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Catechismo: non so fino a quando


Non so fino a quando, ma per adesso, la stragrande maggioranza dei bambini e dei ragazzi partecipa all’ora di catechismo settimanale, da fine ottobre all’inizio di giugno.

1)     Catechesi - catechismo sono parole prese dal greco catéchesis (“istruzione a viva voce”), che deriva a sua volta da eché (“suono”, “eco”). L’ora di catechismo dovrebbe servire appunto a far riecheggiare nella mente di chi ascolta le nozioni della fede cristiana già apprese e sperimentate nella vita, e in particolare nei luoghi in cui un bambino, un ragazzo vive, cioè la casa e la scuola.

2)     Questa eco cristiana, che inizia con le esperienze fatte in famiglia e si prolunga con la catechesi in Parrocchia, non ha come fine quello di svanire nel nulla come la parola urlata, che esce dalla gola e si ripete per qualche secondo nel grande ambiente vuoto in cui ci troviamo. Ma l’eco cristiana, iniziata e coltivata nei bambini dalla famiglia,  e prolungata nella comunità parrocchiale col catechismo, raggiunge il suo fine quando il ragazzo decide liberamente di farla propria e confermarla nel Sacramento della Cresima, con la volontà di vivere la propria vita da cristiano.

Applicando questi due punti alla nostra situazione concreta vediamo dipanarsi il grande enigma:

1)     Più passano gli anni e più vedo bambini che vengono al catechismo e non sanno le parole e con che mano si fa il Segno di Croce. Intendo sottolineare che molti bambini, forse, non hanno mai fatto esperienza di preghiera in famiglia, non sono mai stati accompagnati in chiesa; in famiglia, forse, non hanno mai sentito discorsi di fede. Ditemi voi, che cosa si può far riecheggiare in un bambino che mai ha sperimentato, o sentito, qualcosa della fede cristiana. Se ciò che sentono in un’ora di catechismo non trova nessun riscontro nelle altre trascorse in famiglia, a che serve?

2)     Certo, a qualcosa serve. Tra i molti segni lasciati dalle ore passate in piscina, agli allenamenti, sul computer, sui libri, alla televisione, ecc., anche quest’ora lascerà il suo segno, ma un segno difficile da percepire e che rischia ad ogni istante di essere soffocato e cancellato da tutti gli altri. Chissà per quale motivo…, dopo aver ricevuto la Cresima, cioè dopo aver confermato liberamente la propria fede in Cristo, il 90% dei ragazzi non percepiscono, in modo visibile, più nessun segno di quell’ora di catechismo.

Il problema ovviamente non sono i bambini e i ragazzi, ma siamo noi adulti che non ci sforziamo di testimoniare e di essere coerenti con la nostra fede. I ragazzi imparano ciò che vedono fare dagli adulti e, siamone certi, un’ora di catechismo non  basterà purtroppo per trasmettere la fede ai figli.

Se tu che leggi sei un genitore chiediti: Perché mando mio figlio al catechismo?