La Chiesa dell' Addolorata
Storia |
Descrizione e
foto interna
Il prospetto della chiesa-santuario è ad unica navata, nell'abside è collocato
il quadro miracoloso. Nelle cappelle laterali sono collocate le statue del Sacro
Cuore e di S. Giuseppe. La facciata è in stile "liberty".
La Festa
dell'Addolorata
Il
culto alla Vergine addolorata, a Macchia, é sorto sin dalle origini del
quartiere. A tale scopo il venerdì che precedeva la Domenica delle Palme (prima
della riforma dei riti della Settimana Santa, seconda domenica di passione) si
celebrava la "messa cantata" in onore della Vergine dei Sette Dolori. Il Venerdì
Santo, poi, il simulacro della Vergine Addolorata veniva e viene tutt'ora,
insieme a quello del Cristo morto, portato in processione per le vie del paese.
Con l'apertura al culto della chiesa dell'Addolorata, venne istituita
un'ulteriore commemorazione il 15 di settembre.
Molti anziani ricordano che fino
agli anni '60, la festa consisteva solamente nella cosiddetta "messa cantata"
all'interno della chiesa. Successivamente l'allora arciprete Mons. Salvatore
Giuffrida su richiesta degli abitanti di via Risorgimento (allora via Carcara),
consentì una processione con le reliquie del miracolo della Vergine. Verso la
fine degli anni '70, è stata donata la statua dell'Addolorata. Nel 1985 per
venerare la Madonna si istituì un comitato per la festa esterna. Dagli anni '90
si è ritenuto opportuno ricordare l'11 di novembre il miracolo del quadro, nel
1997 ricorse l'80° anniversario della sudorazione dell'effigie.