"Che tutti siano una cosa sola come noi siamo una cosa sola" (Gv 17, 22)
"La Chiesa universale si presenta come un popolo adunato nell'UNITA' del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo" (L.G. 4)
Non restare inerti nel guscio di una comunità ripiegata su se stessa ma puntare con lo sguardo verso il largo affinché ogni uomo incontri la persona di Gesù, che tutto rinnova
Una comunità cresciuta:
Una comunità ancora in cammino:
che deve crescere nell'accoglienza reciproca;
che deve sviluppare la comunicazione tra i gruppi;
che deve maturare l'attenzione a tutto ciò che è unitario;
che deve superare la tentazione sempre presente della chiusura.
La Comunità riscopre e approfondisce la sua vocazione alla comunione:
allargando la base di partecipazione alla propria azione ecclesiale;
vivendo come culmine e fonte della sua vita l'Eucaristia, celebrata nel Giorno del Signore;
coinvolgendo il maggior numero di persone tra i praticanti e stabilendo rapporti interpersonali profondi;
facendo esperienza della dimensione comunitaria della fede in Gesù Morto e Risorto;
affidando al maggior numero di persone possibile un piccolo (o grande) compito di responsabilità e di servizio nella Parrocchia.
La Chiesa è casa, edificio, dimora ospitale che va costruita mediante l'educazione a una spiritualità di comunione. Ma ciò è possibile solo se:
si è consapevoli di essere peccatori perdonati;
guardiamo a tutta la comunità come alla comunione di coloro che il Signore santifica ogni giorno;
l'altro non sarà più un nemico, né un peccatore da cui separarmi bensì uno che mi appartiene, con lui potrò rallegrarmi della comune misericordia, potrò condividere gioie e dolori, contraddizioni e speranze;
insieme saremo, a poco a poco, spinti ad allargare il cerchio di questa condivisione, a farci annunciatori della gioia... e della speranza che insieme abbiamo scoperto nelle nostre vite, grazie proprio al Verbo della vita;
saremo testimoni dell'amore.
Il Papa dice: "L'altro grande ambito in cui occorrerà esprimere un deciso impegno programmatico... è quello della comunione che incarna e manifesta l'essenza stessa della Chiesa. La comunione è il frutto e la manifestazione di quell'amore che, sgorgando dal cuore dell'eterno Padre, si riversa in noi attraverso lo Spirito che Gesù ci dona (cfr Rom 5,5), per fare di tutti noi un cuore solo e un'anima sola (NMI 42).
Fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione
Promuovere una spiritualità di comunione come principio educativo:
Sguardo del cuore portato sul mistero della Trinità che abita in noi e la cui luce va colta anche sul volto dei fratelli che ci stanno accanto;
capacità di sentire il fratello di fede nell'unità profonda del Corpo mistico, dunque, come uno che mi appartiene, per saper condividere le sue gioie e le sue sofferenze, per intuire i suoi desideri e prendermi cura dei suo bisogni, per offrirgli una vera e profonda amicizia;
è pure capacità di vedere innanzitutto ciò che di positivo c'è nell'altro, per accoglierlo e valorizzarlo come dono di Dio: un dono per me, oltre che per il fratello che lo ha direttamente ricevuto;
saper fare spazio al fratello, portando i pesi gli uni degli altri (Gal 6,2) e respingendo le tentazioni egoistiche che continuamente ci insidiano e generano competizione..., diffidenza, gelosie...
Senza questo cammino spirituale, a ben poco servirebbero gli strumenti esteriori della comunione. Diventerebbero apparati senz'anima, maschere di comunione più che sue vie di espressione e di crescita.
La Parola di Dio della Domenica e la sua riscoperta nella quotidianità attraverso i Gruppi di Ascolto della Parola;
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale;
Il coinvolgimento del maggior numero di persone per una comunicazione più efficace ed immediata;
Il coinvolgimento diretto ed essenziale della famiglia nella costruzione della Comunità.
La liturgia: celebrazione e preghiera comunitaria
La riconciliazione
Il dialogo
La comunicazione dei beni
L'adesione al progetto comune
La partecipazione convinta alla vita diocesana.