PREGARE E’ AMARE (3° GIORNO)

Ma… che cosa è pregare?

E’ Cristo il maestro della preghiera, è lui che dobbiamo interrogare. Nessun altro può rispondere come sa rispondere lui. In altre parole, la luce sull’essenza della preghiera l’abbiamo solo dalla Rivelazione. E’ la Parola di Dio che dobbiamo scrutare: ogni maestro cristiano ha imparato da lui.

Forse la via più breve per capire cos’è la preghiera nel pensiero di Cristo è questa: prendere in esame la preghiera-modello del "Padre nostro" . Ecco le osservazioni che saltano subito fuori appena ci accostiamo alla preghiera del "Padre nostro".

E’ una preghiera di amore. Il "Padre nostro" è strutturato su sette domande, ogni domanda è un atto d’amore.

Padre Nostro: Gesù insegna la preghiera come rapporto affettuoso di un figlio verso il padre.

Sia santificato il tuo nome: Padre, che la tua persona sia accolta, benedetta, amata da tutti.

Venga il tuo regno: Padre,, abita, regna nel cuore dell’uomo, di ogni uomo.

Sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra: Padre, che il nostro amore sia fattivo, modellato su quello di Cristo.

Dacci oggi il nostro pane quotidiano: Padre, da’ il tuo sostegno materiale e spirituale a me e a tutti i fratelli.

Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori: Padre, perdonaci e insieme porta il nostro cuore al perdono dei fratelli.

Non ci indurre in tentazione: Padre, salvaci dal pericolo di tradirti, vogliamo amarti con tutte le forze.

Ma liberaci dal male: Padre, liberaci da ogni cosa che ci allontana dal tuo amore.

Non ci sono dubbi. Dopo questo modello di preghiera possiamo dire che nella mente di Cristo, la preghiera deve essere amore.

Pregare è amare. Ecco la prima e forse la più importante definizione della preghiera stando all’insegnamento di Cristo.

 

Guardiamo a Cristo in preghiera

Pregare è anche chiedere.

Gesù, nel Getsemani, lo fa e chiede: "Padre, se vuoi, allontana da me questo calice. Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà" (Lc 22,42).

Gesù in croce implora e chiede: "Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno" (Lc 23,34).

Anche il salmo 22 che Gesù recita sulla croce è una preghiera di domanda: "Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?" (Mc 15,34).

La preghiera più lunga fatta da Gesù che conosciamo è quella recitata nell’ultima cena, la preghiera dell’unità sacerdotale. Anche questa è una preghiera di domanda. Dunque dall’atteggiamento di Gesù possiamo dedurre che pregare è metterci in relazione filiale col Padre e chiedergli ciò di cui abbiamo bisogno.

 

Pregare è anche ringraziare.

Quando gli Apostoli tornarono dalla loro missione evangelizzatrice, Gesù prega così: "Ti benedico Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te" (Mt 11,25-26).

Gesù prega ringraziando. Anche per il miracolo della moltiplicazione dei pani Gesù ringrazia il Padre. La preghiera di ringraziamento era diffusissima tra gli ebrei. E Gesù educato alla tenuità ebraica certamente doveva attenersi a queste norme religiose proprie di ogni pio israelita.

 

Sfogliamo la Scrittura

La Bibbia è tutta costellata di uomini in preghiera. Anzitutto nella Bibbia è contenuto un libro di preghiere. E’ il libro dei Salmi: la raccolta di 150 preghiere. E’ il libro ufficiale della preghiera per Israele. Questo libro può anche aiutarci a capire cose sia la preghiera. Potremmo, infatti, catalogare in quattro classi i 150 salmi della Bibbia:

salmi di lode e di ringraziamento;

salmi di adorazione;

salmi di domanda;

salmi di perdono.

La Bibbia ci dice che la preghiera:

non è solo chiedere;

non è solo ringraziare e lodare;

è anche adorare;

è anche chiedere perdono.

Possiamo concludere che la preghiera è un rapporto intimo, vivo, sincero, profondo con Dio; rapporto che si esprime con gesti e parole; rapporto anche silenzioso, che si esprime col pensiero e col cuore senza alcuna parola.

ESERCIZIO PRATICO DI PREGHIERA

Incomincia col segno della croce fatto bene: è come avvolgere tutto il tuo essere con l’amore della SS. Trinità.

Dedica mezz’ora, scegli un luogo adatto e il tempo migliore, mettiti in ginocchio perché preghi anche il tuo corpo.

Il primo spazio consacralo allo Spirito Santo. Concentrati sulla presenza in te della sua Persona.

Il secondo spazio consacralo a Gesù e fa’ preghiera di ascolto. Prendi in mano il testo del Padre nostro e chiedi: "Gesù, cosa mi vuoi dire con questa parola?".

Il terzo spazio è riservato al Padre che ti avvolge col sua amore. Ama in silenzio. Più preghi senza parole e più progredisci nella preghiera. Alla fine origli un segno del tuo amore con un gesto concreto da fare durante la tua giornata.

Termina con un’ "Ave Maria" detta bene per chiedere il dono di imparare a pregare.

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