PARROCCHIA S. STEFANO PROTOMARTIRE
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Alcuni cenni storiciCostruito tra il 1937 ed il 1950 su progetto primogenito dell'arch. Francesco Valenti (1928), è dedicato a S. Stefano protomartire, Patrono della città. Nella sua austera monumentalità moderna, sono leggibili antichi accenti architettonici. L'interno, a pianta basilicale ed ampio transetto, custodisce pregevoli opere d'arte provenienti dall'antico Duomo al Castello e da altre chiese non esistenti o non più officiate. Allo scalpello di Domenico Gagini od alla sua bottega (1480-90) risalgono il tabernacolo marmoreo della cappella del SS. Sacramento e la Vergine del trittico dell'"Annunziata". La "Pietà", altorilievo in legno policromo del XV sec., proviene dall'area culturale franco-germanica. Appartengono al Quattrocento Siciliano (scuola di Antonello da Messina) la "Natività" di Antonello de Saliba, l'"Annunciazione" di Antonio Giuffrè e due parti di altrettanti polittici del de Saliba: "S. Pietro" e "S. Paolo"; "S. Rocco" e "S. Tommaso". Il retablo di "S. Nicola in trono" è una tavola del Giuffrè, circa 1485. Nel transetto e lungo le navate tele del '600 ("SS. Martiri Milazzesi"), di Scipione Manni (1735-55). Al centro della moderna struttura retrostante l'altare maggiore (opera neoclassica del tardo '700) campeggia l'effigie di S. Stefano Protomartire, artistica scultura lignea del 1784. Rinascimentali il fonte battesimale e la pila lustrale marmorea dell'ingresso laterale. Sul soffitto cassettonato della navata centrale vi sono affrescati due episodi della vita del Santo Protettore.
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