Cattedrale S. Maria delle Grazie

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   Tra le fonti antiche, una di particolare interesse, ricordata dall' Antinori - e risalente all'anno 1120: vi si parla di Berardo, vescovo dei Marsi, cui era soggetta la "Citt¨¤ Marsicana" (l'attuale San Benedetto) insieme con le due "ville" di Venere e di Pescina. EĄŻ importante notare come vi si parli di Pescina non come "civitas", ma semplicemente come "villa", ossia un piccolo agglomerato di case dipendente in tutto e per tutto dall'unica "civitas" dei dintorni, che era quella "Marsicana", sede del Vescovo.Di Pescina come chiesa autonoma si comincia a parlare, invece, solo verso la fine del XII secolo quando, in una bolla di papa Lucio III (anno 1181) viene ricordata la chiesa di Santa Maria (probabilmente Santa Maria del Popolo, divenuta successivamente chiesa di San Berardo). In un codice di decime, databile tra la fine del XIII e gli inizi del XIV secolo, Pescina viene ancora ricordata come "pieve", avente nel suo territorio le chiese di San Nunzio, San Paolo (e, forse, anche San Mauro). il paese moderno non si ¨¨ ancora formato, e la popolazione ¨¨ sparsa nei numerosi casali ricordati dal Di Pietro (Ansano, Vezzano, Pretiolo, Villarea, Cornavino, Apinianici, Apamea, Pactiano, Leone, Geno, Atrano, Castelrotto, ecc.). Quasi sicuramente lo spostamento di fatto del Capitolo da Marsia a Pescina si determina nel XVI secolo, per ragioni di comodit¨¤ e di sicurezza. E la chiesa che funge ufficiosamente da cattedrale ¨¨ Santa Maria del Popolo (o della Porta). Solo sotto il vescovo monsignor Giambattista Milanese (fine del XVI secolo) si passa ad officiare nella nuova chiesa di Santa Maria delle Grazie, non ancora completata nelle sue strutture. Per la sistemazione di questa chiesa si lavorer¨¤ dal Seicento all'Ottocento; consacrata da monsignor Peretti il 6 agosto 1606, viene ricoperta di volta sulla navata centrale solo sotto monsignor Massimi; monsignor Caccia crea la cappella di San Rufino; monsignor De Vecchis (nel 700) sollecita la costruzione del portico e della sacrestia, mentre il Capitolo somministra i materiali presi dall'antica cattedrale di Santa Sabina; monsignor Barone fa innalzare il campanile e monsignor Brizi provvede alla costruzione del "cimitero" e del battistero. I dieci altari laterali (fatti fare, nei primi anni del Seicento, con il contributo finanziario di dieci "principali" famiglie di Pescina) vengono abbelliti e ricoperti di marmi finissimi sotto monsignor Segna; infine, la cupola (con otto ampi finestroni e numerosi fregi vede la luce subito dopo l'unit¨¤ d'Italia, tra il 1863 e il 1865. Questa era, dunque, la parrocchiale di Pescina (e nello stesso tempo cattedrale della Marsica) fino al 1915, quando il terremoto ne fece un mucchio di rovine. Oggi, ricostruita sul medesimo sito, si fregia ancora del titolo di "concattedrale" della diocesi. In questa chiesa sono conservati i resti mortali di San Berardo, cardinale e vescovo della nostra diocesi dal 1109 al 1130. Il 21 luglio 1986 tali reliquie sono state profanate da ignoti ladri che, asportati i metalli preziosi dei reliquiari, le hanno lasciate sul posto. La Cattedrale Santa Maria delle Grazie, sebbene lontana dallĄŻepoca romanica, ha tutti i caratteri di una autentica Chiesa Romanica; la facciata di questa Chiesa, costruita tutta in pietra, ¨¨ quella tipica della zona Aquilana, a forma rettangolare, divisa in due zone, inferiore e superiore da una piccola cornice sempre di pietra. Sotto, si aprono cinque Archi a formare l'atrio esterno, chiuso da pesanti cancellate in ferro battuto. Sopra, vi sono due ordini di finestre con al centro un Rosone riscoperto nel restauro del 1948/1950. Il Salone sovrastante l'Atrio costituiva il refettorio del Seminario. LĄŻinterno di questa Cattedrale ¨¨ a tre navate, con Altare Basilicale al centro, (sormontato da un Ciborio, costruito in marmo policromo nell'ultimo restauro) e due Altari in fondo alle Navate Laterali, costruiti ugualmente in marmo. I lavori di restauro hanno riportato la chiesa alle linee originali, sopprimendo i numerosi altarini laterali aggiuntisi nel periodo barocco. La parte di destra, fiancheggiante l'attuale Via Medaglia d'oro, ha rinforzi a scomparsa e nella muratura si notano frammenti o fregi di pietre antiche. Lungo la Navata sinistra, si apre al centro la Cappella di S. Berardo, Vescovo dei Marsi, Patrono della citt¨¤ di Pescina e Protettore della Marsica. Sotto lĄŻAltare della stessa Cappella, ¨¨ posta lĄŻUrna contenente le spoglie mortali del Santo con vari oggetti di valore antico. LĄŻUrna attuale, finemente cesellata in oro, dal Maestro Brandizi di Roma, ¨¨ stata realizzata in occasione del Sesto Centenario della Traslazione delle Reliquie da Marsia a Pescina, celebrato il 2 Maggio 1961. Tale Traslazione infatti era avvenuta il 23 Maggio 1361. A quella eccezionale ricorrenza del Sesto centenario, parteciparono anche S. Em. il Card. Confalonieri e altri sei Vescovi dĄŻAbruzzo. Due giorni prima il 30 Aprile 1961 il Vescovo allora regnante Mons. Domenico Valerii (1945/1973) aveva riconsacrato la Cattedrale di S.Maria delle Grazie, e aveva operato una minuziosa ricognizione e ricomposizione delle Reliquie di S.Berardo nella Urna attuale. Al centro del pavimento della Cappella, in quella medesima occasione furono raccolte le spoglie dei Vescovi dei Marsi, seppelliti sotto il pavimento della Cattedrale e vi fu apposta questa lapide:

