4 Febbraio festa della Madonna del Fuoco
MADONNA DEL FUOCO |
Nella Cattedrale tutti i giorni da lunedì
24 gennaio a martedì 1 febbraio: 4 Febbraio festa solenne SS.
Messe ore:
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PROGRAMMA PEREGRINATIO MARIAE 14/20 MAGGIO -14 maggio ore 20 accoglienza
nel piazzale della Chiesa Grande. -29 maggio ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Predappio, l'immagine della Madonna del Fuoco saluta le parrocchie della valle del Rabbi, sarà presente mons. il Vescovo. |
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Preghiera alla Santa Maria, Madre di Dio, prima e perfetta discepola del Figlio Gesù, che con il segno del fuoco ravvivi nella nostra Diocesi la fiamma della fede, della speranza e dell'amore, con la tua visita suscita in tutti la sete per la Parola di Dio e l'impegno per metterla in pratica. Madre della Chiesa e dell'umanità, apri il cuore dei tuoi figli ad accogliere il fuoco della missione; guida i popoli sulla via della verità, della giustizia e della pace, sentano la tua materna protezione i poveri e i sofferenti. Nostra amabile Protettrice, fa' che la famiglia sia scuola di formazione evangelica, che i giovani amino diventare coraggiosi testimoni di Cristo, che siano più generose le risposte alla vocazione sacerdotale e religiosa. Comunica a tutti la gioia di seguire e servire, come Te e con Te, il Figlio tuo e nostro Signore Gesù Cristo. Amen |
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L'IMMAGINE " Questa Immagine già esisteva ne1 1428 in una scuola, si ritiene che non sia posteriore alla stampa del S. Cristoforo di Lord Spencer di Londra del 1423, alla Vergine che si conserva a Berlino del 1420 e alla Vergine col Bambino e quattro Santi del 1418 scoperta da Riesemberg e conservata nella Biblioteca Reale di Bruxelles, tutte di origine italiana. In Italia non si conoscono esemplari di immagini xilografiche in folio né anteriori nè contemporanee al cirnelio di Forlì. La stampa sapientemente condotta, è ad inchiostro bruno, in qualche punto più denso, in qualche altro meno. Questa lieve disuguaglianza è un carattere comune a tutte le primitive stampe in legno. Il foglio di carta è incollato ad un cartone. Le figure e alcuni particolari secondari sono stati posteriormente coloriti a mano a tinte piatte e in parte obliterati dalla densità della tinta. La xilografia è al puro tratto. Nell'assieme e nei particolari ricorda le composizioni toscane di pittura dei secoli XIII e XIV, improntate di un puro sentimento religioso. La mite figura della Madonna ha 1'aureola e il manto a tratto grosso nelle parti supposte in ombra e dei punti rotondi scuri che s'infiorano in contrasto alle altre parti. Le figure di sfondo (Crocifissione) e quelle che incorniciano la principale (Annunciazione, Santi e Apostoli ) sono di una compostezza tranquilla di espressione e artisticamente sono le più interessanti." Fin qui il prof. Musa, del quale abbiamo voluto riportare le parole perché il nostro popolo impari ad apprezzare il valore artistico e storico dell'Immagine venerata, unica in Italia e rara in tutto il mondo nella sua specie. Piace anche sapere che le poche immagini di tal genere, conservate all'estero, come preziosi oggetti, sono di origine italiana. Da la "Storia della Madonna del Fuoco di Forlì"
di mons. Adamo Pasini |
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IL MIRACOLO " Quell'anno cadevano le ceneri il 18 febbraio. Mancavano dunque otto giorni alle vacanze, ma già i ragazzi se le sentivano nelle vene. E quel mercoledì (4 febbraio) sera uscirono in fretta senza bene assicurarsi che non fossero rimaste tracce pericolose di fuoco vicino ai banchi della scuola. Purtroppo la favilla era rimasta. Lentamente continuò a rodere, a svilupparsi, indisturbata, sinchè divenne gran fiamma, invase tutta la scuola e tutto distrusse. Accorsero i cittadini. Videro al chiarore della fiamma la tavoletta appesa al muro, alla quale aderiva 1'Immagine. Dovettero tremare al pensiero che rimanesse distrutta; nè pel momento, per il fumo e per il ritornar delle tenebre allo spegnersi del fuoco, dovette apparir ben chiaro qual ne fosse la sorte. Ma la mattina seguente tutti poterono vedere 1'Immagine rimasta pienamente intatta. Corse di labbro in labbro la voce del prodigio. Il giovane governatore Mons. Domenico Capranica, fu pronto ad investirsi dei sentimenti del popolo ed ordinò una solenne processione per il trasporto di quell'Immagine in Cattedrale."
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