| Lettera ai parrocchiani |
II domenica del T.O. - II settimana del salterio
Non si può vivere continuamente nella frenesia degli avvenimenti, degli acquisti e delle scadenze. Non può essere sempre tempo di festa. Abbiamo bisogno tutti di tempi di riflessione e di vita normale, da dedicare certamente al lavoro senza farcene inghiottire, ma da destinare anche a noi stessi, al silenzio, al riposo del cuore e dei pensieri. Un tempo per dare spazio a Dio che parla, alle persone che ci stanno vicine, ai sentimenti, agli affetti quotidiani, al gioco con i figli, alle cose semplici e gratuite. Sentiamo bisogno di un tempo per ascoltare e non solo per parlare, per passeggiare sereni e non solo per correre. Tutti abbiamo l'esigenza della tranquillità che, nonostante gli impegni quotidiani ineludibili, ci dia pace e ci aiuti a riconquistare quella padronanza di noi stessi che ci rende pronti a donarci agli altri con gioia e simpatia.
Immaginate se poi riuscissimo a dedicare un po' di tempo anche a Dio, alla preghiera semplice e spontanea, ad una breve lettura della Bibbia, al segno della croce: ritroveremmo quella serenità del cuore che andiamo cercando in tutte le direzioni e che, invece, dobbiamo scoprire in noi stessi. Nel tempo entra, come dono e come opportunità di incontro, di riflessione e di riposo, LA MESSA NEL GIORNO DEL SIGNORE: LA DOMENICA.
Riusciamo a mettere tutto la domenica, anche ciò che ci stanca più del lavoro settimanale, anche lo stress più raffinato. Ma non c'è posto per il Signore lodato e ringraziato insieme come fonte di ogni bene e di ogni grazia. A tutti quelli che non perdono mai l'incontro con Gesù Risorto rivolgo l'invito alla perseveranza, alla maggiore consapevolezza della scelta bella che fanno. Se sono genitori, chiedo che trasmettano ai loro figli questa fede viva e visibile. Chiedo loro di partecipare con godimento, ricevendo il Signore nella sua parola e come pane di Vita. Chiedo, anzi, di passare parola e di invitare altri amici a vivere la stessa esperienza, motivandone con convinzione l'opportunità. A tutti gli altri che saltuariamente e, forse, come obbligo, partecipano alla Messa chiedo di pensare bene alla chiamata di Dio che vuole stare accanto a loro, sostenerli e incoraggiarli nella fatica quotidiana. In un mondo che ci travolge col suo vuoto, lasciamo che Dio ci riempia con il suo amore e con la verità delle sue parole. In una società chiusa ed egoista, lasciamo che Dio ci porti verso la condivisione del tempo, dei doni e delle risorse umane e spirituali. Dio con il suo amore, riposa più di ogni altro riposo, perché in Lui è la Pace vera.
don Mario