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La Sagra della Patata

relazioni sulla patata
CARATTERISTICHE NUTRIZIONALI
VALORI NUTRITIVI
LA PATATA GIUSTA AL....PIATTO GIUSTO(aut. Antonio Secli)
LA PATATA "FA TORNARE LA MEMORIA"
STORIA DELLA PATATA
PATATA NOVELLA TRA RICCHEZZA E AVVENTURA



crescita della patata



Caratteristiche nutrizionali La patata, contrariamente a quanto comunemente si crede, ha un modesto valore energetico, che, per 100 g. di prodotto, è di 75-80 kcal. Per lo stesso quantitativo, il contenuto di grassi è praticamente irrilevante, non raggiungendo nemmeno l’1%.
Ma non per questo la patata è povera di sostanze nutritive: essa è infatti una delle più importanti finti di potassio per l’organismo umano. Per il loro modestissimo contenuto in fibra grezza (0,5-0,6 g. ogni 100 g.) le patate sono facilmente digeribili ed assimilabili e sono quindi adattissime a bambini ed anziani. Proprio per questa ottima digeribilità, la patata non ha praticamente alcuna controindicazione dietetica, ed anzi, per la varietà dei modi d’impiego, può trovare utile collocazione in ogni dieta e per ogni età. Ovviamente essa è maggiormente indicata nei regimi a basso contenuto calorico dove, a fronte delle sue qualità nutrizionali, offre infinite possibilità di utilizzo gastronomico per rallegrare e variare anche le diete più ripetitive. Patate e cereali (riso, orzo, grano, mais, segale, ecc.) fanno parte della stessa squadra perché contengono zuccheri complessi. Gli zuccheri, a seconda della loro composizione chimica, sono chiamati semplici o complessi: i primi sono presenti nella frutta e nei dolci, gli altri si trovano appunto nelle patate e nei cereali e prendono il nome di amidi. L’amido è molto energetico; dopo la digestione si trasforma nel carburante per i tuoi muscoli, assicurandoti tutta l’energia di cui hai bisogno durante la giornata.


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VALORE CALORICO CONTENUTO E PRINCIPI NUTRITIVI DELLE PATATE

Parte edibile% 0,83 Acqua g. 78,5
Proteine g. 2,1 Lipidi g. 1,0
Disponibilig. 18,0 Amido g. 16,0
Solubili g. 0,4 Fibra g. 0,6
Calorie Kcal. 85 Ferro mg. 0,6
Calcio mg. 10 Fosforo mg. 54
Sodio mg. 10 Potassio mg. 600
Vitamina B1mg. 0,10 Vitamina B2 mg. 0,04
Vitamina PP mg. 2,5 Vitamina A ug. 3
Vitamina C mg. 15
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LA PATATA GIUSTA AL ........PIATTO GIUSTO
E' norma comune che il consumatore attribuisca spesso all'agricoltore meriti e colpe relative alla qualità culinaria dei tuberi di patata che acquista sui mercati, in quanto ritiene che la bontà o il sapore di questi sia solo una questione di provenienza o di colore della polpa. Invece è la varieta della patata che in tutto questo gioca un ruolo importante; ve ne sono infatti di quelle adatte per preparare gnocchi, altre per insalata, altre ancora da friggere e così via. Il consumatore dovrebbe avere la possibilità di scegliere le categorie di patate che sono piuù confacenti al tipo di ricetta che desidera preparare. Per questo motivo all'estero, almeno in alcuni paesi, le patate vengono contraddistinte da un colore posto sulla confezione che indica l'uso culinario per il quale sono destinate. Per qualità culinaria s'intende il comportamento dei tuberi dopo la cottura a vapore.
Questi vengono classificati in tre tipi:
- tipo A :
patate da insalata, a polpa soda; non sfioriscono e rimangono sode, non farinose ma appaiono umide ed hanno una grana molto fine; eccelenti come patate da insalata e cotte al vapore, non adatte per frittura, purè o cottura al forno. Appartengono a questo tipo la nostrana SIEGLINDA di forma allungata, dimensione media, buccia gialla polpa giallo intenso, sostanza secca media; la MONALISA, molto usata nel bolognese, a forma ovale , dimensione medio-grande, buccia gialla polpa gialla, sostanza secca media; l'ELVIRA di forma allungata e tendenzialmente appuntita, dimensione media, buccia gialla, polpa giallo intenso, sostanza secca media;
- tipo B :
patate abbastansa sode per tutti gli usi, sfioriscono leggermente, si aprono poco dopo la cottuta, hanno una consistenza media, debolmente farinosa, poco umide, grana fine e un buon sapore delicato.Buone come patate da insalata, gratinate, abbastanza buone come patate da forno, purè, fritte e per gnocchi (ma solo con sostanza secca molto elevata). Appartengono a questa tipologia: la SPUNTA di forma allungata, dimensione molto grossa, buccia gialla, polpa gialla, sostanza secca media; la MONALISA, L'ELVIRA, la NICOLA, l'ARINDA, la TIMATE, la PRIMULA, ecc.;
- tipo C :
patate farinose sfioriscono dopo la cottura, presentano una pasta piuttosto tenera, asciutta, struttura alquanto grossolana, sapore forte. Buone come patate fritte, purè e patate al forno; non indicate per insalate e per la cottura a vapore. A questa tipologia, appartengono tutte quelle varietà adatte per la trasformazione industriale, per la preparazione dei Chip o degli Stick. Sono da ricordare la HERMES, la KENNEBEK, la DONALD, la SANTANA, ecc.
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I risultati di uno studio canadese

