La Chiesa dell' Addolorata

la facciata della chiesa dell'Addolorata in stile libertyStoria 
La graziosa chiesa dell'Addolorata è sita in via Risorgimento. L'inizio della sua costruzione risale al 1922, quando, dopo che la Chiesa Madre era stata riconosciuta parrocchia autonoma, si percepì la necessità di costruire un'altro tempio dove amministrare il culto domenicale. Il luogo prescelto, forse non era il più adatto, ma in esso si era verificato l'11 novembre 1917, mentre era in pieno svolgimento la grande guerra, un fatto prodigioso: all'interno delle quattro pareti di una modesta abitazione, le due pie donne che l'abitavano, Vita Parisi e l'ottantenne madre Filippa Sorbello, avevano visto, mentre erano raccolte in preghiera ed adorazione, grondare lacrime di sudore dal volto di una venerata effigie di Maria SS. Addolorata; il terreno era infatti di proprietà della stessa Parisi e adiacente alla sua abitazione che era divenuta meta costante di pellegrini. £ 100.000 furono donate dal Cav. Mariano Figuera, indispensabili per il completamento dei lavori. La Chiesa fu aperta al pubblico nel giugno del 1926 con una solenne cerimonia presieduta dal Vescovo di Acireale Mons. Fernando Cento. Nel 1931, Il Convisitatore Vescovile Can. Sebastiano Pennisi raccomandava di custodire il quadro della Madonna in un apposito armadietto e di svolgere i festeggiamenti in onore della "Madre dei sette dolori" facendoli precedere da un triduo o settima. Le ultime rifiniture alla chiesa risalgono al 1950, ad  opera del pittore ripostese Rosario Federico. Nel '99 sono stati donati alla chiesetta dei graziosi lampadari ed un magnifico tendone posto all'ingresso. Il 14 settembre 2000, durante la messa della vigilia della festa, sono stati affissi alle pareti due quadri dipinti dal pittore Coriolano: S. Francesco ed un bellissimo crocifisso. 

 

Descrizione e foto interna
Il prospetto della chiesa-santuario è ad unica navata, nell'abside è collocato il quadro miracoloso. Nelle cappelle laterali sono collocate le statue del Sacro Cuore e di S. Giuseppe. La facciata è in stile "liberty".

l'interno della chiesetta

 

La Festa dell'Addolorata
Il culto alla Vergine addolorata, a Macchia, é sorto sin dalle origini del quartiere. A tale scopo il venerdì che precedeva la Domenica delle Palme (prima della riforma dei riti della Settimana Santa, seconda domenica di passione) si celebrava la "messa cantata" in onore della Vergine dei Sette Dolori. Il Venerdì Santo, poi, il simulacro della Vergine Addolorata veniva e viene tutt'ora, insieme a quello del Cristo morto, portato in processione per le vie del paese.
Con l'apertura al culto della chiesa dell'Addolorata, venne istituita un'ulteriore commemorazione il 15 di settembre.
Molti anziani ricordano che fino agli anni '60, la festa consisteva solamente nella cosiddetta "messa cantata" all'interno della chiesa. Successivamente l'allora arciprete Mons. Salvatore Giuffrida su richiesta degli abitanti di via Risorgimento (allora via Carcara), consentì una processione con le reliquie del miracolo della Vergine. Verso la fine degli anni '70, è stata donata la statua dell'Addolorata. Nel 1985 per venerare la Madonna si istituì un comitato per la festa esterna. Dagli anni '90 si è ritenuto opportuno ricordare l'11 di novembre il miracolo del quadro, nel 1997 ricorse l'80° anniversario della sudorazione dell'effigie.