Lettera ai parrocchiani

1 Maggio 2005

VI domenica di Pasqua - II settimana del salterio

In attesa dello Spirito Santo

 

Ogni Comunità Cristiana celebra in questo mese due tappe fondamentali del cammino di fede e di iniziazione cristiana dei suoi figli: la Messa di Prima Comunione, il Sacramento della Confermazione.

Tutti e due questi doni inestimabili che Gesù Risorto fa alla sua Chiesa, hanno come protagonista un Ospite misterioso e dolcissimo delle nostre anime: lo Spirito Santo.

Non è possibile che si celebri l'Eucaristia senza che lo Spirito santifichi il pane e il vino, perché diventino Corpo e Sangue del Signore. Non è possibile senza lo Spirito che anche tutti i credenti in Cristo Risorto, diventino un solo Corpo con Lui senza che lo Spirito "faccia", ad ogni Eucaristia, questo miracolo.

Ogni volta che ci incontriamo per celebrare, per pregare insieme, per fare memoria di Gesù Morto e Risorto, in attesa di incontralo alla sua venuta, è lo Spirito Santo che diffonde le sue meraviglie e fa di tutti noi una "cosa nuova", "nuove creature", "cuori nuovi" non più induriti ma amanti.

Lo Spirito ci purifica e ci fa sentire figli di Dio e in ogni momento, ci suggerisce la preghiera più vera e ci fa comprendere i segreti delle Scritture e ci aiuta a vivere nella vita il loro messaggio che salva.

Nella Confermazione lo Spirito Santo viene invocato e donato e scende nel cuore dei cresimandi come rugiada, come linfa vitale, come forza, come fuoco che riscalda e innamora, come vita. I genitori e i padrini, i ragazzi stessi, forse non comprendono questa straordinaria grazia della quale sono, a titolo diverso, destinatari.

A partire da questa domenica voglio invitare tutti: quelli che partecipiamo alla Eucaristia, tutti i cresimandi, i ragazzi che si preparano alla Messa di prima Comunione, i genitori, i padrini, i catechisti a pregare ogni giorno lo Spirito Santo:

"Vieni, Santo Spirito, e metti in noi l'inquietudine giusta e rasserenante della tua presenza. Aiutaci a superare ogni egoismo che ci attanaglia: fornicazione, impurità, libertinaggio, idolatria, stregonerie, inimicizie, discordia, gelosia, dissensi, divisioni, ubriachezze e cose del genere.

Donaci, invece, la grazia di far maturare in noi il frutto del tuo Santo Spirito: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza, dominio di sé. Vieni Spirito Santo e fa' di noi una sola famiglia che celebra ogni domenica la Morte e la Risurrezione di Cristo, e che da quella esperienza di amore trae energia e vigore per vivere".

don Mario


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