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Cristo nostra Pasqua è
risorto per noi

Preghiera "nuda" di un
giovane "vestito"

CORAGGIO !

 

Il "Risorto" della Chiesa di S.Antonio a Favignana

 

Per noi,
Che diciamo e non facciamo,
che vediamo
la pagliuzza nell'occhio altrui
e non la trave nel nostra,
che scartiamo il moscerino
e ingoiamo il cammello,
che siamo sale insipido
e luce che si nasconde,
che amiamo l'amico
e odiamo il nemico,
che non perdoniamo le offese,
che pretendiamo di servire a Dio
e all'egoismo,
che non troviamo il coraggio
di entrare per la porta stretta,
che ci accontentiamo di dire:
"Signore, Signore",
che non amiamo con le opere
e nella verità,
che vogliamo seguirti,
senza prendere né la croce
né rinnegare noi stessi.

0 Signore, Dio della Giovinezza,
io sono giovane, non è certo una colpa.
Sono senza speranze
perché non vedo certezze.
Gli adulti non si degnano di uno sguardo,
sono impegnati nelle loro insoddisfazioni.
Vorrei scomparire
per non vedere la mia ombra.
La tristezza mi assale perché
non vedo sorrisi attorno a me.
Vorrei cambiare il mondo,
ma non riesco nemmeno
a comprendere me stesso.
Tutti dicono di amare i giovani,
non si accorgono di me che sono giovane.
Ho il desiderio dell'infinito,
ma sento il peso della mia debolezza.
Cerco l'onestà e mi trovo solo a combattere.
Non so dove andare e che cosa fare.
Nessuna strada si apre davanti a me.
L'orizzonte non ha colori
perché tutto è confusione.
Il domani non mi sorride e non mi invita
perché non è mia conquista.
Non posso guardare fuori dalla finestra
per trovare tenebra.
Non posso entrare dentro me stesso
perché la solitudine mi annulla.
Sto in attesa e sospiro,
imploro aiuto e la attendo dall'Alto:
da Te Signore della storia,
Dio della giovinezza.
 

Gruppo Giovani

E' la parola che sento di esprimere e rivolgere ai giovani. Quelli che giovani non la siamo più, presi dal progresso che sempre di più ci ha spinto a correre per cercare di arrivare e non essere travolti; vi abbiamo dimenticato, vi stiamo consegnando una società malferma. Una società ammalata di eccessi di protagonismo, segnata da un egoismo sfrenato, dell'esteriorità e dall'ossessione per il lavoro ed il denaro, incurante e lontana dai veri valori della vita.
Ma i giovani sono il meglio che possa esprimere una società, rappresentano il nostra futuro, le nostre aspettative.
Non lasciatevi influenzare, guardate più ai valori che alle apparenze.
Siate altruisti!
So che di voi ci si può fidare, avete idee vincenti ed un forziere di iniziative da spendere.
Dei vecchi, che spero hanno anche loro idee ed iniziative, prendete la ponderatezza e l'esperienza, ma il coraggio deve essere il vostro e nessuno ve lo può trasmettere o insegnare.
Coraggio a esprimere le proprie idee senza usare violenza verso l'altrui pensiero; affermare con tenacia le proprie idee, ma anche saper accettare quelle degli altri; persuadere, ma anche farsi persuadere se le idee degli altri sono migliori delle proprie per il benessere collettivo.
Pensate collettivo, e non egoistico perché della collettività fate parte.
Qualsiasi iniziativa prendete, portatela fino in fondo, non lasciate il lavoro a metà.
Coraggio mi sento di suggerirvi, ma lo faccio sottovoce, perché voi ne avete molto più di me, perché non vi farete influenzare dalle apparenze, perché, anche se prenderete tanti cazzotti, difficilmente potranno mettervi fuori uso.
Coraggio!

G.B.

La Comunità Parrocchiale ringrazia il Dr. Pietro Torrente

Dal 22 dicembre della scorso anno, il Signor Torrente Dr. Pietro non è più tra noi. La sua morte ha lasciato un vuoto incolmabile non solo nella nostra Comunità Parrocchiale di cui faceva parte attivamente, ma anche in tutti coloro che l'hanno conosciuto, stimato e valorizzato. La sua disponibilità per noi è stata preziosa.
Ringraziamo il Signore per avercelo dato con tutti i suoi carismi e doti umane.
Con la sua preparazione ed esperienza in campo amministrativo ha risolto situazioni difficili durante il sessennio di segretario del Consiglio Affari Economici Parrocchiale. Preciso e scrupoloso nell'amministrazione, puntuale nelle varie relazioni e programmazioni.
La sua cultura solida per non dire "enciclopedica", favoriva la soluzione in ogni ragionamento anche se fortemente controverso. I suoi interventi erano ascoltati attentamente e con rispetto come da un uomo prudente e saggio.

Come uomo di fede emergeva nei momenti di preghiera: ogni domenica assieme alla sua sposa partecipava all'Eucaristia. 
 

Ripeteva spesso: "La Mensa per me è forza per continuare a lottare, forza per difendere la verità, forza per continuare a combattere in un ambiente così difficile sotto tutti i punti di vista".  Dall'ambone, durante la Celebrazione Eucaristica proclamava la Parola di Dio. "E' la Parola di Dio che mi interpella, ed è per questo che mi devo mettere in discussione sempre": sono le sue parole.
Aveva grandi ideali e lusinghiere prospettive nell'ambito politico. ma si è arenato quando ha trovato attorno a sé freddezza, incomprensione ed interessi personali. Non scendeva a compromesso né ideologico né tanto meno programmatico operativo.
Come Direttore generale della Banca del Popolo di Trapani è stato unico nel suo genere: ha risollevato le sorti della stessa banca portandola all'avanguardia; ha risolto situazioni imbarazzanti non solo di imprenditori ma anche di privati cittadini.  Il suo pensiero schietto, lineare e sapiente lo ha portato a precisare i termini di ogni ragionamento. La stessa Banca d'Italia lo ha voluto come Consigliere usufruendo della sua alta preparazione e lunga esperienza amministrativa.
Noi tutti con la sua scomparsa abbiamo perso non solo un valido collaboratore ma anche un grande amico, fratello e Padre.
La nostra Parrocchia sente più profondamente la sua scomparsa. Ha amato la sua chiesa, ha voluto bene ai sacerdoti, in modo particolare ai Padri Canossiani per i quali ha avuto tanto affetto, stima ed ammirazione. Proprio in occasione del 25º di presenza Canossiana a Favignana ha partecipato come animatore in tutte le manifestazioni per ringraziare gli stessi Religiosi per tanto bene compiuto.
Il giornalino Parrocchiale "La Voce delle Egadi" lo ha avuto come guida, ed autore di numerose pubblicazioni.
E' stato grande non solo nel suo pensiero e nell'insegnamento come uomo di cultura, ma anche come uomo di fede. Commovente la prova di perdono e la rassegnazione cristiana nella misteriosa scomparsa del proprio figlio Mino.
Non lo dimenticheremo tanto facilmente: ogni astro lascia sempre la sua scia luminosa, a meno che vorremmo chiudere gli occhi d'innanzi a tanta luce!