Novembre 2006

La parrocchia: una famiglia che cresce nell'amore!

Riprendo da dove avevo interrotto nel foglietto domenicale del 28 giugno. Nel frattempo abbiamo avuto la grazia straordinaria della ordinazione sacerdotale e della prima messa di don Alessio Deriu. Un grazie ancora immenso al Signore ad Alessio e alla sua famiglia.

Alla luce di questo dono siamo chiamati tutti a fare quello che il Signore Gesù, nella persona del vescovo p. Paolo, ci chiede. Padre Paolo chiede a me di restare a Cristo Redentore: ci rimango con gioia, con gratitudine e con un amore senza riserve per tutti.

Chiede ad ognuno di voi di sentirsi appartenente a questa comunità parrocchiale che scopre ogni giorno la "novità e la freschezza" alla quale Dio la chiama. Provo a immaginare, molto concretamente, la "novità e la freschezza" in questo modo:

1. Riscoprire i "lontani", quelli che si sono allontanati: giovani e adulti, in particolare. Nella parrocchia sono passate generazioni di ragazzi che occorre ricercare, ai quali dobbiamo far arrivare un segnale di presenza, di simpatia e di affetto. E, se riusciamo, anche qualche proposta. Ci vogliamo tutti per quest'opera impegnativa e grande!!!

Perché non li invitiamo, ad esempio, alla Messa della Domenica? La stragrande maggioranza è assente. Non possiamo proprio fare nulla?

2. Aprirci alla famiglia. Noi incontriamo i fanciulli e i ragazzi. Ho la consapevolezza che questo non sia sufficiente se non nasce un filo diretto con i genitori che si assumono l'impegno di aiutare i figli nel cammino verso Gesù Cristo. Le famiglie sono indispensabili come ambiente essenziale nel quale cresce e si sviluppa la fede. Mi piacerebbe vederle insieme ogni domenica, come diverse già fanno. Mi piacerebbe se qualcuno di esse diventasse luogo di accoglienza anche verso altri ragazzi in vista del catechismo. Sogno e desidero una scuola permanente per i genitori, che diventi un luogo di ricerca per "imparare" la difficile arte di educare.

Penso ormai con insistenza al progetto di un cammino di fede con i genitori che battezzano i loro figli e che dura, magari attraverso piccoli impegni, per tutto il tempo che corre dal battesimo all'ingresso dei figli nella vita piena della Comunità. E' proprio vero: senza famiglia, rischia di non esserci Chiesa. Ma per coinvolgerla ci vogliamo tutti. Ci vogliono genitori che liberamente e con gioia diano la loro disponibilità. Dio è molto generoso con chi è generoso con Lui.

3. Privilegiare gli adulti. La loro crescita cristiana è essenziale per la società e per la famiglia. Ci vogliono adulti che sappiano approfondire la fede, scegliere lo stile di vita del Vangelo e tradurre nella vita familiare, dì lavoro e di relazione, questa profonda scelta di campo. La realtà sociale e umana cambia soprattutto in questo modo.
4. Scoprire e servire i bisogni. Significa prestare maggiore attenzione alle richieste di aiuto di ogni genere che scopriamo attorno a noi, per trovare risorse e disponibilità umane in vista di una risposta efficace. Ma soprattutto far maturare in tutti noi il bisogno e l'esigenza di metterci al servizio della carità come scoperta della presenza di Gesù Cristo che chiede di essere amato in tutti i nostri fratelli.
5. Vivere con maggiore fedeltà e amore la Domenica, Giorno del Signore. Giorno di festa e di incontro. Giorno nel quale condividiamo le nostre storie, i momenti belli e quelli difficili. Ognuno si senta mandato dal Signore e dalla Chiesa ad invitare un altro alla celebrazione della Risurrezione di Gesù, nella Domenica. Se troveremo questa forza e questa convinzione sono certo che la partecipazione sarà molto più alta e soprattutto di altra qualità, da parte di tutti, ad iniziare da me.

Con questi desideri e con la certezza che ognuno di noi voglia diventare missionario nella comunità parrocchiale, propongo...

...GLI IMPEGNI PER LA SETTIMANA CHE INIZIA

Sono da ricordare poi tutti gli altri incontri ormai fissi:

• Quelli del catechismo: Ogni gruppo nel suo giorno e ora
• Quelli dei cresimati e degli adolescenti e quello dei giovani.
• Tutti gli altri appuntamenti che di settimana in settimana verranno tempestivamente ricordati.

INVITO ALLA GENEROSITA'

Come avete notato è stato concluso un lavoro che ancora mancava nella Chiesa: la copertura della sagrestia e della cappella del Santissimo. Questo intervento permette di utilizzare in modo più adeguato questi ambienti. La spesa per sua realizzazione è di 20.000 euro. Chi desidera, con molto libertà e nella misura che ritiene possibile, può contribuire. Ci si può rivolgere a me, don Mario. Ringrazio tutti e sempre per la disponibilità.

don Mario

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