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La diversità fondamentale è che il pellegrinaggio alla Madonna del Tindari  non è lasciato all'improvvisazione del singolo, ma è organizzato  da un apposito Comitato e coinvolge tutta la comunità parrocchiale. La devozione alla Madonna del Tindari ha radici molto antiche nel nostro paese, preesistente anche al pellegrinaggio, introdotto e organizzato, dal Sig. Rigano Giuseppe, nel 1890, per un suo voto, fatto dal medesimo mentre era emigrato in America. 

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Il momento della partenza

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In questi 109 anni di pellegrinaggio alla Madoona del Tindari, la struttura si è alquanto modificata, ma la devozione  verso la Madonna Nera, fa sì che tranne una breve interruzione durante l'ultima guerra mondiale che và dagli anni '40 al '44, la gente di questo piccolo borgo, conservandone,  l'ossatura intraprenda  ogni anno l'ultimo Giovedì del mese di Maggio il pellegrinaggio, memoria di una tradizione di Fede  e amore verso la loro Mamma Celeste. Quattro giorni  dura il pellegrinaggio, dal giovedì alla domenica sera. Alle ore 15,00 dell'ultimo giovedì di Maggio, dalla Chiesa di San Vito Martire, viene preso lo stendardo di Maria 

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La statua della Madonna del Tindari, custodita alla icona di contrada Mondello, viene portata in processione fino ad Artale, paese che insieme a Misserio compie il pellegrinaggio.

il  canto a  Maria

  SS. del Tindari che da quel momento sarà sempre n testa a guidare il pellegrinaggio, si parte con il nostro parroco don Nunziato e  tutta  la  nostra  comunità   parrocchiale, cantando tutti insieme l'inno alla Vergine Maria: Evviva del Tindari      la bella Maria            Evviva Maria             e chi la creò Oh Madre del Tindari sei bruna ma bella     sei fulgida stella       del torbido mar.
  Accompagnati dal canto, tutti insieme pellegrini e chi, per vari motivi non può unirsi a loro, per seguirli nel pellegrinaggio, arrivano in contrada Mondello, ove oggi  sorge la nuova icona dedicata alla Madonna  del  del Tindari,  consacrata il 7  Agosto  1988 da S. Ecc. Mons.  Ignazio Cannavò. E'  in  questo  luogo   che  la  gente  si  saluta  e  si  abbraccia, l'emozione affiora, gli sguardi della  gente diventano eloquenti  e   tradiscono l'emozione che provano, chi resta  augurando buon viaggio a   chi  parte, serbando   nel cuore con emozione la speranza di unirsi a loro il prossimo anno, e  chi  parte  ricordando a coloro che restano chiuque esso sia,  parente, amico o conoscente  che  sarà   ambasciatore anche delle loro preghiere  di  domanda,  di   ringraziamento,  di  lode c he egli porterà ai piedi della Madonna Bruna, si  è veramente uniti, ad un tratto una voce perentoria, invita  a chiamare tutti insieme la Mamma Celeste,   la scena è stupenda la staua   della Madonna del Tindari che i pellegrini portano in processione  e che ormai ha raggiunto il ponte sul torrente Savoca, viene girata in direzione della gente che   è rimasta alla icone e tutti  insieme  ad acclamare alla Madonna   al grido di   VIVA LA GRAN  SIGNORA MARIA. 

Ora il pellegrinaggio si muove verso la sua meta, e si appresta ad attraversare le montagne prima tappa del suo viaggio.

 

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