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LA CONFERENZA SAN VINCENZO DE’ PAOLI IN PARROCCHIA
Con l’arrivo della bella stagione, i ragazzi stanno già pensando alle vacanze e le famiglie fanno progetti su dove trascorrere le ferie. Ci sono persone però che da anni e alcune da sempre possono solo costatare lo scorrere delle stagioni solamente dalla finestra di casa. Per loro la giornata è ritmata dal mettere insieme il pranzo con la cena e non sempre, dalla televisione a tutto volume o perché sorde o per riempire le stanze vuote, da qualche chiacchiera con i vicini, da ricoveri in ospedale e per il resto solitudine, emarginazione, trascuratezza fisica o morale. Gli ultimi nella società ci sono sempre stati ma da sempre i cristiani si sono attivati per sollevarli dai loro problemi, farli sentire persone vive, rispondendo all’invito esplicito di adempiere alle “opere di misericordia”. Gli ultimi non sono soli i poveri, ma vi sono anche persone con gravi disagi sociali, ammalate, con difficoltà deambulanti, anziani che non si fidano più di uscire da soli per paura di cadere o di essere scippati. Per loro già nel 1833 Federico Ozanam aveva fondato un’organizzazione di laici sensibili ai problemi della società. Si è subito diffusa nel mondo cattolico e mantiene tuttora intatto lo spirito del fondatore. Nella nostra parrocchia la conferenza dè Paoli è presente ed attiva da anni. Oltre alle riunioni che si svolgono in canonica due volte il mese (il 1° ed il 3° sabato), all’insegna della frase presa dall’enciclica del papa Benedetto XVI “……l’amore del prossimo radicato nell’amore di Dio è anzitutto un compito per ogni fedele……”, ci si trova per conoscere eventuali casi di particolare entità, per coordinare e dividersi i compiti, sempre sotto la protezione ed all’insegna delle direttive del Beato Ozanam. Ultimamente c’è stato un aumento di volontari e questo ci permetterà di allargare il campo delle attività e degli interventi domiciliari che è il compito precipuo della San Vincenzo. Siamo grati a coloro che volessero far parte della Conferenza parrocchiale ed inoltre se ci fossero segnalati casi di disagio. In questi ultimi mesi sono state effettuate le seguenti attività: - tutte le sere, esclusi i giorni festivi, sono stati consegnati dei pasti a domicilio a persone indigenti, con problemi fisici che non possono raggiungere la “mensa Ozanam” presso Porta Amica (centro Don Bosco); - servizio presso la suddetta mensa la quale offre un pasto caldo a persone senza fissa dimora o in condizioni di estrema povertà; - raccolta una volta la settimana di generi alimentari presso supermercati o dettaglianti (si ringrazia fin d’ora i negozi di alimentari che volessero donare le proprie eccedenze non commerciabili). - assistenza domiciliare ad undici famiglie del nostro quartiere per portare viveri ed aiuto nello sbrigare pratiche burocratiche come ricostituzione delle pensioni, pratiche per accertamenti di invalidità civile (accompagnatoria), telesoccorso, domande per pratiche amministrative di vario genere, pratiche per interventi a favore delle famiglie che assistono in casa persone non autosufficienti, accompagnamento per visite ospedaliere, acquisti di quanto necessita quotidianamente, accompagnamento alle poste per ritiro pensione, esecuzione di piccole manutenzioni e riparazione della casa; - contatti con i servizi sociali e le strutture mediche; - visite ai nostri assistiti che sono ricoverati in ospedale o per gravi malattie o perché hanno subito interventi operatori. In questi giorni lo scrivente ha ricevuto dal Consiglio Centrale per il Polesine della Società San Vincenzo de Paoli, l’incarico di coordinatore per il Polesine della ricerca storica sulla vita della San Vincenzo nel Veneto. Infine c’è da ricordare che domenica 7 maggio è stata organizzata la Festa per gli Anziani della nostra parrocchia con tombola, animazione musicali e rinfresco. Un grazie di cuore è rivolto al “Gruppo Solidarietà” che si presta ad animare la Festa ed al Circolo Sociale che ospita la simpatica compagnia.
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