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Parrocchia san Pio V e s. Maria di Calvairate
Milano - IT

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Ha aggiornato il
07 dicembre 2004

Davide.it

Il presepio realizzato in parrocchia

LE DUE CASE

Scende quieta la notte e, sulla riva del mare, lentamente s'addormenta la città, nel silenzioso rifugio delle case che s'alzano verso il notturno cielo. Improvvise, oscure nubi minacciose s'addensano a ricoprir le lucenti stelle: Tuoni e lampi scuotano la silenziosa terra e l'accecano di luce. La pioggia scrosciante crea torrenti nelle deserte strade; l'acqua invade le case che paurosamente ondeggiano, fino a crollare nel nulla. Grida di spavento e di morte si mescolano con la voce del vento e, lentamente, un tetro silenzio smorza ogni suono. All'alba, nella luce del rinnovato sole un cumulo enorme di macerie si staglia nell'azzurro del cielo. Sembra finita ogni vita ma, poco lontano, sulle pendici rocciose d'un monte, da una casetta, illuminata arriva il pianto d'un Bimbo mentre dal comignolo un leggero fumo bianco disegna mani che cercano il cielo. Mani che ringraziano, mani che cercano l'amore di Dio. Nella casa, un Bambino appena nato cerca la Mamma. Nell'aria tersa una voce racconta La Parabola delle due case: di un uomo stolto che costruisce la casa sulla sabbia e di uno saggio che sceglie la roccia: La roccia è proprio quel Bambino appena nato che chiama la mamma per amare il mondo

Egisto

2001 santambrogio.jpg (68754 byte)
Il presepio realizzato in sant'Ambrogio di Milano

Il messaggio che si coglie da questa opera in gran parte ben si ricollega all'omelia che il nostro Cardinale ha pronunciato il 6 dicembre in questa basilica. Oggi nel mondo ci sono troppe disparità, troppe ingiustizie economiche e sociali fra i diversi popoli che possono generare non condivisibili moti terroristici, purtuttavia essi hanno questa matrice comune. Ecco quindi che il presepio si articola in due piani contrapposti: di fronte a noi la città opulenta, con le sue varie sfaccettature sociali, dai grattacieli al vecchio nucleo storico, al centro la chiesa come punto d'incontro; ai nostri piedi invece abbiamo il popolo dei diseredati della Terra con le loro baraccopoli di miseria. Fra i due punti una distesa di ghiaccio, simbolo dell'indifferenza. Questo mare di gelida indifferenza è attraversato da una piccola barca di umili pescatori con la parola del Messia che scioglie come per incanto secoli di strati di gelida incomprensione ed egoismo, indicando una via di salvezza e redenzione (simboleggiata dalla cometa tracciata sul ghiaccio) al mercantile carico di grano verso coloro che nulla possiedono per colmare quelle disparità sociali che da sempre dividono i vari popoli: i poveri li avrete sempre con voi. Il nostro Natale sarà tanto più vero quanto più saranno i sacchi del nostro benessere che riusciremo a caricare su quel mercantile che segue la rotta verso i poveri che abbiamo intorno a noi, tutti i giorni.