La giornata comunitaria conclusiva
dell’anno pastorale 2004-2005

 

Domenica 12 giugno si è tenuta a Cristo Redentore la giornata conclusiva dell’anno parrocchiale 2004-05 contrassegnata dal ritiro per adulti e giovani alle 9.00, la partecipazione al rito eucaristico alle ore 11.30 e, alle 16.30, dall’incontro comunitario di verifica e di prima programmazione per il 2005-2006. Conclusione dei lavori verso le 19 con momento di fraternità.

 

Testimoni di Gesù Risorto

Don Mario ha sottolineato come quello che si chiude sia stato un anno in cui abbiamo vissuto momenti molto preziosi per la conoscenza tra le persone, la condivisione, il confronto di idee e per un approdo alla consapevolezza di una responsabilità comune.

Eventi significativi nel nostro cammino sono stati la festa patronale dell’Esaltazione della S. Croce, celebrata per la prima volta, le celebrazioni comunitarie della penitenza e gli incontri di preghiera mensili, i ritiri mensili di spiritualità, i primi venerdì del mese, la catechesi comunitaria in Avvento e gli incontri di preparazione alla Pasqua, l’esperienza dei gruppi di ascolto, i riti quaresimali e la Via Crucis per le vie del quartiere, la devozione a Maria davanti alla grotta esterna alla chiesa, alla Madonnina di Scala di Giogga, a S. Pietro in Silki e nel pellegrinaggio al santuario della Madonna di Gallura. Da aggiungere che sono nati quest’anno il Consiglio pastorale parrocchiale con la sua Segreteria e il Consiglio affari economici.

Alla conclusione di una tappa e prima di iniziare un nuovo cammino, che dovrà essere quello della missione, e chiedendoci chi siamo, ci rendiamo conto – ha detto don Mario - di essere soltanto quelli che hanno dato una risposta alla chiamata di Gesù e della sua Chiesa, non certo i migliori, dovendo anzi riconoscere a volte le nostre incompetenze e le nostre inconsistenze.

Il compito che la Chiesa assegna a noi laicato è però fondamentale e insostituibile. Il laico è sollecitato a un nuovo slancio nel “vivere le realtà del mondo” del lavoro, delle professioni, della cultura, dello sport, dell’arte e della politica “ordinandole secondo Dio”. Parlare di collaboratori, volontari e simili è riduttivo. Per la Chiesa il laico è corresponsabile. Gli ultimi decenni mostrano chiaramente l’importanza del ruolo dei laici e come la loro azione abbia addirittura anticipato talora le conclusioni conciliari.

Il compito che ci attende è impegnativo. Bisogna anzitutto evitare il rischio di cadere nell’autocompiacimento per le tante cose positive finora realizzate, di abituarsi all’esistente. Perché non chiedersi dove sono i lontani? I lontani delle stesse nostre famiglie, del nostro quartiere, adulti, giovani, adolescenti. Dove saranno andati a finire fra qualche mese i ragazzi che hanno ricevuto la Cresima ora? Sì, la missione nasce da una sola esigenza: riportare a Cristo i lontani. Come rendere la nostra vita visivamente significativa e coinvolgente, da “testimoni di Gesù Risorto”, così che risulti credibile la nostra proposta agli altri di ciò che abbiamo creduto e crediamo?

 

Sintesi delle attività svolte dai vari gruppi parrocchiali

Dopo l’introduzione di don Mario, Franca Esposito ha presentato la seguente sintesi delle attività svolte nell’anno 2004-2005:

L’ultimo nato è il gruppo missionario. Ne è responsabile Rosanna Saba. I 25 partecipanti hanno seguito il cammino di fede legato all’itinerario formativo delle POM “Fame di pane, fame di Dio” e hanno al loro attivo tre progetti di solidarietà: due rivolti al terzo mondo con invio in due diverse destinazioni di 3950 e di 1500 € e un terzo consistente nella raccolta del pane duro a vantaggio degli animali della Comunità di S’Aspru.

Il gruppo Adulti, coordinato da Caterina Fois e Pasqualino Deriu, si è riunito con cadenza settimanale. Ha seguito un corso di catechesi, ha condotto uno studio del territorio e ha effettuato il censimento delle unità familiari della parrocchia. Si ripromette di nominare a breve i rappresentanti dei condomìni e delle zone.

Incaricata della Biblioteca è Cristina Canu. Sette i collaboratori. La programmazione delle attività è concordata mensilmente. Un buon successo fra i bambini del quartiere hanno riscosso gli incontri di dicembre su “Le più belle fiabe di Natale in biblioteca”.

L’Ufficio parrocchiale conta otto collaboratori ed è diretto da Cristina. Cura le certificazioni, le iscrizioni alle varie attività parrocchiali, provvede alla fotocopiatura del Foglietto settimanale e di quanto richiesto dai vari Gruppi; raccoglie e conserva i materiali che questi presentano. Ha inventariato tutto il materiale giacente nei locali della parrocchia. I suoi componenti hanno riunioni trimestrali.

