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FAVIGNANA TERRA DI MARIA

LA VISITA DELLA MADONNA DI FATIMA A FAVIGNANA (11-18 Giugno 1949)


IL MESSAGGIO


"Io sono la Regina del Santo Rosario. 
Dite il S. Rosario tutti i giorni con devozione ed avrete la pace. 
Non offendete più il Signore che è già troppo offeso. 
Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori. 
Badate, che molte, molte anime vanno all'inferno perché non vi è chi si sacrifichi e preghi per loro.
Sacrificatevi per i peccatori e dite spesso, ma specialmente nel fare qualche sacrificio: O Gesù per vostro amore per la conversione dei peccatori in riparazione delle ingiurie fatte contro il Cuore Immacolato di Maria.
Consacratevi al mio Cuore Immacolato. 
Fate la Comunione riparatrice nei primi sabato del mese.
Se si darà ascolto alle mie richieste si salveranno molte anime, e il mondo avrà la pace".
Infine il cuore Immacolato trionferà!

 

 

Davanti alla porta centrale su un trono opportunamente preparato, sosta la Madonna. 
Da un balcone adiacente del Dott. Antonio Buccellato, il Rev.mo Arciprete consegna la Madonna al popolo e subito dopo il Dott. Michele Azzaro, mutilato e reduce di guerra e prigionia, presidente dell'Unione Uomini di Azione Cattolica di Favignana, tiene un discorso di saluto e di benvenuto alla Madonna da riscuotere l'applauso di tutta la marea di popolo riversata in Piazza Matrice. In Chiesa poi si celebra la Messa di Mezzanotte. In tutti gli altri giorni il mattino Messa con funzioni speciali per le varie categorie di persone e nel pomeriggio la solita processione per tutte le vie. Era un gareggiare a chi più e meglio illuminasse e addobbasse strade e balconi. 
Gara mai vista a Favignana. Il giorno 17 viene il Vescovo Sua Ec.za Mons. Filippo Iacolino e partecipa alla Via Crucis predicata per le vie. L'indomani la cerimonia è Messa solenne con assistenza pontificale. Nel pomeriggio la Madonna ritorna a Trapani. Commovente il saluto del popolo.

Dal balcone del Municipio il sindaco Dott. Raul Mostacci, presenti i membri della Giunta Comunale, fa la consacrazione della Città al Cuore Immacolato di Maria. 
Il Vescovo tiene poi il discorso conclusivo, incitando ad amare sempre più la Madonna. Tra canti e lacrime di commiato filiale ci si imbarca per Trapani".

(dalla cronaca di Mons. Giovanni Cipolla)

Essa viene prelevata a Trapani dal Rev.mo Arciprete Giovanni Cipolla, che la riceve dal Parroco di Maria Ausiliatrice coi tradizionali discorsi d'occasione, sulla panchina del porto di Trapani. In un tripudio di cuori festanti, la statua viene collocata sul motore "RADAR" opportunamente addobbato e illuminato, accompagnata da tre motobarche "San Francesco" - "San Giuseppe" - "Buon Augurio"; e tra canti, preghiere ed il suono delle sirene dei piroscafi ancorati nel porto, ci si mette in navigazione verso Favignana. 
Si arriva, dopo una felice navigazione, verso le ore 22.15, dopo un'ora di navigazione. 
 

Tutto il popolo favignanese era assiepato al porto, per accogliere la Madonna di Fatima, mentre piccole imbarcazioni illuminate, venivano incontro alla Madonna. 
Quando la bianca Madonna dal mare si avvicina al porto, è un incontro, una visione di cielo. 
La Madonna splendente di luce, si avvicina ai suoi figli favignanesi. 
E' un fremito di cuori, è un cantico solenne che si eleva alla Madre di Dio. 
Sfarzosa l'illuminazione del porto e della Tonnara Florio e le vie che portano alla Matrice, e la stessa facciata della Matrice.


MARIA BAMBINA NELLA CHIESA MATRICE

 

La devozione a Maria Bambina si perde nella notte dei tempi. Già all'inizio del 900, l'Arciprete Don GIUSEPPE DI VITA l'8 settembre (festa liturgica della nascita della Madonna), celebrava la Santa Messa alle 5 del mattino. La Chiesa era piena di devoti. Dopo la Messa la "Sagrestana" Savalli Rosa dava da bere a tutti un sorso dell'acqua benedetta "U Vagnu de la Madonna" per ricordare il bagno di Maria Bambina.
Tale acqua ricavata dal decotto di assenzio, erba profumata e aromatica raccolta nelle campagne. L'attuale statua di Maria Bambina in cera, lunghezza cm 55 fu commissionata da Mons. Giovanni Cipolla nel 1954 a Milano e offerta dalla famiglia FERRANTE ERNANDES. L'urna fu costruita da Mastro Franceschino Di Via e l'addobbo floreale dalle Sorelle Campo e dalla Signorina Anna Mineo. Questa immagine sostituisce quella in legno di basso costo, con il solo capo, acquistata dall'Arciprete Mons. Giovanni Cipolla durante l'ultima guerra. Precedentemente esisteva un'altra statua di Maria Bambina delle stesse dimensioni, di proprietà di Maria Torrente (detta Sciarami) che metteva a disposizione della Parrocchia in occasione della solennità della festa di Maria Bambina.

(dalle ricerche di archivio)