pregare la Parola


pentecoste-at 2,1-11


Santa Maria, donna del piano superiore, splendida icona della chiesa, tu la tua personale pentecoste l'avevi già vissuta all'annuncio dell'angelo, quando lo Spirito Santo scese su di te e su di te stese la sua ombra la potenza dell'Altissimo. Se perciò ti fermasti nel cenacolo, fu solo per implorare su coloro che ti stavano attorno lo stesso dono che un giorno, a Nazaret, aveva arricchito la tua anima. Come deve fare la chiesa, appunto. La quale, già posseduta dallo Spirito, ha il compito di implorare, fino alla fine dei secoli, l'irruzione di Dio su tutte le fibre del mondo.
    Donale pertanto l'ebbrezza delle alture, la misura dei tempi lunghi, la logica dei giudizi complessivi. Prestale la tua lungimiranza. Non le permettere di soffocare nei cortili della cronaca. Preservala dalla tristezza di impantanarsi, senza vie d'uscita negli angusti perimetri del quotidiano. Falle guardare la storia dalle posizioni prospettiche del Regno. Perché solo se sarà mettere l'occhio nelle feritoie più alte della torre, da dove i panorami si allargano, potrà divenire complice dello Spirito e rinnovare così la faccia della terra.

don Tonino Bello
(da: Maria donna dei nostri giorni, ed. San Paolo, pp. 102-103)


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