HIC QUIESCUNT MARSORUM PASTORES

Con tutti i relativi nomi.

Al lato destro della Cappella cĄŻ¨¨ la lapide in memoria di S.Ecc. Joseph Francisci + 06.03.1811, posta dal nipote Francesco Francisci S.ae M.ae in Portico Diaconus Cardinalis.

Al lato sinistro, la lapide di Francesco Bernardino Corradino di Fabriano, + 25.12.1718. In fondo all'Abside della Cattedrale, ¨¨ posta in una nicchia, l'antica e preziosissima Statua di Santa Maria del Popolo, "GRUPPO LIGNEO" della Scuola Abruzzese-Napoletana del secolo XIV. L'Urna antica di San Berardo e questo Gruppo Ligneo, erano prima del 1950 nella vecchia Chiesa di San Berardo, ora distrutta e di cui resta in piedi solo la mole quadrangolare della vecchia torre campanaria. Tale Chiesa era situata verso il Castello, in alto tra le abitazioni del primo agglomerato di Pescina Vecchia, rimasta quasi completamente diroccata dal terremoto del 1915. Da quella occasione, rimasta per tanto tempo pericolante, fu completamente demolita, ai tempi del Parroco Can. D. Nazzareno Baroni. Fu allora che il Gruppo Ligneo della Madonna del Popolo, le Spoglie di San Berardo con vari oggetti di valore antico, e la famosissima Campana che la tradizione vuole ricollegare proprio ad alcuni miracoli operati dal Santo, fu tutto sistemato nell'attuale Cattedrale di Santa Maria delle Grazie. Col tempo erano sorte varie Confraternite, e ciascuna aveva la sua Chiesa, ad eccezione di quella del SS.mo Sacramento, che aveva un Oratorio, dove vi era la Cappella del Sacramento con il famoso affresco "Gloria del Sacramento" del Patini, attiguo alla Chiesa Cattedrale e ad essa comunicante, ora adibito a Salone Parrocchiale.Questa Cattedrale, ora solo di nome dopo il trasferimento della Sede Vescovile ad Avezzano, anche se in una veste alquanto moderna, dopo gli ultimi Restauri in cui si realizz¨° il pavimento in marmo ed il rivestimento delle Colonne in travertino, ha nel complesso unĄŻottima rispondenza alla funzionalit¨¤ liturgica. Oltre tutti questi motivi storici e architettonici, questa Cattedrale ¨¨ dotata anche di alcune opere di Pittura con buon interesse artistico, specialmente quelle di alcuni famosi Pittori Abruzzesi. Vi si trovano infatti:

