Lettera ai parrocchiani

4 Dicembre 2005

II domenica di Avvento - II settimana del salterio

Avvento: occhi svegli e cuore puro

 

Da quando gli uomini hanno deciso di percorrere le loro strade e di fare a meno di Dio, nel mondo si è scatenata la divisione, la lotta, la minaccia della distruzione, la morte. Anche oggi è così. Oggi più di prima: abbiamo mezzi più potenti per annientare. Tutto diventa giusto e lecito: è sufficiente che io lo voglia e che vada bene a me. E Dio dove è andato?

Da allora, in molti modi ci ha parlato, cercando di farci ritornare su una strada più giusta e fraterna, aiutandoci a ritrovare Lui, Padre misericordioso e ad ascoltare le sue parole, vere bussole per indicarci il cammino. L'uomo talvolta lo ha ascoltato. Molte altre volte, no. Al colmo della pazienza e dell'amore, come una madre instancabile che corregge e accompagna il figlio, ci ha mandato Gesù di Nazareth, l'Emmanuele, il Dio con noi, il Salvatore. Gesù è entrato nella nostra storia. Ha preso da Maria un corpo come il nostro, ha ereditato i nostri limiti, si è piegato alla morte.

NON HA COMMESSO IL PECCATO. Anzi ha preso tutti i nostri peccati e per liberarci da questa lebbra di egoismo, ha dato la sua vita sulla croce, per amore, senza riserve, gratis. Ha anche deciso, risorgendo dai morti dopo tre giorni, di rimanere sempre con noi con il Suo Spirito. Questa sua Presenza è rivissuta dalla Chiesa, sua Comunità, ogni volta che celebra l'Eucaristia: Gesù si immola, Gesù si dona come cibo e bevanda. Noi celebriamo la sua morte e la sua risurrezione nell'attesa della sua venuta, alla fine della nostra vita e alla fine di tutta la storia. Allora tutti risorgeremo anche con il corpo: o per la gioia senza fine, se abbiamo amato come Gesù o per l'odio eterno, se non lo abbiamo seguito nell'amore, pronti a dare anche noi la vita. AVVENTO. La Chiesa ci invita a vivere questo tempo per non perdere la memoria. Noi siamo distratti e superficiali. La Chiesa ci aiuta a rivivere la storia di ogni uomo, quindi anche la nostra, fatta di peccato sempre perdonato, perché diventi una storia di verità, di giustizia, di amore e di pace. Una storia di imitazione di Gesù e di vita secondo il Suo Vangelo. AVVENTO. Se ti sei un po' rilassato, se ti sei addormentato, se sei diventato pigro, se ti sei abituato talmente al peccato che non riesci più nemmeno a riconoscerlo, FERMATI un momento, rientra in te stesso. Ti accorgerai di Dio che ti cerca e cercandoti ti ama, ti dà un cuore nuovo. Se tu lo accetti. Se sei pronto, se sei sveglio, se il tuo cuore non pensa solo a se stesso e alle sue soddisfazioni. Ma accanto a Gesù sa essere buono e puro, semplice, accogliente, generoso e pieno di fede.

don Mario


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