Lettera ai parrocchiani

12 Dicembre 2004

III domenica di Avvento - III settimana del salterio

Il Signore è presente ad ogni eucaristia

 

Cerchiamo di essere consapevoli del significato di ogni eucaristia che celebriamo. Siamo chiamati ad incontrarci con il Signore che ci attende. Quando andiamo a vivere l'esperienza della Eucaristia, incontriamo il Signore. Ci attrae un desiderio irresistibile di Lui.

Dire questo non significa lasciarsi prendere dall'emozione o dal fanatismo affettivo. Significa, invece, fare un concretissimo atto di fede.

Lo dice Gesù: Ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo sangue, annunciate la mia morte e risurrezione. State, cioè, innalzando un inno alla speranza, contro ogni paura e pessimismo, contro ogni rifiuto del futuro e dell'impegno, contro ogni disperazione che ci impedisce di credere nell'uomo creato a immagine di Dio e rigenerato dall'amore del Signore".

La celebrazione eucaristica ci radica in questa speranza e ci rende pronti a vivere ogni giornata con la gioia di Cristo Risorto.

Usciamo dalla celebrazione col cuore trasformato, se veramente abbiamo incontrato Lui e abbiamo contemplato nella fede il suo Volto.

L'esistenza stessa diventa una celebrazione che continua nel desiderio di contagiare il gusto di vivere a tutti, con umiltà e gioia.

Nelle trame oscure di un mondo che si inaridisce e del quale rischiamo di vedere soltanto l'aspetto triste e negativo, colui che ha incontrato il Signore nella Eucaristia, porta la certezza che per l'uomo non esiste una sconfitta definitiva, non può esistere una dichiarazione di fallimento, perché a ciascuno e a tutti è donata la gioia del Paradiso: incontro ineffabile con Cristo Risorto che amiamo e per il quale giochiamo tutta la nostra vita. Vorrei proprio che la ragione che ci spinge a partecipare all'Eucaristia della domenica fosse questa. Nei prossimi giorni più volte vi accorgerete che rinnoverò a ciascuno e a tutti l'invito di i partecipare ai GRUPPI DI ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO che rivivremo nel tempo di quaresima.

Accostarci alla parola di Dio per imparare a conoscere meglio il Signore significherà sperimentare Dio presente nelle nostre case, nella nostra storia. Dio che ci aiuta a comprendere che, in modo reale, ogni giorno, possiamo attenderlo e incontrarlo nella celebrazione.

Proviamo a farci queste domande:
- che cosa mi spinge a partecipare alla messa?
- con quale animo sono presente?
- quanto percepisco la presenza del Signore Risorto?

don Mario


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