolta, di difetti. Eppure rimane lì, a disposizione, come un vicino di casa particolare, non avendo per sé famiglia e genealogia.
Il prete delle nostre messe, brillante o noioso.
Il prete che è arrivato ad esserlo attraverso un lungo percorso in seminario e con l'aiuto di molte persone che si sono poste accanto a lui e un po' di vita l'hanno spesa per lui.
Appunto il Seminario e coloro che si preparano a diventare preti.
Per questa grande realtà della diocesi siamo invitati a pregare e ad essere solidali. CON LA PREGHIERA E CON L'OFFERTA CHE SPERO GENEROSA E SENZA RISERVE.
Anche io sono passato in un seminario e lì ho scoperto quanto fosse bello donare la propria vita per gli altri. Anche io, a volte, non sono generoso al massimo. Ma una cosa ho cercato di dire: che voglio molto bene a tutti, senza distinzioni!
don Mario