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La catechesi, questa "sconosciuta"


Permesso, si può? Permetti una parola? Ti ringrazio per la disponibilità ad ascoltarmi mentre ti pongo qualche domanda: hai sentito parlare di catechesi? Sai cos'è? Se non ti dispiace, vorrei parlarti un po' di questa "bestia rara" il cui significato è istruzione a viva voce. Ora tu dirai: "mi chiedi di istruirmi? lo mi sento esperto!". Ed io rispondo: "Calma giovanotto!!".
La catechesi si rivolge più alla sfera spirituale che a quella culturale dell'uomo ed, in verità, in questo campo più si studia e più ci si sente ignoranti....
In poche parole le domande cui dare una risposta sono: chi sono io? Chi è Dio per me? Che significa essere cristiani? Basta dirsi credenti oppure bisogna essere anche praticanti? cos'è Chiesa?
Di fronte a simili interrogativi non si può rispondere: non mi interessa! Ho cose più importanti a cui badare!
Facendo così sbaglieresti amico mio! Infatti dice il Signore: "Qual vantaggio avrà l'uomo se guadagnerà il mondo intero e poi perderà la propria anima?".
Ebbene, se quanto ti ho detto ha fatto nascere in te la voglia di riflettere, troverai un valido aiuto partecipando alla catechesi che ti viene offerta settimanalmente in parrocchia con i seguenti appuntamenti:
* Gruppo della Parola: lunedì ore 19.00
* Adulti: venerdì ore 19.00
* Giovani: sabato ore 19.00
* Ministranti: domenica ore 11.30
Grazie ancora per l'attenzione. Ti saluto.
  

La sentinella

  

I  7  "ANGELI SILENZIOSI"


Anche la comunità delle suore, recentemente, è stata oggetto di un avvicendamento che ha visto Madre Rosa sostituire Madre Imelda in qualità di superiora. Lasciamo ora la parola alla vicesuperiora Madre Venerina che ci testimonierà lo spirito di servizio di questi "angeli silenziosi".
  

La Comunità delle Canossiane 
con l'Assistente Provinciale M. Elda

 

"Noi sorelle, figlie della Carità, nate dal cuore appassionato della nostra Santa fondatrice, Maddalena di Canossa, collaboriamo al servizio generosissimo di Parroci e laici nei confronti dei poveri, dei piccoli e dei più lontani. Anche se il nostro servizio abbraccia Trapani e Favignana, in questo territorio formiamo un'unica comunità religiosa.  Nello spirito di Maddalena che raccomanda: "soprattutto fate conoscere Gesù", collaboriamo alla catechesi giovanile e familiare, alla preparazione della Santa Liturgia, all'assistenza in Oratorio, alla Pastorale degli ammalati e degli anziani, presso i quali esercitiamo il Ministero Straordinario dell'Eucaristia. Con la collaborazione di una Laica Canossiana curiamo poi una forma di promozione umana insegnando alle giovani l'arte del tombolo e del ricamo.
Poiché il "ventaglio della carità" è come fuoco che arde, si dilata e tutto vuole abbracciare ci prodighiamo infine per ogni altra umana povertà a gloria del Padre e Salvezza dei fratelli".
 

Madre Venerina

  

CHIESA DI FAVIGNANA, ALZATI E SERVI:


 

"Nella causa del Regno non c'è tempo per la pigrizia. Al contrario, le esperienze vissute, nel Giubileo devono spingerci ad iniziative concrete". Così il Papa esorta la Chiesa del nuovo millennio. 
E noi, Comunità parrocchiale di Favignana, piccola cellula della grande Chiesa, abbiamo tracciato la programmazione annuale seguendo le indicazioni dateci dal Piano Pastorale Diocesano 2001-2002. 
In esso il nostro Vescovo ci esorta ad impegnarci per il rinnovamento della parrocchia e il nostro Parroco Padre Umberto, in linea con ciò, per riconfermare il Consiglio Pastorale uscente, ha posto una condizione: che ogni membro avesse la chiara consapevolezza dell'unico obiettivo e cioè il servizio. 
Contemplando Cristo, spogliato della sua divinità e chino sugli apostoli nella "lavanda dei piedi", il credente attinge energia nuova per amare e servire i fratelli.
Imitando il gesto da schiavo che Gesù compì nel contesto dell'Ultima Cena, la comunità cristiana deve dunque spogliarsi da ogni presunzione ed arroganza e prendere coscienza del proprio territorio per individuare i mali che l'affliggono. La conoscenza dei problemi, unita alla sapienza teologale e all'amore vicendevole, è infatti il migliore antidoto al relativismo morale ed alla confusione culturale e religiosa. Chinandoci per lavare i piedi al prossimo, consapevoli di servire in esso il corpo di Gesù, bisognerà poi privilegiare chi manca di amore, fede, valori, pace, verità e salute con particolare attenzione ai ragazzi, seguiti attraverso le molteplici attività oratoriane.
Poiché la salvezza ci chiama alla Comunione, la parrocchia troverà la sua forza sorgiva nella celebrazione dell'Eucaristia; ripetendo i gesti ultimi di Cristo che visse con gli apostoli il momento di intimità più profonda, la Comunità incontra il Salvatore. Nella liturgia Eucaristica, poi, ci accosteremo alla mensa per condividere il corpo del Signore, consapevoli che solo a questa Sorgente può essere attinta l'acqua necessaria per lavarci i piedi vicendevolmente.
Riscopriamo così il valore e la forza di vita che ci lega alla parrocchia: ci alzeremo da tavola risorti con Cristo e, riflettendo la sua luce, usciremo dalle mura della Chiesa con l'animo aperto alla condivisione.
Nessuno deve sentirsi estraneo alla Chiesa! Essa è l'ovile dove il santo gregge sta al sicuro; casa senza porta dove le gioie, le speranze, i progetti, le attese ed i dolori possono essere presentati a Dio. E allora bando a timori ed incertezze! Sulla parola di Gesù che ci ripete "IO SONO CON VOI", pieni di speranze, perché Egli ha già vinto il mondo, trasformiamo con Lui la storia! La Vergine benedica il nostro impegno!! 
 

G. Aloia