Per accendere la memoria la strategia giusta comincia a tavola. Se con gli anni la memoria perde colpi, aiuta portare a tavola un bel piatto di patate o una scodella d'orzo. A scoprirlo sono stati i ricercatori di Toronto, che hanno testato l'effetto del cibo sulla capacità mnemonica di una serie di "cavie umane". Questi i risultati di uno studio canadese condotto su 20 persone fra i 60 e gli 82 anni d'eta' e pubblicato sull'"American Journal of Clinical Nutrition". Secondo la ricerca, hanno ottenuto i migliori risultati ai test per la memoria gli anziani che avevano pasteggiato a carboidrati, almeno 50 grammi fra orzo e patate, rispetto ai coetani che avevano mandato giù una bevanda zuccherata. Con risultati praticamente immediati. "Mangiare carboidrati - commenta l'autore studio, Randall J. Kaplan, dell'Università di Toronto- migliora la memoria degli anziani che ricordano con fatica, già un'ora dopo il loro consumo". Orzo e patate hanno effetto sulla memoria a lungo termine e aiutano soprattutto chi, al mattino, ha difficoltà di controllo del glucosio, problema che affligge un anziano su due dopo i 60 anni.
(Adnkronos Salute)

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Cenni Storici sulla Patata Da quando Colombo, nel 1492, sbarcò nelle "Indie" la patata, pianta della famiglia delle solanacee, originaria dell'America centro-meridionale, dov'era coltivata fin dal III secolo dopo Cristo, entrò in Europa. E qui, insieme a tanti altri alimenti, contribuì ad allargare gli orizzonti dell’alimentazione europea. E fu, per molti popoli, cibo prezioso e fonte insostituibile di vitamina C, a quei tempi così carente nel magro pasto quotidiano. Ma all'inizio non ebbe buona sorte in quanto spesso veniva destinata esclusivamente al bestiame. Per molti anni continuò a godere di cattiva fama e, nel 1619 in Borgogna, venne addirittura proibita perché si riteneva che causasse la lebbra. In tutta la Francia ed anche in altri paesi, fino al Settecento inoltrato, si attribuiva a questa pianta l'origine di molte malattie. Perfino quel suo grande sostenitore che fu Antoine August Parmentier, fece una bella fatica a convincere i francesi che la patata non era velenosa. In Germania però, già dal XVII secolo, durante la "guerra dei trent'anni" si era cominciato a mangiare patate che, con il regno di Federico II, si diffusero nell’alimentazione tedesca. Dal XVIII secolo in poi, per merito di Parmentier, che ne illustrò tutto il suo valore nutritivo, anche in Francia divenne uno dei cibi più diffusi ed a buon mercato. Grazie alla sua coltivazione su larga scala, in Europa scomparvero le carestie e questo prezioso tubero, a buona ragione, finì per essere apprezzato in quanto a bontà ed a virtù terapeutiche, così come continua ad esserlo tuttora. Torna all'indice
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