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Santa Caterina d'Alessandria v.m. patrona di Paceco

   

Il culto di S.Caterina d’Alessandria è molto diffuso nella Chiesa dei  secoli IV e V . ed è legato certamente a quelle che sono le tradizioni della sua vita.
La tradizione la vuole ragazza giovane e bella molto colta e  capace di difendere la sua fede cristiana di fronte alla cultura del tempo.
In questa tradizione il fatto che emerge è la sua disputa con i filosofi di allora convocati con l’intento di distoglierla dalla sua fede, ne furono invece conquistati.
Per questo in alcune zone d’Italia è chiamata S. Caterina la dotta.
Altro episodio emergente, nel racconto dalla sua vita è il Martirio.
La Tradizione vuole che l’imperatore romano Massenzio, di passaggio da Alessandria d’Egitto, abbia notato questa ragazza per la sua bellezza e se ne sia innamorato, voleva sposarla e al rifiuto della giovane si disse di essere innamorata di Cristo e di essersi a Lui consacrata, l’imperatore prima la blandì con promesse e  regali, poi passò alla maniera forte, pensando di poter vincere la sua resistenza.
Vistosi impotente ne ordinò la morte, fu subito sottoposta alla ruota dentata che avrebbe dovuto lacerarne il corpo e così ucciderla, ma per un miracolo la ruota si ruppe e quindi fu decapitata.
Per questo in altre regioni d’Italia è chiamata S. Caterina della Ruota.
Cosi viene spesso raffigurata, alla iconografia della ruota si aggiunge normalmente una palmetta, simbolo del martirio e la spada strumento della sua morte, così è anche dipinta nella pala d’altare a lei dedicato nella nostra Chiesa Madre.
Come poi il culto di lei sia arrivato a Paceco, non si hanno documenti, se non un antica tradizione che vuole i principi spagnoli di Paceco, in un loro viaggio dalla  Spagna in Sicilia, a causa di un fortunale si siano riparati ad Alessandria, e pertanto abbiano fatto voto di dedicare alla Santa una chiesa se fossero arrivati vivi.
Ma forse più prosaicamente si diede nome di S. Caterina alla parrocchia che fu istituita nella chiesa già dedicata al Crocifisso, come indica il cartiglio locato nella stessa chiesa Madre.

 

Mons. G. Raineri

 

Lapide apposta nel pronao della Chiesa Madre a perpetua memoria:

 

IL 25 NOVEMBRE 1983
IN OCCASIONE DELL’ARRIVO DELLA STATUA DI S. CATERINA D’ALESSANDRIA
IL POPOLO HA CHIESTO LA CONFERMA DELLA SANTA A SUA PATRONA
CON DECRETO DEL 7 APRILE 1984
SUA ECC. MONS. EMANUELE ROMANO VESCOVO DI TRAPANI
ESAUDENDO LA RICHIESTA DELLA CITTADINANZA ESPRESSA A NOME
DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DAL SINDACO DOTT. ANTONINO BASIRICO’
E DALL’ARCIPRETE GIUSEPPE RAINERI
HA CONFERMATO
S. CATERINA D’ALESSANDRIA
PATRONA DI PACECO.