- Una Tela Artistica del Patrignani raffigurante la "Madonna col Bambino in braccio";

- Un antico quadro: "l'Assunta" restaurato dalla Pittrice Ines Tabassi nel 1962;

- Una tela artistica ancora del Patrignani raffigurante "Trionfo dellĄŻEucaristia": copia dellĄŻaffresco "Gloria del Sacramento" della Cappella del Sacramento del Patini;

- Un'antica Tela: "La Nativit¨¤ di Maria SS.ma" di inestimabile valore;

- Un quadretto molto antico di autore ignoto: Ą°Le Stigmate di San FrancescoĄą.

La Cattedrale Santa Maria delle Grazie, ¨¨ un Monumento di valore e di interesse storico, artistico e architettonico, che corrisponde alla sua molteplice funzionalit¨¤, religiosa, culturale, artistica e monumentale.

La Chiesa di S. Antonio

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Questa chiesa gi¨¤ esistente nel 1200, con il nome di S. Maria Annunziata, con il portale, scampato alla rovina del terremoto del 1915, offre tuttora uno dei migliori esempi della facilit¨¤ con cui l'Arte d'Abruzzo seppe dare importanza anche a opere modeste. Lo stemma del Conte di Celano e Barone di Pescina Ruggiero, posto sulla facciata in pietra sopra l'ingresso ¨¨ ripetuto nell'archivolto del portale e le decorazioni trecentesche della chiesa ci fanno pensare alla munificenza della potente famiglia. Forse quest'opera ebbe contemporaneit¨¤ con l'altra della cattedrale dei Marsi S. Maria delle Grazie ove rifulge ancora la genialit¨¤ d¨Ź un maestro sconosciuto e da lui probabilmente, o alla sua scuola fu commissionato il nuovo lavoro. A prima vista non sembra anzi che vi siano attinenze precise fra i due portali, soprattutto per le differenze di struttura ma indubbiamente nell'esame dei particolari non si deve esitare a riconoscere la stessa ispirazione la stessa mano. La chiesa ¨¨ semplice come decorazione. Il portale di stile romano-gotico, con archivolti scolpiti, ¨¨ sormontato da una facciata di stile rinascimentale. Tra il 1967 e il 1971 la chiesa di S. Antonio da Padova viene ristrutturata, l'oratorio adiacente viene demolito completamente, gli altarini vengono snaturati del loro splendore, sparisce anche una tela interessante di valore artistico, vengono sostituite le canne originali dell'organo settecentesco, viene demolito lo splendido e caratteristico pavimento con marmo moderno. Oggi, si pu¨° ammirare parte del coro in noce intarsiata in stile barocco e quello che rimane dell'organo.

Il Santuario della Madonna del Carmine   

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Il Santuario della Madonna del Carmine sorge nella parte alta di Pescina. Esso ¨¨ stato costruito nellĄŻanno 1903 dopo lĄŻalluvione che sconvolse la citt¨¤ di Pescina.

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