LO STUDENTE

di Anton Cechov

da Camminiamo Insieme - anno 20, n.3028 del 3116/03/2003-

 

 

...Proprio allo stesso modo in una fredda notte si scaldò accanto al fuoco l'apostolo Pietro, disse lo studente, stendendo le mani verso il fuoco.- Dunque anche allora faceva freddo. Ah, che notte terribile fu quella, nonnina! Una notte malinconica e lunga oltre ogni dire! Egli guardò le tenebre intomo, scrollò convulsamente il capo e domandò: - Ci sei stata, credo, ai dodici vangeli? - Sì, ci sono stata, - rispose Vassilissa. - Se rammenti, durante la sacra cena Pietro disse a Gesù: "Con Te son pronto ad andare in prigione e a morte". E il Signore a lui: "Ti dico, Pietro: oggi non canterà il gallo prima che tu tre volte abbia negato di conoscermi". Dopo la cena Gesù, mortalmente angosciato, era nell'orto e pregava, e il povero Pietro aveva l'anima esausta, le palpebre gli si erano appesantite e in nessuna maniera riusciva a vincere il sonno. Dormì. Poi, tu hai sentito, Giuda in quella stessa notte baciò Gesù e lo consegnò ai Suoi aguzzini. Lo condussero legato dal gran sacerdote e lo percossero, e Pietro affranto, tormentato dall'angoscia e dall'ansietà, capisci, senza essersi levato il sonno, presentendo che da un momento all'altro sarebbe avvenuto sulla terra qualcosa di orrendo, Gli andava dietro... Egli amava appassionatamente, perdutamente Gesù, e ora vedeva da lontano come lo percotevano.... Lukeria lasciò i cucchiai e fissò lo sguardo sullo studente. - Giunsero dal gran sacerdote, - egli continuò: -presero a interrogare Gesù, e nel frattempo dei garzoni avevano acceso il fuoco in mezzo al cortile, perché faceva freddo, e si scaldavano. Stava con loro vicino al fuoco Pietro e anch'egli si scaldava, ecco, come me, adesso. Una donna, vedutolo, disse: "Anche costui era con Gesù", come a dire cioè che bisognava sottoporre anche lui a interrogatorio. E tutti i garzoni che si trovavano vicino al fuoco dovettero guardarlo con sospetto e severità, perché egli si turbò e disse: "Io non Lo conosco". Di lì a poco qualcun altro riconobbe in Lui uno dei discepoli di Gesù e disse: "Anche tu sei di quelli". Ma egli nuovamente negò. E per la terza volta qualcuno si rivolse a lui: "Ma non t'ho veduto io oggi con Lui nell'orto?". Negò per la terza volta. E dopo di ciò subito si mise a cantare il gallo, e Pietro, gettato da lontano uno sguardo a Gesù, si rammentò delle parole che Egli gli aveva detto durante la cena....Se ne ricordò, si riebbe, se ne andò dal cortile e pianse amarissimamente.

Nel Vangelo è detto: ''E uscì fuori, piangendo amaramente".

Immagino: un orto tutto silenzioso, tutto buio, e nel silenzio si odono appena sordi singhiozzi...

Lo studente sospirò e si fece pensoso.

Continuando a sorridere, Vassilissa a un tratto singultì, delle lacrime, grosse, copiose, le corsero per le guance, ed ella con la manica si fece schermo al viso contro il fuoco, come vergognandosi delle proprie lacrime, mentre Lukeria, guardando immobile lo studente, arrossì, e la sua espressione si fece penosa e tesa, come quella "di una persona che reprima un violento dolore.

Lo studente augurò buona notte alle vedove e andò oltre.

E di nuovo sottentrarono le tenebre ed egli si sentì le mani intirizzite.

Soffiava un vento atroce, in realtà stava tornando l'inverno e non si aveva l'impressione che posdomani sarebbe stata Pasqua.

Ora lo studente, pensava a Vassilissa: se si era messa a piangere, ciò voleva dire che quanto era accaduto in quella notte a Pietro aveva qualche rapporto con lei... Si voltò a guardare. Il fuoco solitario brillava calmo nell'oscurità e accanto a quello non si vedeva più nessuno. Lo studente pensò di nuovo che, se Vassilissa si era messa a piangere e sua figlia si era turbata, evidentemente ciò ch'egli poc'anzi aveva raccontato, ciò che era avvenuto diciannove secoli addietro, aveva un legame col presente: con le due donne e, probabilmente, con quella campagna deserta, con lui stesso, con tutti gli uomini. Se la vecchia aveva pianto, non era stato perché egli sapesse raccontare in modo commovente, ma perché Pietro le era caro e perché ella, con tutto l'essere suo, aveva interesse a ciò che era avvenuto nell'anima di Pietro. E la gioia tutt'a un tratto si rimescolò nel suo cuor, ed egli si fermò perfino un momento, per riprender fiato.

Il passato -pensava- è legato al presente da una catena ininterrotta di eventi scaturiti uno dall'altro.

E gli pareva di aver veduto dianzi entrambi i capi di questa catena: ne aveva appena toccato un capo, che l'altro aveva dato un sobbalzo.

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