PRUDENZA

da Camminiamo Insieme - anno 31, n.26 del 9 MARZO 2014


Nei miei pensieri settimanali ricorrono spesso riferimenti alle virtù teologali: fede, speranza, carità.

In questa Quaresima pongo a tema le virtù cardine (cardinali): prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Sono dette cardinali perché sono i cardini su cui poggia la porta che può permettere l'accesso alla vita secondo lo Spirito.

Un'esistenza governata dai vizi è stare nella "carne", come la chiama San Paolo.

Per non compiere una trattazione teorica cercherò di illustrare queste virtù con spunti tratti dal quotidiano.

La guida dell'auto richiede capacità, riflessi, condizioni fisiche e psichiche non alterate. L'invito rivolto al guidatore è "sii prudente". Dietro a questa raccomandazione si snodano una serie di attenzioni che non è il caso di elencare. L'imprudenza provoca danni irreparabili. Da ragazzo, tante volte, sono stato invitato a lasciare una conversazione tra adulti. I genitori facevano notare all'ospite che non era conveniente sviluppare determinate argomentazioni in mia presenza.

Ricordo ancora alcune scene di un film a cui mio zio, improvvidamente, mi fece assistere. L'educare richiede attenzione ad una gradualità che non si può ignorare. Ogni età conosce curiosità, problemi, bisogni e attenzioni diverse.

Accompagno i fidanzati nel percorso che li prepara al matrimonio. Ritengo sempre importante sottolineare che ciascuno ha la sua storia con educazione, sensibilità, fede, cultura. Occorre avviare una progressiva conoscenza per non essere un elefante che si muove in un negozio di cristalli. Gli orientali conoscono una pazienza nel raccontare. Noi diciamo tutto in un flato. Loro procedono con calma. Preparano l'altro a ricevere una notizia Offrono spiegazioni Un esempio e offerto dal brano dell'Annuncio che l'Angelo rivolge a Maria. Il detto recita la prudenza non e mai troppa E' vero Attenzione pero a non lasciarci irretire dallo scrupolo che porta all'indecisione.

Un insistenza cara e frequente al Cardinale Martini era per il discernimento

Stare con la propria situazione nel silenzio di una chiesa o della propria camera introduce in quella serenata che permette di

valutare Con l'animo sereno e in pace, si arriva poi alla decisione

Ad una persona saggia che sa leggere in profondità, e bello ed utile rivolgersi

Abbiamo bisogno di maestri di vita spirituale che, con poche meditate parole accompagnino nei comprendere ciò che giova

ed è bene.

L'eccessiva sicurezza fa dimenticare fragilità e precarietà.

La presunzione di sapere rende avventati.

Una esagerata capacita di controllo arriva a inattesi blocchi.

Prudenza e sentirsi sempre discepoli.

don Piergiorgio


Torna alla pagina iniziale