Il Centro di solidarietà assiste dai 35 ai 40 nuclei familiari. Si avvale di 17 volontari ed è coordinato da Rosanna Saba. Visita le famiglie e distribuisce viveri una volta al mese. Servizio guardaroba settimanale, il lunedì per le famiglie del quartiere e il mercoledì per gli extracomunitari. Necessita di più spazio per i laboratori di cucito e découpage.

Responsabile del gruppo Catechisti è Franca Esposito. I 19 catechisti, che seguono 185 bambini divisi in 15 gruppi, procedono mensilmente alla programmazione e alla verifica. Il gruppo si riunisce una volta alla settimana. Sono stati effettuati incontri periodici con i genitori. Ritiri di preparazione alla prima Comunione e alla Cresima. Ci sono state 42 prime comunioni e 39 cresime.

Katia e Giuliana hanno animato la Messa della famiglia. In collaborazione con gli educatori dell’oratorio e del Gral è stata organizzata la Festa di Carnevale. Un grosso problema è riuscire a conciliare l’impegno del Catechismo con gli infiniti impegni dei bambini e delle famiglie.

Il gruppo Educatori ha 11 componenti ed è coordinato da Luca Serra e Sara Murgia. Si occupa di una settantina fra ragazzi e giovani, divisi in gruppi di 2ª -3ª media, 1ª - 4ª superiore, 5ª superiore - università. Il cammino di fede ed educativo si è intrecciato e completato con la scuola di catechesi dell’arcivescovo in cattedrale.

L’Oratorio, infine. Responsabili Alessia Faedda e Omar Deriu. Mediamente frequentato da circa trenta fra ragazzi e giovani si avvale di quattro animatori. Sono stati organizzati tornei interni, promosse varie attività libere, giochi di società. Si è collaborato alla riuscita della festa di carnevale. Si è faticato parecchio, in qualche caso, a fare interiorizzare alcune regole comportamentali di base. Diverse volte c’è stata sovrapposizione con altre attività parrocchiali. Auspicabile, se possibile, una maggiore presenza di don Mario.

 

I gruppi di lavoro

Ci si è quindi divisi per gruppi di lavoro al fine di individuare le linee progettuali per il prossimo anno che sarà quello della Missione. Molte le proposte portate all’attenzione dell’assemblea comunitaria per evangelizzare i lontani. Molti hanno osservato che per trovarli non occorre fare molta strada perché sono, il più delle volte, i nostri stessi familiari, i vicini di casa, gli amici, i colleghi, ecc., e tutti coloro che non credono a un Dio-Amore non estraneo ai problemi quotidiani. Fondamentale educarsi all’ascolto se si vuole aiutare chi è in difficoltà, proponendo Gesù, ritrovando un senso alla vita. Le iniziative culturali: musica, films, conferenze, presentazioni di libri, insieme ad attività sportive, qualche recita in lingua o vernacolo possono essere un validissimo strumento e non solo per un primo contatto. Ampliare gli spazi di confronto e di dialogo può servire a sfatare i luoghi comuni sulla religione e sulla Chiesa. E’ stato proposto di portare le celebrazioni liturgiche nel quartiere, estendendo l’esperienza finora confinata a qualche momento dell’anno, come in quaresima o nel mese di maggio. Non è mancato chi ha sottolineato l’importanza di internet, del telefonino e delle E-mail per un moderno “volantinaggio” che arrivi ai giovani, ai quali bisogna andare incontro, comunque, nelle scuole, palestre, muretto, laboratori musicali, concerti, ecc.

 

Il segreto della missione: innamorati di Gesù

Nel compiacersi del lavoro svolto dai gruppi don Mario ha sottolineato che ciò che importa, per la missione, non è la molteplicità degli interventi né la densità dei programmi e tanto meno la competizione con le agenzie del tempo libero sicuramente più organizzate ed agguerrite, ma la forza, la qualità e la credibilità dell’annuncio attraverso modi e linguaggi nuovi nel rispetto dei diversi e mutevoli contesti.
Soprattutto lo sfondo deve essere chiaro. E lo sfondo è Gesù Cristo morto e risorto. La grande fantasia della Chiesa che si rinnova non è nata da fautori di opere speciali o iniziative strepitose, ma da uomini come padre Manzella o donne come madre Teresa, uomini e donne innamorati di Gesù Cristo.

Fondamentale sarà meditare il Vangelo, e alla luce del Vangelo fare le proposte, che devono essere concrete e fattibili nella gradualità dei tempi. Non si deve esagerare nel numero delle iniziative, occorre invece impostare razionalmente il proprio lavoro, farlo bene, dosarlo opportunamente, distribuirlo sapientemente fra il maggior numero di persone sollecitando tutti a offrire la propria disponibilità.


Indietro

Home